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Voto, Morrone (Lega) al rush finale con Confindustria e agricoltori romagnoli

Non ho mai fatto promesse o assunto impegni senza essere certo della loro fattibilità e ho sempre cercato di creare rapporti positivi mettendo in contatto i portatori d’interesse locali con i ministeri romani. Credo che fra i compiti di un parlamentare ci debba essere il legame con il territorio e la volontà di portare a Roma i problemi per risolverli. Non è una promessa, è quello che ho già fatto in questi ultimi cinque anni”.
Jacopo Morrone, candidato del centrodestra nel collegio uninominale della Camera di Rimini, si è confrontato con i vertici di Confindustria Romagna e con una delegazione di imprenditori riminesi in un incontro organizzato dall’Associazione con i candidati al collegio uninominale della Camera.
“Ringrazio Roberto Bozzi, presidente di Confindustria Romagna, e Alessandro Pesaresi, presidente della delegazione di Rimini, per avermi dato l’opportunità di presentare i punti salienti del programma del centrodestra. In primis, il costo dell’energia e l’inderogabile necessità di mettere a punto un piano credibile e misurabile per arrivare all’autonomia energetica del Paese. I rischi derivanti da questa emergenza potrebbero creare danni molto più consistenti di quelli ingenerati da quella sanitaria, con perdite di posti di lavoro e chiusure di aziende. Ci sono poi altri due nodi da sciogliere: quello della burocrazia che rallenta e rischia di paralizzare il sistema economico e gli investimenti e la carenza di manodopera”.
Al centro del confronto sul tema energia, è emersa la questione del ‘parco eolico’. “Il punto da sciogliere – ha spiegato Morrone – è il rapporto tra costi e benefici. Se i costi sono molto più alti dei vantaggi allora significa che si devono valutare altre opzioni. Certamente non bisogna falsare la realtà. La città deve essere messa correttamente a conoscenza delle ricadute negative che il parco eolico avrebbe sul turismo e sulla pesca senza portare alcun beneficio diretto alle bollette dei riminesi. Incredibile che Andrea Gnassi non solo abbia cambiato radicalmente idea sul parco eolico in campagna elettorale, ma addirittura che non racconti la verità ai propri concittadini”.

Altro tema su cui si è avviato un confronto quello delle infrastrutture. “Infrastrutture efficienti sono fondamentali per lo sviluppo del territorio”, ha ribadito Morrone ricordando il proprio impegno, durante la scorsa legislatura, per la realizzazione della nuova ‘Marecchiese’. “Un’arteria indispensabile per rafforzare l’economia della Valmarecchia, facilitare l’attività degli insediamenti esistenti e evitare la delocalizzazione delle imprese e lo spopolamento”.
Morrone si è poi soffermato sui due aeroporti romagnoli: “sono convinto che possano coesistere efficacemente facendo fronte comune per rendere la Romagna autonoma dal punto di vista del trasporto aereo nei confronti dell’aeroporto bolognese”. Imprescindibile, infine, il problema del carico fiscale e delle complicazioni che deve affrontare il contribuente. “Il Pd è il partito delle tasse e della patrimoniale. Non sa parlare d’altro. Ovvio quindi che la sinistra in genere sia ostile alle proposte che mirano al calo della pressione fiscale. Abbassare le tasse è l’unico modo per far ripartire il Paese e i consumi. La ricetta è una sola: flat tax e pace fiscale. Si devono attivare, inoltre, nuovi voucher per il reperimento di lavoratori stagionali nel turismo e in agricoltura”.
“Sono consapevole delle gravi difficoltà che stanno incontrando aziende agricole e addetti ai lavori. E’ indispensabile trovare soluzioni urgenti per l’acquisto di gasolio agricolo, di mangimi, fertilizzanti, sementi e altri elementi indispensabili per la produzione e per il riscaldamento delle colture in serra”.
Dal “positivo e interessante confronto” con i vertici di CIA-Agricoltori italiani è emersa l’identità di vedute tra il mondo dell’agroalimentare e il parlamentare Jacopo Morrone, candidato del centrodestra nel collegio uninominale della Camera di Rimini, che ha ringraziato per l’incontro il presidente di Cia-Romagna Danilo Misirocchi, Lorenzo Falcioni vice presidente Vicario CIA-Romagna e presidente territoriale Rimini, Alessia Buccheri direttore provinciale Rimini e Milva Monterubbianesi referente per il territorio di Rimini.
“Condivido le richieste del mondo agricolo e zootecnico per rilanciare il comparto dell’agroalimentare italiano. Il sostegno al Made in Italy in agricoltura e il contrasto al sistema di etichettatura ‘Nutri-Score’, che danneggia l’export italiano senza risultare valido dal punto di vista scientifico, sono fra i punti qualificanti del programma della Lega, come lo sono tutte le innovazioni e le strategie per valorizzare e sviluppare il comparto”.
Positivo anche il confronto sulle nuove opportunità offerte dal turismo rurale che sta prendendo sempre più spazio. “Ma è altrettanto evidente – ha ribadito Morrone – la necessità di mantenere servizi sul territorio per rispondere alle legittime esigenze di chi lavora e risiede in aziende poste in collina e montagna, in territori più isolati e disagiati, in primis strutture sanitarie e scolastiche e infrastrutture sia stradali che per telecomunicazioni”.

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