La nuova settimana inizia con un nuovo peggioramento che si sposterà dal Nord Europa ai Balcani e alla Grecia, lambendo anche le regioni adriatiche. Una perturbazione non intensa (la n. 7 di marzo) ma che nel corso del pomeriggio di lunedì 18 riuscirà a portare un passaggio di piogge sui settori orientali della nostra regione anche associati a possibili acquazzoni. Nel corso della notte la situazione tenderà a migliorare garantendo in seguito delle giornate più stabili con qualche velatura di passaggio e modesti annuvolamenti locali, ma senza piogge. D’altra parte le condizioni rimarranno favorevoli alla formazione di nebbie sulle pianure sopratutto lungo l’asse del Po. Le temperature minime non subiranno grosse variazioni attestandosi tra 8 e 10 gradi, mentre le massime, dopo una temporanea flessione, torneranno ad aumentare fino a 18-20 gradi. Fino ad allora, come abbiamo detto, il clima resterà particolarmente mite: a poche ore dall’equinozio (mercoledì 20) le temperature si manterranno in molti casi su valori tipici della fine di aprile, dunque oltre la norma anche di 5-6 gradi. L’alta pressione infatti tornerà ad abbracciare tutta l’Emilia-Romagna fin quando un debole disturbo nuvoloso, dopo essersi addossato all’arco alpino, dovrebbe apportare qualche goccia di pioggia tra la seconda parte di
L'inverno 2022-2023 è stato molto mite in Europa. Secondo i dati di Copernicus, è stato il secondo inverno più caldo registrato in Europa, superato solo dall'inverno 2019-2020. In Italia, l'inverno 2022-2023 è stato addirittura il più caldo mai registrato, con una temperatura media superiore di 2,2°C rispetto alla media. Il livello medio dello zero termico invernale in Italia ha mostrato un aumento significativo dal 1941, basato sul clima trentennale 1981-2010. Dai dati ERA-5, che forniscono stime orarie di molte variabili climatiche, si può notare un aumento di quasi 400 metri dal 1941. Questo indica un innalzamento significativo del livello dello zero termico, che potrebbe avere implicazioni importanti per l'ambiente e il clima. Risorsa Nivale e Indice di Salute della Vegetazione (VHI) Le intense precipitazioni recenti hanno portato a un notevole aumento del profilo nivometrico sulle Alpi. Attualmente, si registrano accumuli di neve superiori alla norma, in particolare nei settori occidentali. La quota media della neve è più alta della norma di alcune centinaia di metri. Tuttavia, la situazione sugli Appennini rimane molto critica. A livello nazionale, il deficit di risorsa idrica nivale, o più precisamente, l'acqua contenuta nella neve (conosciuta come Snow Water Equivalent o SWE), è in fase di recupero. Nonostante un notevole
Con la fine della prima decade di marzo anche le piogge che hanno caratterizzato gran parte della prima parte del mese sembrano voler lasciar posto alla variabilità tipica della stagione primaverile. E’ bastato un allentamento del grosso blocco anticiclonico presente tra Russia e Scandinavia, per riaccendere la circolazione atlantico-mediterranea e con essa anche l’alta pressione, seppur non particolarmente potente, che tutto sommato manterrà lontano le perturbazioni più significative dall’Italia. Ciò nonostante i flussi umidi che l’accompagnano, scavalcando l’onda dinamica che la contraddistingue, riusciranno in parte a disturbare la sua azione stabilizzante dando vita a possibili ma temporanei fenomeni sparsi. Sarà proprio con questa ondulazione che dovremo fare i conti. I corpi nuvolosi in questo modo saltando a piè pari l’arco alpino scivoleranno lungo il versante adriatico, tuttavia senza che il primo di questi possa portare particolari scossoni al tempo previsto nel weekend in Emilia-Romagna. Nello specifico avremo un iniziale aumento della nuvolosità, qualche pioggia occasionale più probabile sulla Romagna e, a seguire, un ritorno a condizioni di variabilità con il basso rischio di precipitazioni. Al netto di questa modesta perturbazione (n.6 del mese) le temperature si manterranno miti e tendenti ad un progressivo aumento con valori prossimi a 18-20 gradi. Venerdì: cielo
In Emilia-Romagna, come in altre regioni d’Italia e d’Europa, l’inverno meteorologico 2024, che copre il periodo da dicembre 2023 a febbraio 2024, è stato il più caldo dal 1961. Da quanto emerge dal dataset climatico Eraclito61, gestito dall’Osservatorio Clima di Arpae Emilia-Romagna e che copre il periodo 1961-oggi, nel trimestre appena passato, tutte le variabili termiche hanno superato i valori massimi storici, con temperature medie, massime e minime mai registrate nella stagione invernale nel periodo di disponibilità dei dati. La temperatura media regionale ha raggiunto un valore di 6,6 °C, superiore di +2,7 °C rispetto alla media del trentennio 1991-2020, e di +0,4 °C rispetto al precedente record, registrato nel 2020 (figura 1). [caption id="" align="alignnone" width="498"] Serie delle temperature medie regionali invernali (dicembre, gennaio, febbraio) dal 1962 al 2024[/caption] Le temperature massime hanno registrato un valore medio stagionale di 10,7 °C, superiore al clima recente di +3,1 °C e record della serie dal 1961. Per le temperature minime si osserva uno scostamento leggermente inferiore, ma comunque elevato, con media di 2,5 °C rispetto ai 0,2 °C attesi. Il grafico in figura 2 mostra la distribuzione delle temperature massime invernali dal 1961 al 2024 ed evidenzia lo scostamento dell’ultimo inverno (in rosso) rispetto ai precedenti (in blu gli anni appartenenti
Mentre l’intensa perturbazione che ha dato origine al forte maltempo di domenica 10 lentamente si allontana verso i Balcani, la vasta struttura ciclonica che l’accompagna darà di tanto in tanto via libera a condizioni ancora instabili: specie lungo i settori appenninici. Fino a mercoledì 13 l’ampia insolazione della prima parte di giornata potrà dar sfogo a brevi rovesci e isolati temporali pomeridiani con locali sconfinamenti verso le pianure limitrofe. Nel corso della settimana, però, la lunga fase perturbata che ci sta interessando da quasi 20 giorni potrebbe temporaneamente interrompersi, lasciando spazio ad un clima più asciutto e gradevole. Da giovedì 14 e fino a domenica 17 il rinforzo dell’anticiclone dovrebbe gradualmente riportare la “serenità” in maniera più convincente su gran parte del Paese con un aumento della pressione atmosferica e tempo prevalentemente soleggiato da Nord a Sud. Solo le ore più fredde della giornata potrebbero rappresentare il rischio di foschie o locali banchi di nebbia sulle bassa pianure della ValPadana orientale e in prossimità della foce del Po. Mentre un aumento della nuvolosità perlopiù alta e sottile ma in assenza però di piogge significative potrebbe essere l’unico disturbo ad attenderci nel fine settimana. Venti deboli e temperature in lieve e ulteriore
Quattordicesimo giorno consecutivo di allerta meteo diramata da Protezione Civile dell’Emilia-Romagna e ARPAE con il livello di attezione che si attenua ma si amplia. E' Allerta ARANCIONE per piene dei fiumi nelle province di Reggio Emilia, Modena. Allerta GIALLA per piene dei fiumi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini. Spiega il bollettino: "Per la giornata di lunedì 11 marzo non sono previsti fenomeni meteorologici significativi ai fini dell’allertamento, tuttavia non si escludono rovesci sparsi di breve durata sulla catena appenninica. Nelle zone montane e collinari saranno possibili localizzati fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti e nelle aree interessate dai rovesci previsti. Si prevede, inoltre, la propagazione delle piene in atto nei tratti vallivi dei fiumi del settore centro-occidentale della regione, con livelli superiori alla soglia 1 e prossimi a soglia 2. E' previsto il transito della piena di Po nella pianura piacentino-parmense nella seconda metà della giornata, con livelli superiori alla soglia 1. Le previsioni dell’altezza dell’onda sotto costa e del livello del mare sono sotto i valori di soglia per l’allertamento, tuttavia non si escludono
Tredicesimo giorno consecutivo di allerta meteo diramata da Protezione Civile dell'Emilia-Romagna e ARPAE con il livello di attezione che si innalza in quasi tutta la regione. E' Allerta ARANCIONE per piene dei fiumi e frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena; per vento nelle province di Bologna, Forlì-Cesena, Rimini. E' Allerta GIALLA per piene dei fiumi nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; per temporali e vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena,Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; per neve nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena. Spiega il bollettino: "Per la giornata di domenica 10 marzo sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali di forte intensità, più probabili sulla fascia appenninica e sulla pianura occidentale, con precipitazioni intense che potranno generare fenomeni franosi, di ruscellamento sui versanti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua collinari e montani, con possibili fenomeni erosivi. Le piogge previste potranno generare rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua principali, con possibili superamenti della soglia 2. Sono previste nevicate di debole/moderata intensità; localmente, sulla fascia appenninica centro-occidentale, le precipitazioni potrebbero assumere
Mentre un’area di alta pressione rimane ben salda sulla penisola scandinava, costringendo il flusso atlantico a ripiegare sul bacino del Mediterraneo, il nostro Paese, e con esso l’Emilia-Romagna, dovranno affrontare l’arrivo di nuove perturbazioni che probabilmente non si esauriranno nemmeno con l’inizio della prossima settimana. La conta di questi fronti nuvolosi riprenderà quindi da venerdì pomeriggio, quando ai margini di un promontorio, che nel frattempo avrà mantenuto una fase relativamente tranquilla, si faranno avanti una serie di peggioramenti (il n.4 e subito dopo il n. 5 del mese) anche localmente intensi. Condizioni atmosferiche frequentemente instabili in grado di distribuire nel weekend del 9-10 marzo tanta pioggia e nevicate abbondanti concentrate alle quote medio-alte dell’Appennino centro-occidentale. Il tutto alternato da brevi intervalli asciutti ma sempre in presenza di una vivace ventilazione che unitamente ai fenomeni precipitativi più incisivi preluderà il riaccendersi delle criticità idrogeologiche. Venerdì 8 marzo: inizialmente poco nuvoloso ma con tendenza a un rapidissimo aumento delle nubi a partire da Ovest nel corso della mattinata con piogge e locali rovesci che gradualmente interesseranno l’Appennino emiliano più occidentale. Dal pomeriggio cieli generalmente molto nuvolosi su gran parte dei settori centro-occidentali, sulle restanti aree nubi alternate a schiarite ma con tendenza ad
Nono giorno consecutivo di allerta meteo in Emilia-Romagna, con il livello di allarme che si abbassa ovunque a giallo ma l'area di interesse si arrma praticamente a titto il territorio regionale. E' Allerta GIALLA per piene dei fiumi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna; per temporali nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; per vento nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini. Spiega il bollettino: "Dalla mattinata di mercoledì 6 marzo sono previste precipitazioni a carattere di rovescio o locale temporale, in particolare sugli Appennini centro-occidentali, dove la quota neve è prevista intorno ai 1000/1200 m. I fenomeni sono previsti in attenuazione nel corso del pomeriggio. Si prevedono inoltre venti di burrasca moderata (tra 62 km/h e 74 km/h) sugli Appennini centro-orientali con possibili rinforzi o raffiche di intensità superiore. La criticità idraulica nel settore centro-occidentale è riferita alle condizioni di lento esaurimento della piena osservata nel tratto vallivo del fiume Secchia e, nella pianura centro-orientale, al transito della piena di Po, con livelli al di sopra delle soglie di attenzione. Nel settore occidentale della regione non si esclude
Mentre il mondo si divide tra siccità e incendi da una parte, bufere di neve e piogge torrenziali dall’altra, il riscaldamento globale avanza inesorabilmente. Dopo aver registrato l’autunno più caldo dell’ultimo secolo nel 2023, e il mese con le anomalie termiche positive più vistose sempre dell’ultimo secolo (ottobre 2023), le temperature anomale si sono protratte anche durante l’inverno successivo. Questo inverno meteorologico in Emilia-Romagna ha visto un’elevata anomalia termica, con temperature costantemente superiori alla media storica di oltre 3 gradi Celsius. Le precipitazioni, seppur leggermente superiori alla norma, si sono concentrate in pochi eventi piovosi, con conseguenze rilevanti per la distribuzione temporale dei fenomeni e una scarsa presenza di nevicate. L’inverno meteorologico in Emilia-Romagna è stato caratterizzato da anomalie termiche significative e un regime di precipitazioni altalenante. Le temperature sono state costantemente al di sopra della media storica, con un’anomalia termica media di +3,4°C. Le precipitazioni, sebbene nella media, si sono concentrate principalmente in alcuni episodi di forte intensità anziché distribuirsi uniformemente nel corso della stagione. Anche la neve è stata scarsa e quella poca si è concentrata principalmente a quote alte. Anche in questo caso, le precipitazioni nevose sono state più intense in alcuni episodi isolati, piuttosto che distribuite uniformemente
Sesto giorno consecutivo di allerta meteo in Regione, con l’area di attenzione che Protezione Civile e ARPAE estendono praticamente a tutta l’Emilia-Romagna. E' Allerta ARANCIONE per piene dei fiumi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena; per frane e piene dei corsi d’acqua minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna. Allerta GIALLA per piene dei fiumi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna; per frane e piene dei corsi d’acqua minori e vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini. Spiega il bollettino: "Nella giornata di domenica 3 marzo il passaggio di un sistema frontale porterà precipitazioni a tratti moderate su tutta la regione; i fenomeni saranno più intensi e persistenti sul settore centro-occidentale, in particolare lungo il crinale appenninico con quota neve in abbassamento fino a 1200-1300 metri nella seconda parte della giornata. A seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti e dei nuovi impulsi previsti saranno possibili diffusi fenomeni franosi e ruscellamenti lungo i versanti, più probabili nei settori montani e collinari centro-occidentali. La criticità idraulica nella pianura centro-occidentale è riferita sia alla propagazione delle piene in atto nei tratti vallivi, sia alla possibilità di nuovi incrementi dei livelli idrometrici nei tratti montani dei bacini centro-occidentali. La
Continua il via vai di perturbazioni che darà fondo a fasi piovose piuttosto abbondanti in questo scorcio di stagione, portando una boccata di ossigeno in quelle zone dove il deficit idrico la faceva da padrone. Quindi tanta pioggia, ma anche tanta neve, forse quest’ultima a quote troppo elevate per il nostro Appennino, ci interesseranno durante il primo weekend di marzo e il lunedì successivo con strascichi di variabilità nei giorni a venire. Già da venerdì, un veloce impulso instabile proveniente dalle Baleari (perturbazione n.1 del mese), sfruttando il corridoio depressionario verso il Mediterraneo, andrà a rinvigorire la circolazione ciclonica “Emil” che in questi ultimi giorni del mese ha contribuito ad accentuare l’intensa ondata di maltempo. La spirale nuvolosa attorno a cui ruoterà l’attivo centro di bassa pressione distribuirà piogge e rovesci in Emilia-Romagna, con particolare effetti che ricadranno ancora una volta sui settori centro-occidentali. A seguire un breve intervallo un po’ più asciutto a cavallo di sabato 2 e domenica 3 potrebbe regalarci qualche sprazzo di sole. Tuttavia, l’ennesimo peggioramento (n.2 del mese) sarebbe pronto a farci visita nel corso della giornata festiva partendo da Ovest: investendo di gran carriera tutta la Regione entro lunedì 4 con piogge e temporali