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Risposta del dott. Pesaresi dei medici di base al dott. Antini della Regione

I pronto soccorso scoppiano e l’Emilia Romagna prepara la sua rivoluzione. Fortissimamente voluta dall’assessore regionale alla sanità, Raffaele Donini, e da tutta la giunta guidata da Stefano Bonaccini, la riforma sanitaria prevede la nascita dei CAU (Centri di Assistenza per l’Urgenza) formati da un’equipe medica non specialistica e che dovrà occuparsi dei casi meno gravi (codici bianchi e verdi) lasciando le emergenze vere e proprie ai pronto soccorso (codici gialli e rossi: esempi infarti, ictus, traumi). Su questa nuova organizzazione vi è stata una lunga intervista al dott. Mattia Altini  responsabile dell’Assistenza Ospedaliera in Regione, al Resto del Carlino In particolare il dott. Altini spiega che “degli oltre 200 accessi all’ora che oggi vengono effettuati nei pronto soccorso dell’Emilia Romagna, almeno 140 sono composti da bisogni che le persone percepiscono come importanti e vorrebbero risolvere velocemente ma che non costituiscono un pericolo di vita e non hanno i caratteri della tempo-dipendenza. Così facendo, si rischia di innescare, nei grandi numeri, un meccanismo di intasamento del sistema”. Ecco allora la proposta «Renderemo disponibile, 24 ore su 24, un sistema di risposta telefonica in grado di indirizzare il cittadino nel luogo più consono al suo bisogno».  «Vi sarà un nuovo numero di telefono

Alice Esposito e Federico Rossi (Rinascita Sport-Life e Pol. Funo) conquistano la medaglia d’oro nelle Coppie Artistico Senior ai Campionati del mondo in Colombia Ibagué, città della Colombia che ospita, fino al prossimo 30 settembre, i Campionati del Mondo di Pattinaggio Artistico a Rotelle, porta decisamente bene alla giovane e talentuosa sanclementese Alice Esposito. In coppia con Federico Rossi ha raggiunto un altro, prestigioso obiettivo internazionale aggiudicandosi la Medaglia d'Oro - e quindi il titolo di Campione del Mondo - nella Categoria Seniores. Congratulazioni a entrambi gli atleti. Ad Alice e Federico i complimenti della Sindaca Mirna Cecchini e di tutta l'Amministrazione comunale.

Su 30 controlli 12 gli automobilisti con un tasso alcoolico superiore al consentito

Sono state 12 complessivamente le patenti di guida sospese nei servizi del fine settimana a fronte di 13 violazioni riscontrate dalla Polizia Locale di Rimini per guida in stato d’ebbrezza, su circa 30 conducenti sottoposti al test dell’etilometro. Un esito emerso dal servizio messo in campo dalla squadra giudiziaria, finalizzato alla prevenzione e il controllo della circolazione stradale, per evitare incidenti stradali dovuti all’abuso di alcol al volante. Con il consueto posto di controllo in via Tripoli (altezza via delle Officine) gli agenti in abiti civili hanno sanzionato 8 conducenti per la sola violazione amministrativa, che prevede il ritiro della patente di guida da 3 a 6 mesi, la decurtazione di 10 punti e sanzione amministrativa da euro 544,00 (art 186, comma 2 Lett A). Per atri 4 invece è scattata la sanzione più grave di tipo penale, che prevede il ritiro immediato della patente di guida da 6 mesi a un anno, la decurtazione di 10 punti e la denuncia in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria (art 186 c. 2 Lett B). Un sono conducente, che aveva un tasso alcolemico inferiore allo 0,50 g/l, si è visto notificare la sola sanzione (prevista dall’art 186 comma 3 bis) di euro 169

“Fa presente che il 21 settembre 1944 l’esercizio è stato colpito da granate e pertanto la chiusura è stata prolungata.” Scriveva così Eugenia Stambazzi al Sindaco del Comune di Rimini il 23 febbraio del 1946, per giustificare il prolungamento di chiusura della propria attività, avvenuto dal 10 giugno del 1944 al 12 gennaio del 1946. Una comunicazione, riferita anche ad episodi del giorno della liberazione della città, “tendente ad ottenere un certificato per l’esenzione della tassa di R.m. per il periodo di chiusura.” L’imposta di ‘Ricchezza mobile’ che si basava sulla dichiarazione dei redditi. La storia della  "Boutique Lappi” inizia nel 1942, in via Tolmetta a Torre Pedrera, a pochi metri da dove poi, nel 1948, l’attività si trasferisce e vi rimane fino ad oggi. Uno dei primi negozi della riviera che ha rappresentato un punto di ritrovo per i residenti di Torre Pedrera e che è riuscito a conservare le sue caratteristiche fin dal primo dopoguerra, come dimostrano anche tante cartoline storiche del tempo.  Erano i nonni Stambazzi Eugenia e Lappi Augusto a gestirla in quegli anni difficili, con la vendita di tante tipologie di prodotti e articoli per il mare. Poi alla fine degli anni ’60 sono subentrati i figli

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