A causa di un improvviso problema tecnico alla rete dati della Ausl della Romagna, nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 18 marzo, si sono verificati rallentamenti e blocchi nell’operatività di una parte dei sistemi tecnologici aziendali, tra i quali in particolare Pronto Soccorso e prestazioni CUP. Lo comunica la stessa Azienda sanitaria, specificando che "i tecnici, prontamente intervenuti, nel giro di un paio d’ore hanno ripristinato la piena funzionalità di tutti i sistemi informatici coinvolti, garantendo la riattivazione dei servizi". L’azienda "si scusa con gli utenti per gli eventuali disservizi che si sono verificati in quel lasso di tempo e per il disagio subito". Non la prima volta che la rete informatica di AULS Romagna va in tilt: il lunedì si sta poi confermando il giorno più critico per questi problemi.
Feroce aggressione nel centro di Rimini nella notte tra sabato e domenica. Un giovane di 17 anni è stato accoltellato in centro in Corso D'Augusto all'incrocio con via Giordano Bruno da un coetaneo. Ignoti i motivi dell'aggressione, l'accoltellatore faceva parte di un gruppo di altri coetanei, presumibilmente italiani e stranieri. Tutto è accaduto poco prima dell'una, il litigio era scoppiato in via Cairoli, poi i due gruppi si erano spostati nelle vicinanze e in via Giordano Bruno son volati i fendenti. Sul posto sono arrivate due volanti della Polizia assieme ai soccorsi, un'autoambulanza e un automedica. Il giovane ha riportato due serie ferite, una all'addome e l'altra al torace: è stato operato d'urgenza ai polmoni nella notte tra sabato e domenica e dovrà restare ricoverato per svariate settimane.
Intorno alle 19.00, gli agenti della Polizia Locale di Bellaria Igea Marina presenti in prossimità del Gelso Sport di Igea ed appostati per il controllo dell’area, insospettiti da rumori provenienti dall’interno della struttura – un polo sportivo ora dimesso, noto alle cronache - hanno deciso di accedere e intervenire per verificare quanto stesse succedendo. Qui, hanno colto di fatto in flagranza un gruppo di otto persone, tutti giovanissimi impegnati in atti di vandalismo di varia natura, che non stavano risparmiando vetri e attrezzature. Particolarmente grave l’accanimento verso le colonnine antincendio, il danneggiamento delle quali ha causato una copiosa perdita d’acqua e un principio di allagamento dei locali, risolto grazie al coinvolgimento e all’arrivo immediato sul posto del personale Hera. L’identificazione avvenuta poi al Comando di via Leonardo da Vinci, ha accertato come gli autori dell’’impresa’ fossero nella totalità minorenni, alcuni anche under 14, un gruppo composto da italiani e stranieri tutti residenti a Bellaria-Igea Marina. I ragazzi sono stati quindi affidati ai genitori, con questi ultimi convocati presso il Comando, non prima però di procedere per tutti alla denuncia per gli articoli 633 e 635 del Codice Penale: rispettivamente per invasione di terreni o edifici e danneggiamento. Così il Capo di Gabinetto
Incendio certamente doloso nella notte a Santarcagelo. Poco dopo la mezzanotte di sabato, una macchina di proprietà di una donna di mezza età è stata data alle fiamme, innescando un rogo che ha distrutto il veicolo. E' avvenuto in via Amendola, dove i residenti, che hanno prontamente chiamato i carabinieri per segnalare l'incendio della Kia Rio parcheggiata in strada. Subito sono giunti sul posto i vigili del fuoco per domare l'incendio. Nonostante gli sforzi dei pompieri, la vettura è stata gravemente danneggiata dalle fiamme, e le indagini successive hanno evidenziato la sua natura dolosa. Gli inquirenti, coordinati dai carabinieri della compagnia di Rimini, stanno esplorando tutte le piste possibili per individuare i responsabili di questo gesto. Non è la prima volta che via Amendola è teatro di episodi simili: già a gennaio era stato incendiato un altro veicolo, uno scooter Scarabeo Aprilia. Le indagini sono in corso e le autorità hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza sperando che possano fornire indizi utili per individuare i colpevoli e garantire giustizia per la proprietaria del veicolo danneggiato. (immegine d'archivio)
Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini piange Giovanni Filanti, ex vicedirettore dell'organizzazione sino alla pensione nel 2015 e fino oggi presidente della Federazione della Proprietà Fondiaria. “La sua scomparsa ci ha toccato in profondità, è una perdita per tutto il mondo agricolo riminese: se ne va un grande professionista, ma personalmente perdo anche un caro amico, la persona che mi ha portato in Confagricoltura e che mi ha spinto ad un impegno diretto nel mondo della rappresentanza”, dichiara un commosso Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini. Filanti, dopo il diploma come perito agrario, era entrato in Confagricoltura a 19 anni e qui è rimasto fino alla pensione, rafforzando l'associazione nel riminese e diventandone vicedirettore interprovinciale. Nel corso della sua carriera aveva ricoperto incarichi nei consigli sindacali della Cantina di Morciano, del Consorzio di Bonifica di Rimini e di Plurima. “Era senza dubbio il più grande conoscitore dei terreni agricoli del riminese: ne sapeva la storia, i passaggi di proprietà, le caratteristiche, le migliorie che nel tempo erano state fatte – ricorda ancora Carli – Non a caso aveva seguito tante successioni: aveva la dote di essere un grande mediatore, ha messo d'accordo generazioni di agricoltori. Col suo lavoro ha poi fatto crescere
E'seguendo le tracce di un "ritratto di fanciulla" del '600, sparito da un castello 46 anni fa e ricomparso nelle disponibilità di un antiquario di Milano, che il sostituto procuratore della Repubblica di Rimini, Davide Ercolani, ha iscritto una nota antiquaria 50enne di Bologna, residente a Rimini, nel registro degli indagati per il reato di ricettazione. La vicenda ha inizio 46 anni fa, nella notte tra il 29 e il 30 maggio del 1978 quando il quadro fu rubato all'interno del castello del marchese Innocenzo Patrizi Montoro di Castel Giuliano in Bracciano (Roma). All'interno della castello della casata che stando al Siusa (sistema informativo della soprintendenza archivistica) risale al 1750, fu rubato tra le altre cose anche il dipinto olio su tela (53 cm) 'Ritratto di fanciulla' attribuito a Romanelli, detto il Raffaellino. Sulla provenienza di quel dipinto, l'anno scorso ha chiesto un accertamento ai carabinieri del nucleo tutela beni culturali di Ancona e poi di Roma un antiquario di Milano che aveva appena acquistato a Rimini l'opera. E' emerso così l'autenticità del "Ritratto di fanciulla" e la sua provenienza delittuosa. I successivi accertamenti hanno poi condotto all'identificazione del commerciante d'arte antica che aveva venduto l'opera all'antiquario di Milano. I carabinieri, coordinati dalla Procura di
Una cerimonia sobria e molto intima? In realtà no, perché Simona Ventura per il suo secondo matrimonio ha deciso di fare festa vera. Il 6 luglio prossimo, quando dirà pubblicamente sì a Giovanni Terzi, lo saprà tutto il mondo a cominciare dai moltissimi invitati. Il 6 luglio è anche il weekend della Notte rosa. La data l’aveva già anticipata qualche mese la Ventura, dopo il compagno e futuro marito Giovanni Terzi le ha chiesto la mano durante una puntata di Ballando con le stelle. Ospite di Antonella Clerici nel suo programma prandiale, la conduttrice tv chivassese ha anticipato quello che succederà: «A Rimini, che è la nostra città del cuore, e al Grand Hotel è il nostro luogo del cuore. Poi però faremo una festa pre matrimonio, perché abbiamo fatto una lista degli ospiti e siamo già su circa mille invitati». Per curare i dettagli è stato chiamato il wedding planner delle star, Enzo Miccio: «Siccome siamo donne di spettacolo vogliamo essere spettacolari. E dunque sarà spettacolare. L’abito non sarà bianco. Certamente avremo diversi look, ma è lui che sta curando questa cosa. Non voglio essere sobria, non è da me», ha concluso facendo una battuta. In effetti sono passati quasi sei
Spacca una vetrina per rubare in una gastronomia ma viene subito preso, ferito con un taglio a una mano e con gli attressi da scasso nello zaino. E' successo nella nottata del 16 marzo, quando la Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto un cittadino straniero per il reato furto aggravato. Verso le 3.00 del mattino, un residente di Viserba aveva chiamato il numero di emergenza 112 in quanto stava osservando un uomo che aveva infranto il vetro di una gastronomia nelle vicinanze della sua abitazione. L’uomo, dopo essere entrato nel locale, ne era uscito pochi minuti dopo allontanandosi a piedi di fretta verso la direzione del mare. Nel frattempo, erano giunte sul posto le Volanti della Questura che, in attesa del proprietario del negozio, hanno perlustrato le zone limitrofe finchè non hanno avvistato un soggetto che, alla vista della volante, cambiava strada allontanandosi di fretta. Quando i poliziotti lo hanno fermato, subto hanno notato che perdeva sangue per aveva vistose ferite da taglio ad una mano, con ogni probabilità dovute alla rottura del vetro. L'uomo portava uno zaino al cui interno custodiva un cacciavite, uno scalpello ed un coltello; inoltre, all’interno di una tasca del pantalone, aveva una somma di
Una piantagione di marijuana nella mansarda. E' quanto ha scoperto la Polizia di Stato di Rimini che nella serata di ieri aha tratto in arresto un cittadino italiano per il reato di produzione, traffico e detenzione di sostanza stupefacente. Alle 20:00 circa, una volante della Questura di Rimini era inviata presso un’abitazione privata nella zona del parco della Cava, in quanto una donna aveva detto di non riuscire ad accedere all’abitazione dell’anziano padre, persona invalida e, per tale motivo, assistito dal fratello della richiedente. Dopo che i poliziotti erano entrati nell’abitazione, rincasava il fratello. Un appartamento che, nonostante fosse regolarmente abitato, versava in uno stato di forte degrado e di scarsa igiene, tanto da indurre gli agenti a richiedere di poter guarade nell’intero alloggio, temendo per la salute dell’anziano. Sin da subito il figlio si è dimostrato contrario all’ispezione, cercando di minimizzare la situazione. Mentre gli agenti, procedendo nel controllo, hanno avvertito un forte odore pungente ed acre, quello che emanano alcune sostanze stupefacenti, che proveniva dai piani superiori. Vista la situazione, hanno proceduto a un’accurata perquisizione. E subito al primo piano, infatti, all’interno della camera da letto del figlio dell’anziano, gli operatori hanno trovato, custodita in numerosi barattoli di vetro, marijuana per 1,160 kg
Nel pomeriggio del 14. marzo, personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto un cittadino straniero per il reato di Traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. Verso le 15:25 circa, una volante che pattugliava la zona della stazione ferroviaria in Piazzale Cesare Battisti, aveva notato un uomo in sella ad una bicicletta che si affiancava ad un soggetto già conosciuto dagli agenti. Avvicinatisi, i poliziotti si accorgevano che uno dei due giovani appariva nervoso al controllo e nel frattempo faceva cadere dalle tasche alcuni involucri, nascondendone, inoltre, un altro nelle pieghe dei vestiti. Subito gli agenti hanno capito che tra il materiale gettato a terra vi erano presumibilmente degli stupefacente, che poi si sono rivelati hashish ed eroina. Durante il controllo, sono state rinvenute numerose bustine di plastica, carte di alluminio utilizzate molto probabilmente per la preparazione di dosi in modo rapido ed un cellulare che squillava senza sosta, che riceveva chiamate e messaggi da numeri sconosciuti o salvati con nomi fittizi, facendo pensare a un’attività di spaccio a pieno regime. In considerazione dei fatti accaduti, l’uomo è stato tratto in arresto in attesa del giudizio Direttissimo fissato per la giornata odierna.
Ha tentato di fare esplodere l'appartamento in cui viveva con la moglie dopo aver lasciato la donna sola all'interno. Lui è un cittadino di origine straniera arrestato Rimini martedì 12 marzo grazie all'intervento degli agenti della Polizia di Stato provvidenziale per scongiurare una strage. Le Volanti della Questura sono intervenute nell'appartamento, a Rimini, vicino alla zona del “Villaggio Azzurro”: erano giunte più segnalazioni per la presenza di un uomo in stato di alterazione dai vicini di casa. Appena giunti nell’androne condominiale, i poliziotti avevano notato un uomo che, in evidente stato di agitazione, stava tentando di allontanarsi dal luogo dell’intervento. L'uomo è stato subito bloccato dagli agenti. Un familiare ha poi raccontato che l’uomo aveva spesso problemi con la moglie che già altre volte erano sfociati in atteggiamenti di violenza. In un precedente episodio, risalente al mese scorso, era già stato denunciato per questo e la sera precedente, nell’appartamento, erano intervenuti i Carabinieri per sedare l’ennesimo litigio violento. Mentre salivano le scale della palazzina per raggiungere l’appartamento della coppia, al cui interno vi era ancora la moglie, il personale di Polizia si rendeva conto del forte odore di gas che giungeva dall’interno. Entrati nell’appartamento, sito al secondo piano, l’odore era irrespirabile e la causa è
Nove indagati, quattro misure cautelari, di cui due arresti in carcere e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, oltre al sequestro di un immobile, il residence Portofino di via Pola a Rimini. Questo il bilancio di un'operazione anti prostituzione scattata all'alba di questa mattina della polizia locale coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Come riporta l'Ansa, l'indagine durata tre anni si è conclusa con un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Vinicio Cantarini nei confronti dello storico gestore del residence, un riminese di 90 anni e l'attuale gestore, un campano di 27. Ma la prostituzione al residence Portofino è sempre stato un affare di famiglia, tanto che indagata con obbligo di presentazione alla pg anche l'ex moglie del 90enne, una riminese di 86 anni, e due figli di 66 e 62 anni, (entrambi indagati a piede libero, tutti difesi dall'avvocato Luca Brugioni). Obbligo di firma anche all'anziana donna del pulizie del Residence, una cittadina rumena di 69 anni. Il reato contestato è quello di sfruttamento, favoreggiamento e tolleranza abituale della prostituzione in concorso. La denuncia era stata presentata da una coppia di cittadini stranieri che si erano stabiliti nel residence pagando un affitto di 450 euro. Era emerso che il gestore novantenne