Organizzata dall’associazione Terre del Monastero di San Gregorio in Conca e con il Patrocinio del Comune di Morciano di Romagna, venerdì 15 dicembre alle ore 21.00, si terrà il primo di una serie di incontri curati dall’archeologa Maria Luisa Stoppioni, dedicati alla scoperta dei più importanti parchi archeologici del Lazio.

La prima conferenza incentrata sull’antica Casinum (l’odierna Cassino) sarà tenuta dal direttore del Museo Archeologico Nazionale “Gianfilippo Carettoni” e dell’Area Archeologica di Casinum, il riminese Marco Musmeci.

Con il titolo “Latium adiectum: l’antica Casinum. Il racconto di un direttore riminese tra storia archeologia e nuove prospettive” ci sarà l’occasione per conoscere le testimonianze materiali custodite nel museo cassinate, che cronologicamente raccontano le vicende di un territorio dalla preistoria e protostoria, fino all’età romana repubblicana e imperiale, con un ricordo dei tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale. Tra gli eccezionali beni culturali, che appartengono alla collezione museale cassinate, ci sono: la Spada di San Vittore (della fine IV, inizio III sec. a.C.) che per la prima volta reca inciso il più antico documento epigrafico in cui compare il locativo “Romai”, il lussuoso letto funerario di Aquinum (databile al II-I a.C.) e, ritrovato nel 1936 nel Teatro dell’antica Casinum, la statua virile dell’Eroe/Atleta di Cassino (I sec. a.C.) in nudità eroica. Il parco archeologico è invece costituito da un insieme di monumentali costruzioni dell’Antichità, come il maestoso Anfiteatro del I sec a.C. capace di contenere 4500 spettatori, evocativo del Mausoleo di Teodorico a Ravenna c’è lo stereometrico Mausoleo di Ummidia Quadratilla (I-II sec. d.C.), poi il sepolcreto con le sostruzioni murarie e, dove si può provare l’emozione di camminare sui millenari basolati della via di ingresso alla città romana e al suo foro; sono solo alcune delle imponenti costruzioni antiche che si spingevano lungo le pendici del rilievo montuoso, fino alla sommità dove sorge l’Abbazia benedettina di Montecassino e che si spera, possano in un prossimo in futuro, comprendere in un unico percorso il Teatro romano e il Ninfeo Ponari.

L’architetto Musmeci è un funzionario del Ministero della Cultura; fino al 2021 ha ricoperto il ruolo funzionario-capo area della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e dove tra il 2011 e il 2015 è stato il funzionario-responsabile di zona per la Valconca. Poi, con tramite procedura concorsuale, è diventato direttore del Museo Archeologico Nazionale “Gianfilippo Carettoni” e dell’Area Archeologica di Casinum a Cassino (prov. di Frosinone) e, del Comprensorio Archeologico e dell’Antiquarium di Minturnae e, del Ponte Real Ferdinando a Minturno (prov. di Latina). Precedente all’incarico laziale, era stato direttore del Museo di Saludecio e del Beato Amato. Attualmente, oltre ad essere docente universitario del corso di Ingegneria civile dell’Università della Repubblica di San Marino, ricopre le cariche di Assessore alla Cultura, Turismo e Comunicazione e Vicesindaco del Comune di Montegridolfo.