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Vietare le creme anticellulite almeno per la Festa della Mamma


6 Maggio 2023 / Lia Celi

«Cara mamma, lo sai quanto sei coraggiosa?» dice una voce grave e comprensiva nello spot che precede un podcast di successo. Il sottofondo musicale di pianoforte è quello che si usa negli spot in cui si parla di disabilità o di problemi di salute cronici – e infatti sulle prime suppongo si tratti di una pubblicità per la diagnostica prenatale o per le precauzioni in caso di gravidanze a rischio.

Ma poi la voce continua, più accorata: «Osservare il tuo corpo che cambia non è facile. La tua pelle cambia, si ribella. Ma tu te ne prendi cura. E noi di XY siamo sempre al tuo fianco con la nostra crema anti smagliature.» E allora mi sale il matto. Non il semplice nervoso, ma proprio il matto.

Non solo perché lo spot terroristico gira in questi giorni di Festa della Mamma – grazie tante, proprio un bel modo di festeggiarci, ricordarci un problema dermatologico. Mi incavolo anche perché, fra tutte le ragioni che oggi rendono coraggiosa la decisione di avere un figlio, lo spettro delle smagliature mi sembra quella più imbecille. E farla sembrare un pericolo di cui parlare in tono preoccupato induce chi non è incinta a pensare che sia davvero qualcosa di cui preoccuparsi.

È vero che nessuno ha mai perso i suoi soldi sopravvalutando la tendenza delle donne a preoccuparsi di qualunque cosa. Ma già si fanno pochi figli, vogliamo ulteriormente spaventare le potenziali madri suggerendo che durante la gravidanza diventeranno dei mostri, con la pelle che «cambia e si ribella», che manco Hulk? Ma sì, visto che non basta la depressione post-parto, aggiungiamoci anche la paranoia pre-parto delle smagliature, da aggiungere a quella della bilancia (incoraggiata da ginecologi che ti pesano ogni volta tipo allenatori di ginnastica ritmica prima della gara, e se ingrassi di un etto più del previsto ti cazziano uguale), delle ecografie e degli esami continui.

È una crudele ironia che da un lato si dica alla donna incinta «sei radiosa, favolosa, mai stata così bella ecc.» e dall’altro la si compatisca come un’invalida perché non ha più il vitino di vespa e le compare qualche segno sui fianchi. A forza di trattare la gravidanza come una fastidiosa malattia, invalidante e sfigurante, non c’è da stupirsi che le donne non abbiano nessuna fretta di diventare dei cessi prima dei trentacinque anni e rimandino il più possibile quello che, a dispetto delle chiacchiere sulle gioie della maternità, viene rappresentato nei media come una specie di harakiri, sia sotto il profilo dell’estetica che della qualità della vita. Diventi grassa, non dormi più, perdi il lavoro, ti scordi la carriera, i viaggi, le serate con gli amici, i vestiti sexy, col partner non è più come prima, e, forse l’avevo già detto? diventi grassa. Ammazza se sei coraggiosa, mamma! Ma consolati: avrai una bella festa tutti gli anni, la seconda domenica di maggio.

E allora diciamo qualcosa su queste terrificanti smagliature. Primo: possono venire molto prima della gravidanza, nell’età dello sviluppo, quando in pochi mesi ci si allunga e ci si allarga e la pelle è ancora tenera, infantile. Per dire: a me sono arrivate tutte nell’adolescenza (per lo più nelle gambe), e quattro gravidanze in età matura non ne hanno aggiunta nemmeno una. Secondo: le smagliature vengono anche ai maschi, da ragazzi oppure quando ingrassano nella pancia. Ma per loro non sono un problema. Chi ha mai visto un uomo crucciarsi per le smagliature, chi ha mai sentito uno spot piagnucoloso proporgli una crema per prevenirle o combatterle, presentandogliele come una «ribellione» della sua pelle? Ce le ha, non è detto che gli piacciano ma pazienza, non ci pensa tutto il tempo, tanto ci sono i peli che mimetizzano (o magari va a comprare la crema XY dicendo che è per la compagna, e di sera, chiuso a chiave nel bagno, se la spalma sui fianchi, sperando che lei creda che stia chattando con l’amante).

Quindi, mamme e donne in generale, almeno in questo cerchiamo di imparare dagli uomini. Archiviata la freudiana invidia del pene, l’unica cosa da invidiare ai maschi è la capacità di fregarsene delle smagliature e di mille altre insignificanti paturnie estetiche con cui noi, mamme o no, ci complichiamo la vita. La migliore crema che possiamo farci regalare per la festa della Mamma? Datemi retta: è la crema pasticcera.

Lia Celi

(immagine: Marco Verch Professional Photographer/Flickr Creative Commons 2.0)