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Verso le elezioni Regionali, cosa succede nel centrosinistra riminese

Domenica prossima, 26 ottobre, si vota per il rinnovo del consiglio regionale dell’Umbria. Una scadenza elettorale che vede fronteggiarsi il centrodestra e un’inedita (è la prima volta) colazione 5Stelle-Pd ed altre liste di centrosinistra che sostengono il governo nazionale. Incerto l’esito, ma sicuramente non peserà sul Governo nazionale per il numero esiguo di elettori coinvolti (poco più di 700mila) che per la situazione che ha portato ad elezioni anticipate in Umbria.

Il confronto si fa più serrato per l’elezione  dell’Emilia-Romagna il 26 gennaio 2020. La posta in gioco è ben altra. Una Regione da sempre governata dalla sinistra e la volontà dichiarata del centro destra di volerla contendere, vincere, strapparla agli avversari. In questo caso sì che ci sarebbero ripercussioni pesanti sulle forze politiche che sostengono il Governo e sullo stesso esecutivo Conte. Il centrodestra si presenta unito con la candidatura della leghista  Lucia Borgonzoni.

Per completare le candidature  rimane aperto il confronto tra  5Stelle e Pd. Tuttavia la richiesta dei 5 Stelle di candidare qualcuno si diverso dall’uscente Stefano Bonaccini difficilmente può essere accettata dal Pd. Sull’azione di governo di Bonaccini vi è un giudizio positivo unanime di tutto il Pd e della coalizione di centrosinistra. Gli indicatori economici e sociali  dell’Emilia Romagna sono tutti nettamente superiori a quelli nazionali. Nonostante le difficoltà, l’export industriale è positivo. In conclusione, dicono i Dem, non si vede la ragione di cambiare un bravo presidente con una soluzione civica non meglio individuata pur di soddisfare il segno di cambiamento chiesto sai pentastellati. D’altra parte, i Dem sostengono che a livello nazionale il Pd ha dovuto sostenere un Conte bis. A parti inverse si potrebbe fare nello stesso modo in Emilia Romagna.

Ma la discussione in vista della scadenza del 26 gennaio coinvolge direttamente il gruppo dirigente del Pd e la scissione di Matteo Renzi con la nascita di Italia Viva.

Allo stato attuale, l’unica adesione certa di una esponente del Pd con incarichi istituzionali nella provincia di Rimini è quella di Barbara Vinci, attuale consigliera comunale di Rimini. Non si conoscono altre adesioni, almeno ufficialmente. L’altro nome forte che va con Renzi per la Romagna è l’onorevole Marco di Maio di Forlì.

In queste ore a tenere a banco nella discussione interna al Pd sono le eventuali candidature di Italia Viva per le prossime regionali.   Per i tempi troppo stretti, è caduta l’ipotesi, sostenuta dallo stesso Matteo Renzi, di presentarsi alle regionali in Emilia Romagna con il proprio simbolo. Si fa allora strada l’ipotesi che alcuni o molti esponenti di Italia Viva possano trovare posto in una lista gestita direttamente dal Presidente Bonaccini. Su questa ipotesi la discussione nel Pd è serrata. Il segretario del Pd di Forlì, Daniele Valbonesi chiede chiarezza senza tanti giri di parole: “Chiediamo che chi ha ruoli istituzionali ed elettivi tenga fede agli impegni presi con gli elettori, il cui voto è stato espresso in base a valutazioni personali, ma anche di appartenenza politica al Partito Democratico, che li ha sostenuti e candidati”.

Insomma, manda a dire Valbonesi, “non intendiamo assecondare atteggiamenti poco chiari da parte di chi manifesti l’intenzione di ‘tenere i piedi in due staffe’. Lo dobbiamo ai nostri elettori e alla nostra gente, che merita rispetto e serietà da parte del proprio gruppo dirigente”.

“L’eventuale lista del presidente Bonaccini sarebbe un modo per ampliare il consenso e quindi ben venga – chiarisce in proposito Valbonesi – Ma non saremo disposti a dialogare con chi la sosterrà solo per beneficiare di un risultato elettorale positivo, come sembra voglia fare Italia Viva”.

Nel Pd riminese le candidature sono praticamente concluse. Si va verso la conferma dei consiglieri regionali uscenti Giorgio Pruccoli e Nadia Rossi. Nella sfida elettorale sarà impegnata l’assessora regionale uscente al bilancio Emma Petitti. Manca la quarta candidatura che sicuramente sarà un esponente della zona sud di Rimini.

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