Se n’è andato questa mattina a 95 anni Ivo Gigli, poeta, scrittore e pittore. Era malato da tempo.
Dopo aver seguito gli studi tecnici, da autodidatta si era appassionato delle materie umanistiche e dei pennelli. Ha composto versi fin dal 1947. Ha pubblicato presso l’editore Guaraldi l’autobiografia giovanile “La marina perduta”. È stato finalista in diversi premi nazionali e ha collaborato con testi poetici presso le riviste “Il lettore di provincia” di Ravenna; “Cabala” di Firenze; “Revue letteraire” di St. Maur (Francia); “Il bagordo” di Monza; “Il Cavallo di Troia” di Bergamo e “Ariminum” di Rimini. Dal 1989 è stato cronista di mostre d’arte sul quotidiano “Il Corriere di Rimini”. Nel 1992 ha curato servizi televisivi per la rete VGA inerenti a mostre di arte contemporanea del Comune di Rimini.
Ha pubblicato il libro di racconti “La porta dipinta” presso l’editrice Egolalia di Bolzano e, nella primavera del 1999, “L’improvviso silenzio di noi”, una raccolta di poesie per l’editore Raffaelli di Rimini con prefazione di Davide Rondoni. Una sua poesia (“Bruniana”) è stata musicata da Maurizio Rosa nell’’83; la composizione è stata eseguita nello stesso anno al teatro Italia di Rimini. Nel 1999 tre altre sue composizioni poetiche sono state eseguite musicalmente da “Percorsi del sentire” di Milano, da Massimo Botter, Delilah Gutman e Stefano Scaroni alla Rocca Malatestiana di Montefiore Conca.
Nel 2019 per l’editore Raffaelli aveva pubblicato “Noi che siamo cosmici. E altre poesie”.
Ai famigliari e agli amici di Ivo vanno le più sentite condoglianze della redazione di Chiamamicitta.it.