Home > Politica > Unione Valconca, dove vogliamo andare?

Unione Valconca, dove vogliamo andare?

L’Unione dei comuni prima ancora di essere “aggregazione di funzioni” e “opportunità di contributi” deve essere un “un progetto politico”. Ma qual è il progetto politico dell’Unione Valconca? La domanda non è retorica. Pur essendo io un forte sostenitore di aggregazioni e fusioni segnalo il pericolo di concentrarci troppo sui meccanismi di ingegneria istituzionale e poco sul progetto e sulla vision. Tuttavia non siamo all’anno zero.

Ho sostenuto convintamente in questi mesi, con non poche difficoltà, alcune scelte con le quali è stato dato un imprinting al progetto e alla vision: il riconoscimento di Ambito autonomo, L’adesione al nuovo Gal Conca Marecchia, L’adesione al progetto “La Valle dei Teatri”, L’adesione all’ente turistico “Destinazione Romagna”. Queste scelte hanno un senso, o perlomeno acquistano valore, solo se inserite in una idea progettuale organica. L’ambito ha definito il contesto, le affinità e le sinergie possibili su cui impostare il progetto politico organico di vallata. Il Gal è un facilitatore di processi ed azioni di innovazione e non va considerato come un bancomat ma come la nostra “Agenzia di sviluppo territoriale”. La Valle dei Teatri è un esempio virtuoso di come si possono mettere a sistema e valorizzare le varie proposte presenti sul territorio. L’adesione a “Destinazione Romagna” ci proietta nel contesto giusto in cui promuovere e fare marketing territoriale.

Il percorso quindi è segnato, ma va digerito dagli attori pubblici e privati e va completato, attraverso un “masterplan di vallata”, con il “Piano Strategico”, il “Contratto di fiume Conca” sovra regionale (Marche) e sovranazionale (Repubblica di San Marino), un “Piano di difesa del suolo”, un “Piano energetico”, un piano di manutenzione straordinaria delle reti, con particolare riguardo alla rete viaria provinciale e comunale, il completamento della rete sentieristica, l’elaborazione di un “prodotto turistico” integrato ed unitario che tenga conto della storia, delle tipicità e dell’ambiente naturalistico, la messa in rete della memoria e dei musei della “Linea Gotica”.

Il Gal, la nostra “Agenzia di sviluppo territoriale”, può fungere da volano e fornirci le competenze necessarie, prima ancora delle risorse. La strategia del GAL Valli Conca e Marecchia, denominata  “Paesaggio, Identità e Sviluppo”, è finalizzata a stimolare e sostenere il cambiamento nei territori dei fiumi Conca e Marecchia con azioni innovative tese a curare tutelare e valorizzare il paesaggio, difendere il suolo e la biodiversità.

La strategia poggia su due elementi fondamentali, quali leve per sostenere l’implementazione di azioni innovative: sviluppo di un autentico marchio / brand territoriale e sfruttamento delle possibilità offerte dalla economia collaborativa o “sharing economy”.

Il territorio dovrà quindi essere protagonista attivo dei “Centri di Interpretazione del Paesaggio” che presto nasceranno allo scopo di perseguire una molteplicità di finalità:

  • Tutela e valorizzazione del paesaggio;
  • Tutela e valorizzazione ambiental;
  • Tutela del patrimonio storico ed artistico;
  • Consolidamento ed avvio di attività produttive agricole ed extra-agricole;
  • Promuovere servizi alla persona e alla comunità;
  • Pungolare la implementazione di azioni legate alla sarin economy;
  • Informazione e promozione turistica;
  • Animazione territoriale.

Il tema torna ad essere quello iniziale: sulla base di quale progetto politico intendiamo sviluppare questo processo di innovazione e di sviluppo. Siamo noi a dover dire cosa siamo, cosa vogliamo e dove vogliamo andare. C’è la necessità di coinvolgere tutti, dagli attori istituzionali e politici al mondo dell’associazionismo imprenditoriale, culturale, sociale e sportivo, al mondo della scuola, ai singoli cittadini. L’ambito corretto in cui sviluppare il progetto è l’Unone dei comuni., quell’Unione oggi ingiustamente sottovalutata e bistrattata. A conclusione di questo percorso la necessità di puntare sulle aggregazioni, sulle funzioni associate, e sulle fusioni, sono certo, diventerà un automatismo imprescindibile.

Riziero Santi

Ultimi Articoli

Scroll Up