Traffico di cuccioli, annullate le 12 condanne: il processo non era da fare a Rimini
1 Ottobre 2024 / Redazione
La Corte d’Appello di Bologna ha annullato le condanne emesse nel dicembre 2022 nell’ambito dell’inchiesta “Luxury Dog”, che aveva portato alla condanna di 12 persone per traffico illecito di cuccioli dall’Est Europa. La decisione è stata presa in seguito all’accoglimento delle questioni di incompetenza territoriale sollevate dalle difese degli imputati. Gli atti del processo sono stati ora trasferiti al tribunale di Udine, che dovrà avviare un nuovo procedimento.
L’indagine, condotta dalla polizia di frontiera di Rimini sotto la direzione della pm Paola Bonetti, aveva portato alla luce un’associazione a delinquere tra Italia e Slovacchia, coinvolta nel traffico illegale di cuccioli, principalmente bulldog francesi e barboncini toy. I cuccioli, spesso malati e debilitati dai viaggi in condizioni disumane, morivano poco dopo la vendita. L’organizzazione criminale si occupava anche della falsificazione dei documenti e dell’impianto di microchip provenienti dal mercato parallelo cinese, rendendo difficile l’identificazione delle irregolarità.
Le indagini risalenti al 2019 avevano smantellato un traffico che fruttava fino a un milione di euro, con cuccioli venduti a prezzi tra i 1.000 e i 1.800 euro. Circa 5.000 cuccioli erano stati venduti illegalmente, mentre 200 animali furono salvati e affidati alle associazioni Legambiente e Libera.
Ora il tribunale di Udine dovrà riaprire il processo, dando nuovo impulso a una vicenda che ha sconvolto per le condizioni crudeli a cui erano sottoposti i cuccioli.