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Quando era tutta colpa di Ceccaroni


16 Novembre 2016 / Paolo Zaghini

Ogni tanto leggiamo o vediamo delle prese in giro del nostro attuale Sindaco Andrea Gnassi. Ci dicono che verso queste egli abbia un atteggiamento molto da fair play (ovvero un comportamento improntato a signorile gentilezza nei rapporti con gli altri).

Del resto per la sua visibilità il “primo cittadino” è anche il “primo” a essere continuamente investito da critiche e a vedere le sue sfortune politiche trasformarsi in dileggi.

Come del resto testimonia anche il bel saggio di Davide Bagnaresi sullo storico sindaco di Rimini Walter Ceccaroni e la satira apparso nel volume miscellaneo “La costruzione di una città turistica. Walter Ceccaroni amministratore pubblico” a cura di Angelo Turchini (Capitani, 2013).

Negli anni ’50 “la satira politica riminese appare ancora molto acerba”, quella democristiana prediligeva “colpire il partito avversario (e non i suoi membri)”, ma Ceccaroni, per il ruolo ricoperto, fu comunque “uno dei bersagli principali di uno scherno mai pesante e sempre rispettoso”.

“Le battute, le filastrocche, i giochi di parole, i fotomontaggi, le caricature inserite ne Il Ponte, Il Corso, La Provincia, L’Alfiere, Il Goliardo furono, in buona parte, concentrate in due periodi storici: la seconda sospensione da Sindaco e la fine del suo mandato”.

Spesso le vignette evidenziavano le “rotondità corporee” di Ceccaroni: “benché mai in modo esasperato Ceccaroni non fu esente dallo scherno dei tratti fisici: l’elemento più caratteristico della satira, sin dalla sua nascita”.
Riproduciamo alcune caricature apparse su Ceccaroni nel corso degli anni ’50 e ’60.

1

1953. Ceccaroni by Cumo su l’Almanacco di Rimini

2

12 dicembre 1954. Il Ponte. Caricatura di Ceccaroni di Cumo a proposito della sua sospensione da Sindaco

3

1965. Ceccaroni vignetta apparsa su un volantino di Concentrazione democratica (DC-PSDI-PRI) per la campagna elettorale su presunti “aiuti” del PLI e del MSI per la sua rielezione

4

21 dicembre 1970. L’Alfiere (giornale della DC). Caricatura di Ceccaroni dopo la sua sostituzione da Sindaco. La didascalia riprende l’espressione di Luigi XV Apres moi le deluge … come a pronosticare grandi incertezze per la comunità dopo la caduta dell’”impero ceccaroniano”

Paolo Zaghini