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Manuel Mussoni prof di religione oggi è preside alle Maestre Pie, risarcito con 28 mila euro

Un ex insegnante di religione di Rimini ha fatto causa al ministero dell'Istruzione per l'abuso di contratti a tempo determinato. E il Tribunale di Rimini ha dato ragione a Manuel Mussoni, 41 anni, condannando il dicastero a un risarcimento di 28 mila euro. Una sentenza che ha fatto discutere e che potrebbe costituire un precedente per molti altri insegnanti nella stessa condizione. A darne notizia. Mussoni, oggi dirigente scolastico presso l'istituto Maestre Pie, ha a lungo insegnato all'Einaudi-Molari, sempre a Rimini. Qui ha lavorato come precario dal 2006 al 2023 superando i 36 mesi consecutivi di contratti a termine. Assistito dall'avvocata Veronica Pepoli, il docente ha portato il caso davanti al Giudice del Lavoro, per il quale "il docente ha subito l'illegittima precarizzazione del suo rapporto di impiego". La sentenza depositata ieri, evidenziano i quotidiani riminesi, ha accertato "l'esistenza di un danno conseguente all'abuso nell'utilizzo di una successione di contratti, o rapporti di lavoro a tempo determinato" tanto che il magistrato ha condannato il Ministero a risarcire Mussoni con una somma pari a 12 mensilità dell'ultimo stipendio percepito oltre alle spese legali. "Penso che la decisione del giudice del lavoro sia importante e possa incoraggiare altri a muoversi. Ci sono tanti insegnanti

L'iniziativa della Fondazione dedicata al fondatore della comunità Papa Giovanni XXIII

In occasione dell’anno del centenario, la Fondazione don Oreste Benzi dedica al sacerdote riminese un luogo nel cuore della città in cui è possibile conoscere e approfondire la vita e il pensiero del “prete dalla tonaca lisa”. Si trova in Corso Giovanni XXIII, nel centro di Rimini. All’interno del locale sono esposte alcune fotografie della vita di don Oreste, gentilmente concesse dal fotografo riminese Riccardo Ghinelli. E possibile inoltre sfogliare libri, depliant e materiale informativo. L’accesso è libero, l’orario di apertura segue quello d’ufficio. L’inaugurazione del locale si terrà venerdì 17 gennaio alle ore 17.30 in Corso Giovanni XXIII, 8 a Rimini. Saranno presenti il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, il Vescovo Nicolò Anselmi, Stefano Zamagni, presidente del Comitato Nazionale per il centenario di don Benzi e Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII. La cittadinanza è invitata a partecipare. Don Oreste Benzi nasce a San Clemente il 07 settembre 1925. E’ per tutti il prete degli ultimi, dei disperati e degli emarginati. Negli anni ’60 fonda la Comunità Papa Giovanni XXIII con la quale, partendo dalla sua Rimini, apre numerose realtà di accoglienza in Italia e all’estero. Si batte per dare una famiglia ad ogni bambino, per salvare i giovani dal dramma

Secondo il segretario della Uil-Fpl Ravenna Luca Lanzillotti "molti lasciano il servizio pubblico per cercare migliori condizioni lavorative e una maggiore valorizzazione"

Dagli infermieri agli operatori socio-sanitari, fino al personale amministrativo e tecnico, sono in aumento le dimissioni degli operatori sanitari in Romagna. Come si legge infatti sul quotidiano sanitario nazionale Nurse24, nel 2024 l'Azienda sanitaria romagnola registra 255 dimissioni volontarie, in aumento rispetto alle 216 registrate nel 2023 . Secondo il segretario della Uil-Fpl Ravenna Luca Lanzillotti, "molti operatori sanitari lasciano il servizio pubblico per cercare migliori condizioni lavorative e una maggiore valorizzazione", a causa di "turni insostenibili, ferie arretrate e difficoltà a ottenere giornate di riposo". Senza dimenticare una gestione del personale ritenuta "poco sostenibile". Più nel dettaglio si contano a Rimini "64 dimissioni su 176 cessazioni, a Forlì "47 su 111", a Cesena "32 su 104". Servono dunque, rimarca Lanzillotti, "interventi mirati per contrastare il fenomeno". Tra cui: assunzioni immediate, utilizzando a Ravenna per le 50 nuove posizioni destinate i laureati di novembre; rinnovo del contratto collettivo nazionale; miglioramento delle condizioni lavorative. Così da aumentare "il benessere dei lavoratori e rendano il sistema più attrattivo per i nuovi professionisti, ha concluso.  

Nell'orazione funebre la citazione di Brecht: "Noi impegnati non per riordinare il mondo, non per rifarlo, ma per amarlo"

Si svolte oggi a Riccione le esequie di Arnaldo Cesarini, deceduto alle soglie dei suoi 81 anni. Riportiamo qui l'orazione funebre tenuta dall'amico Daniele Montebelli. [caption id="" align="alignleft" width="2560"] 30 maggio 1984. Cattolica, gara ciclistica. Da sin. Mario Masi, Tiziano Solfrini, Arnaldo Ces[/caption]   Ero diventato segretario della Federazione giovanile comunista italiana del Circolo di Riccione agli inizi degli anni settanta. E può sembrare strano non avevo avuto modo di conoscere Arnaldo Cesarini, per tutti “Nini”, presso la sede del partito. L’ho incontrato per la prima volta in un’assemblea della società ciclistica Perla Verde. Appassionato di ciclismo oltre ad essere lui stesso un ciclista amatoriale. Da giovane aveva militato anche come portiere nella squadra dell’Alba (Riccione). Negli ultimi tempi amava spesso ricordare quei momenti giovanili. La sua grande passione, quella che lo contrassegnerà per tutta la vita, è stata la politica. Come ebbe a dire a suo tempo Emanuele Macaluso in occasione della morte di Ingrao, se non fosse per la “damnatio memoriae” si potrebbe dire che Arnaldo è stato un comunista italiano che ha svolto una funzione di primo piano nella storia politica della nostra città. Mi sia permesso di sottolinearlo, un ruolo svolto con spirito di servizio non solo nei confronti della sua parte

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