Il Collettivo Tra Umani e Animali si schiera contro la Fiera di San Michele. Troppi animali in gabbia sulle bancarelle della fiera, una sofferenza inutile per la sola gioia dei visitatoti, a loro avviso.
“Nel primo fine settimana di ottobre a Santarcangelo di Romagna ha luogo la fiera di San Michele, più conosciuta come fiera degli uccelli. Migliaia di volatili saranno esposti alla mercè di curiosi e visitatori, una manna per chi ama detenere animali in gabbia e per i cacciatori, da sempre estimatori dei richiami vivi.
Nel primo caso, gli uccelli sono destinati a una vita da reclusi, obbligati a vivere in una gabbia dentro 4 mura o a vedere il mondo attraverso le sbarre di una voliera. Possono vedere la libertà, ma non gli è possibile raggiungerla.
Gli uccelli da richiamo, invece, passeranno la vita in una gabbia minuscola, spesso spiumati a mano per indurli a cantare pensando di essere nella stagione degli amori, per attirare i loro compagni liberi affinché uomini armati possano sparargli. Non richiami ma esche, condannati a una vita misera e privata di tutto. Rinchiusi e spesso mutilati, privati delle penne remiganti affinché non siano più in grado di volare.
Le fiere ornitologiche mostrano a tutti l’orrore di una vita in gabbia, eppure continuano a esistere.
Siamo così abituati a considerare gli animali oggetti di cui disporre a piacimento, che spesso non ci soffermiamo a pensare a quale vita può condurre un individuo ridotto in queste condizioni.
Gli schiavi sono sotto i nostri occhi, dobbiamo solo cominciare a guardarli diversamente.”
Collettivo Tra Umani e Animali