HomePillole di politicaSuicidi nel centrodestra e congelati nel Pd, mentre i bagnini di Riccione vanno all’Unesco

Brevi commenti su alcuni fatti della settimana che abbiamo lasciato alle spalle


Suicidi nel centrodestra e congelati nel Pd, mentre i bagnini di Riccione vanno all’Unesco


27 Marzo 2021 / Maurizio Melucci

  • Non chiamateli Governatori

Tutti, dai media al linguaggio comune, sostituiscono con “Governatore” la qualifica di Presidente di Regione. Ma è un grave errore, perché fa intendere che siamo in presenza di un ruolo che appartiene a uno stato federale, con delle Regioni che sono diventate degli stati. Non è così. Anzi, già con l’attuale assetto della Costituzione vi sono problemi tra Stato e Regioni senza necessità di accentuare ulteriormente il ruolo dei presidenti di Regione. Una fiera delle dichiarazioni, di gare a chi la sparava più grossa, di fughe in avanti, di applicazione dei protocolli nazionali ad uso e consumo regionale. Ora siamo anche all’acquisto fai da te dei vaccini, come la regione Campania che ha annunciato un contratto per la fornitura del russo Sputnik.

L’unica carica che nel nostro Paese si può fregiare correttamente di questo titolo è il  Governatore della Banca d’Italia. Ritorniamo alla normalità, i Presidenti restino Presidenti – che non è poco – ed evitiamo “l’improprietà istituzionale del nome frutto dell’americomania dei nostri media”, come ebbe a sottolineare l’Accademia della Crusca.

  • Rimini. Il suicidio dei candidati a sindaco del centrodestra

Giovedì 25 marzo il consiglio comunale di Rimini ha approvato la variante al Rue (Regolamento Urbanistico Edilizio). Un atto importante di pianificazione urbanistica. Normalmente su queste delibere, al pari del bilancio comunale, la minoranza in consiglio comunale vota contro. Visioni diverse per la città. A Rimini invece la minoranza si è spaccata. Sette esponenti si sono astenuti mentre 6 hanno votato contro. Ci sono due curiosità. La prima è che i nuovi entrati in Fratelli d’Italia  Filippo Zilli, Nicola Marcello e Carlo Rufo Spina, si sono astenuti lasciando da solo  Gioenzo Renzi, capogruppo e storico esponente della destra riminese, che invece ha votato contro. L’altra curiosità è che tutti i candidati sindaci (potenziali e non) di centro- centrodestra si sono astenuti. Zilli, Marcello, Spina, Mario Erbetta (già candidato da tempo in autonomia) e Davide Frisoni (voci di corridoio lo danno come autocandidatura). Evidentemente poche idee e confuse sul futuro di città alternativo al centrosinistra.

  • I 5Stelle: “Piccinini richiama Croatti”

A Roma i leader, Enrico Letta e Giuseppe Conte, lavorano ad un’alleanza politica in vista dei prossimi appuntamenti elettorali ad iniziare dalle amministrative. A Rimini il senatore Croatti dei 5stelle frena. Nulla è deciso, continua a dire. Anzi, sostiene sempre Croatti, meglio non allearsi con il Pd. In realtà il senatore pentastellato non è in particolare dissenso con la linea nazionale. Difende però interessi di bottega, ovvero il suo amico sindaco 5Stelle di Cattolica, Mariano Gennari. E’ noto che il centrosinistra di Cattolica non sosterrà la ricandidatura del sindaco uscente. Troppe le distanze sul programma per Cattolica. Per questa ragione Croatti minaccia di non fare accordi neanche a Rimini. Se ne è accorta la consigliera regionale pentastellata Silvia Piccinini che ha richiamato all’ordine il suo compagno di partito.

  • Riccione vuole riconoscere i bagnini come patrimonio dell’Unesco

Nonostante la pandemia, il Comune di Riccione è impegnato insieme alle associazioni del settore per candidare le sue spiagge all’Unesco quale bene immateriale “finalizzato alla salvaguardia e alla trasmissibilità del patrimonio culturale legato agli usi della spiaggia”. Il comune ha concesso in comodato gratuito Villa Mussolini come sede del comitato, di cui fanno parte realtà imprenditoriali e cooperativa bagnini. Che la spiaggia di Riccione non abbia nulla di diverso dalle altre spiagge dei comuni costieri romagnoli è una realtà, è il caso di dirlo, solare. Appare evidente l’obiettivo vero. Cercare di evitare l’applicazione delle norme europee sulle evidenze pubbliche e continuare una gestione feudale della spiaggia. Un tentativo di distrazione di massa.

  • Partito Democratico: pausa per la candidatura a sindaco. Così ha deciso Letta

Dopo la riunione della direzione provinciale del Pd, che non ha risolto il problema candidatura a sindaco di Rimini, tutti gli scenari sono possibili. Una soluzione condivisa tra Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad? Allo stato attuale difficile pensarla, nessuno è disposto a fare un passo indietro. Trovare una terza candidatura? Oppure svolgere le primarie? Enrico Letta, nuovo segretario nazionale del Partito Democratico, ha chiesto di fermare tutto. Non solo a Rimini, ma in tutte le realtà complicate, come ad esempio Bologna. Un pausa quanto mai utile per trovare una soluzione che eviti un “bagno di sangue” politico, come ad esempio primarie molto rischiose.

Maurizio Melucci