HomeCronacaSan Marino, 159 kg di cibo fuorilegge sequestrati in ristorante: “Fate il nome”

La protesta dell'USOT: "Così si ingenerano incertezza nei consumatori e ingiustificati attacchi a tutta la categoria"


San Marino, 159 kg di cibo fuorilegge sequestrati in ristorante: “Fate il nome”


10 Gennaio 2023 / Redazione

Ieri a San Marino i funzionari delle sezioni di Polizia Amministrativa e Tutela Salute Pubblica del Corpo di Polizia Civile e del Dipartimento Prevenzione UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare hanno condotto un’attività ispettiva presso un ristorante della Repubblica. Durante l’ispezione, sono stati rinvenuti circa 159 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione e privi delle idonee etichettature previste dalla normativa vigente.

Gli alimenti non conformi sono stati immediatamente sottoposti a sequestro amministrativo e messi a disposizione dell’autorità sanitaria competente.

Oggi però il consiglio direttivo dell’USOT-Unione Sammarinese Operatori del Turismo insorge contro il modo in cui è stata comunicata l’operazione: se non si fa il nome del ristorante ci va di mezzo tutta la categoria.

“La gravità del sequestro unito – scrive l’USOT – alla genericità rispetto alla identificazione del ristorante oggetto di ispezione genera incertezza nei consumatori ed un ingiustificato attacco, nei commenti di molti, a tutta la categoria.
Se la salute dei consumatori rappresenta certamente il bene primario da preservare allo stesso modo va tutelato il lavoro e la professionalità della stragrande maggioranza degli operatori che lavorano ogni giorno con passione, sacrifico, competenza e correttezza”.

“USOT, quale Associazione di Categoria riconosciuta dalla Legge e maggiormente rappresentativa dei ristoratori, organizza ogni anno, grazie anche al prezioso contributo fornito dal Fondo Servizi Sociali, corsi di formazione di alto livello che hanno la finalità di sensibilizzare chi lavora in questo Settore sull’importanza dell’acquisizione e del perfezionamento nel corso degli anni delle proprie capacità e professionalità alla luce anche della continua evoluzione dei servizi che possono offrirsi ai clienti. Siamo inoltre convinti che la formazione continua e la professionalizzazione debba riguarda non solo il “dipendente/collaboratore” ma soprattutto l’imprenditore e coerentemente a questa nostra convinzione abbiamo sottoposto al precedente Governo ed anche all’attuale l’idea di verificare la possibilità di sviluppare un nuovo corso di studi, per le scuole superiori, dedicato al turismo. L’Istituto Tecnico per il Turismo, ad esempio, è una scuola superiore presente in Italia che permette ai giovani il rapido e professionale inserimento nel mondo del turismo. Infine, come accade in altri Paesi, si deve valutare l’introduzione di un esame di abilitazione per chi fa richiesta di licenza nel settore turistico”.

“Le Leggi van sempre rispettate. Le regole sono gli elementi costitutivi delle istituzioni e queste ultime sono gli strumenti che utilizziamo per organizzare e coordinare i comportamenti sociali in modo che questi possano concorrere nel modo più efficace al benessere collettivo. Se il rispetto delle regole non è una scelta bensì un dovere, allo stesso modo serve precisione e responsabilità nella diffusione delle notizie”, conclude USOT.