Risposta del dott. Pesaresi dei medici di base al dott. Antini della Regione
I pronto soccorso scoppiano e l’Emilia Romagna prepara la sua rivoluzione. Fortissimamente voluta dall’assessore regionale alla sanità, Raffaele Donini, e da tutta la giunta guidata da Stefano Bonaccini, la riforma sanitaria prevede la nascita dei CAU (Centri di Assistenza per l’Urgenza) formati da un’equipe medica non specialistica e che dovrà occuparsi dei casi meno gravi (codici bianchi e verdi) lasciando le emergenze vere e proprie ai pronto soccorso (codici gialli e rossi: esempi infarti, ictus, traumi). Su questa nuova organizzazione vi è stata una lunga intervista al dott. Mattia Altini responsabile dell’Assistenza Ospedaliera in Regione, al Resto del Carlino
In particolare il dott. Altini spiega che “degli oltre 200 accessi all’ora che oggi vengono effettuati nei pronto soccorso dell’Emilia Romagna, almeno 140 sono composti da bisogni che le persone percepiscono come importanti e vorrebbero risolvere velocemente ma che non costituiscono un pericolo di vita e non hanno i caratteri della tempo-dipendenza. Così facendo, si rischia di innescare, nei grandi numeri, un meccanismo di intasamento del sistema”. Ecco allora la proposta «Renderemo disponibile, 24 ore su 24, un sistema di risposta telefonica in grado di indirizzare il cittadino nel luogo più consono al suo bisogno». «Vi sarà un nuovo numero di telefono