Pomeriggio di paura per un cattolichino di 43 anni il 22 settembre scorso. Mentre si trovava allo skate park della Regina, è stato rapinato da uno spacciatore armato di pistola poi risultata essere un giocattolo. I due si conoscevano ed erano ex vicini di casa. Il motivo un debito di 3mila euro che gli aveva prestato qualche mesi prima. Di fronte al rifiuto un ragazzo di 25 anni gli ha portato via la bici elettrica e lo ha minacciato con una pistola priva del tappo rosso. Alla vittima non è restato altro da fare che presentarsi ai carabinieri per sporgere denuncia coi militari dell'Arma che, grazie alle indicazioni, sono riusciti ad individuare il malvivente e a presentarsi presso la sua abitazione. I militari in casa hanno trovato e sequestrato oltre 80 grammi di hashish (la gran parte suddivise in dosi), 600 euro in contanti, materiale vario per la pesatura, il taglio e il confezionamento della droga e alcuni appunti sulla presunta attività di spaccio. Al termine della perquisizione, il 25enne è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e denunciato per la rapina della bici elettrica. Il gip del tribunale di Rimini ha convalidato l’arresto confermando
La Polizia di Stato di Fermo ha eseguito due misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di due donne domiciliate a Rimini e Bergamo resesi responsabili di un furto all’interno di una tabaccheria di Lido di Fermo. In particolare, nel primo pomeriggio del 22 Luglio, una volante era intervenuta su richiesta del titolare di una tabaccheria di Lido di Fermo il quale era stato derubato dell’incasso, oltre 3.000,00 circa in contanti, somma di denaro che custodiva in un cassetto dell’attività commerciale. La vittima spiegava ai poliziotti cosa era accaduto durante la giornata e aggiungeva di aver notato il “particolare” atteggiamento di due clienti, le quali entravano ed uscivano dalla tabaccheria per ben due volte. Durante il primo accesso le due donne chiedevano informazioni mostrandosi interessate all’acquisto di un paio di ciabatte da mare dopodiché andavano via. Durante il secondo ingresso, invece, una delle due chiedeva di cambiare una banconota da € 5,00 mentre l’altra lo distraeva facendosi consegnare le ciabatte che avevano visto in precedenza e che si trovavano nel locale attiguo alla tabaccheria. Così facendo, le donne distoglievano l’attenzione dell’uomo dalla cassa poiché quest’ultimo si spostava nel locale attiguo alla tabaccheria dove, appunto erano esposte le ciabatte. In quel
Continua il braccio di ferro tra ASI (Ariminum Sviluppo Immobiliare) e l'amministrazione comunale di Rimini. Infatti oltre ai comunicato dei giorni scorsi ora la proprietà dell'ex questura ha organizzato una iniziativa pubblica di fronte all'ex questura rivolta ai cittadini che sono inetressati al rcupero dell'area. Nel comunicato che invita all'iniziativa non mancano considerazioni polemiche nei confronti del sindaco di Rimini. "Domani pomeriggio, dalle 17.00 alle 18.00 davanti alla ‘ex questura’ di via Ugo Bassi, Ariminum Sviluppo Immobiliare incontrerà i cittadini riminesi che vorranno conoscere gli sviluppi relativi al progetto RiminiLife, presentato al Comune dieci mesi fa e che nella sostanza non è stato ancora possibile discutere con l’Amministrazione. “Per il Sindaco – dice Marco Da Dalto, responsabile del progetto RiminiLife - non c’è interesse pubblico in una proposta che riqualifica l’area e la sottrae ad un degrado pericoloso per la città; una proposta studiata da professionisti e completa di informazioni che propone verde pubblico, funzioni pubbliche e private, con un equilibrio economico ovviamente fondamentale. Abbiamo recapitato al comune anche un aggiornamento del progetto, ma tutto tace. Per il Sindaco c’è invece l’interesse pubblico nel costruire residenze sociali e pubbliche destinate anche a famiglie fragili che si affacceranno su un’area del genere, con
Continua l’azione di contrasto e prevenzione allo spaccio da parte della Polizia Locale di Rimini che, nel servizio serale di ieri, ha arrestato una persona per i reati di resistenza e detenzione di sostanze stupefacenti. La condanna per direttissima questa mattina da parte del Tribunale di Rimini. Il controllo - avvenuto nel turno serale di ieri, da parte degli uomini in abiti civili della squadra giudiziaria - si è concentrato verso le ore 22 a San Giuliano, dove era stata notata una persona sospetta, che proseguiva sulla via Toscanelli con una bicicletta elettrica. All’alt, intimato con la paletta dagli agenti, l’uomo ha dato inizio a una fuga rocambolesca sul lungomare, prima con la bici e poi a piedi, sulla strada e sulla spiaggia, mettendo in pericolo anche alcuni passanti. Una fuga poi terminata sulla spiaggia, dove gli agenti sono riusciti a bloccarlo e dove, poco prima, era stato visto mentre tentava di disfarsi di alcune dosi di sostanza stupefacente e di un cellulare. Da lì, la perquisizione personale che si è estesa anche alla stanza d’albergo, poco distante dal luogo del controllo, in cui il 33 enne ha dichiarato di alloggiare. Una perquisizione, fatta anche con l’ausilio delle unità antidroga in dotazione alla
Nel pomeriggio di sabato 23 settembre 2023, personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto un cittadino straniero già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti di polizia, per il reato di resistenza e violenza a P.U., danneggiamento aggravato, lesioni aggravate plurime e tentata rapina impropria. Nello specifico, alle ore 16.30 circa, giungeva una chiamata al Numero Unico di Emergenza 112 - NUE, nella quale veniva segnalata una persona molesta che, all’interno del cortile di un’abitazione a Miramare, aveva tentato poco prima di rubare due cani di razza. I poliziotti prendevano contatti con i condomini, i quali riferivano che poco prima, l’uomo, il quale era in possesso di un cane, si era introdotto all’interno dell’area privata della casa nel tentativo di rubare due cani di razza, veniva sorpreso da alcuni inquilini. L’uomo, vistosi scoperto, aggrediva fisicamente con calci, pugni e morsi alcuni di loro per poi aizzare il cane in suo possesso contro gli stessi. Lo stesso, incurante della presenza delle Forze dell’Ordine, continuava a porre in essere la sua condotta violenta, inveendo contro gli agenti con frasi ingiuriose e offensive. Nel tentativo di placarne l’ira, l’uomo veniva fatto salire all’interno dell’auto di servizio dove continuava ad opporre resistenza e
Nella mattinata del 24 settembre 2023, personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto due cittadine straniere per il reato di Rapina aggravata in concorso. Nello specifico, alle ore 11.45 circa, una chiamata al Numero Unico di Emergenza 112 nella quale un uomo riferiva che era stato avvicinato da due ragazze straniere che con la scusa di proporgli un rapporto sessuale, con violenza gli sottraevano l’orologio che aveva al polso. Lo stesso, resosi conto dell’accaduto, inseguiva le due donne che, per guadagnarsi la fuga, gli sferravano uno schiaffo sul braccio e lo spintonavano. Nel frattempo, le volanti della Polizia di stato, in contatto telefonico con la vittima, raggiungevano le due donne, riuscendo a bloccarle. In considerazione dei fatti accaduti le due donne venivano tratte in arresto ed in data odierna tradotte presso la Casa Circondariale di Forlì.
Oltre 1.600 proprietari di immobili in Emilia-Romagna e 300 strutture extra-alberghiere nel centro storico di Bologna potenzialmente irregolari, ossia con elevati indici di rischio. Già recuperati a tassazione 2,8 milioni di euro. Sono i primi risultati della campagna contro gli affitti in nero, con particolare riferimento agli alloggi per gli studenti fuori sede, che sta portando avanti dall'inizio del 2023 la Guardia di Finanza dell'Emilia-Romagna con l'Agenzia delle Entrate, la Regione, le Università di Bologna, Modena - Reggio Emilia, Ferrara, Parma. Inoltre, la collaborazione con Er.go in merito al sostegno economico a favore degli studenti universitari meno abbienti ha anche fatto recuperare 540 mila euro di benefici illecitamente percepiti da "falsi studenti", per un totale di oltre un milione. "Per rendere più efficace il nostro agire a contrasto della piaga degli affitti in nero, per snidare i proprietari di immobili e le strutture extra-alberghiere che sfruttano gli studenti, lucrandoci, e per evitare che i contributi previsti per gli studenti soprattutto meno abbienti possano finire nelle tasche sbagliate, abbiamo fatto squadra e i risultati ci stanno dando ragione", commenta il comandante regionale della Guardia di Finanza, Generale Ivano Maccani. I 1.600 locatori che presentano posizioni sospette sono stati individuati incrociando i dati degli studenti iscritti
Era il 25 giugno scorso quando in via Turandot in zona Padulli, prende fuoco un cantiere di una casa in costruzione, nel mezzo di un quartiere di recente costruzione. La casa al centro dei lavori, circondata da ponteggi e impalcature, è stata avvolta dalle fiamme intorno alle 2.45 di notte, quando ai vigili del fuoco è arrivata la segnalazione da parte di alcuni residenti della zona del vasto incendio che divampava a pochi metri da altre case abitate. Sul posto si sono precipitati i pompieri con diverse squadre per domare il rogo che, fortunatamente, non ha provocato danni per i residenti circostanti, salvo distruggere appunto porzioni di costruzione in legno dell’abitazione. L’incendio non è avvenuto per cause accidentali. Sull’episodio ha subito avviato un’indagine la Squadra mobile della polizia. Le indagini sono in corso, l’ipotesi del piromane resta aperta. Oggi arriva l'appello dei proprietari. “Noi siamo Paolo, Ela e Davide, il nostro figlio di dodici anni, una famiglia unita e indomita, che ora si trova ad affrontare un'immensa sfida. Vogliamo condividere con voi un capitolo straziante della nostra vita, avvenuto lo scorso 25 giugno. In quella data, la nostra amata casa, ancora in costruzione, è stata brutalmente incendiata”. A parlare è Paolo Longo che in questi giorni,
Prosegue a Rimini il processo per il famminicidio di Angela Avitabile, morta il 22 aprile del 2022 per mano del marito Raffaele Fogliamanzillo. I tre figli di 41, 39 e 24 anni si sono costituiti parte civile nel procedimento e si sono presentati in tribunale con una maglietta per ricordare la madre assassinata. “La gelosia e l’amore non uccidono, giustizia per Angela” è stata la scritta fatta stampare sulle t-shirt, un atto per rendere ancora più visibile la loro posizione. Il padre aveva minacciato più volte anche loro e si comportava da "padrone" verso la moglie. Attualmente è rinchiuso nel Rems di Reggio Emilia e per la difesa è incapace di intendere di volere, una testi a cui i familiari credono poco. Ci sono due perizie infatti, una redatta dalla difesa (dal prof. Renato Ariatti) e l'altra dall'accusa (prof. Ermanno Arreghini) che hanno prodotto due conclusioni diverse: per la difesa Fogliamanzillo è affetto da problemi tali da aver compromesso la sua capacità di intendere e di volere, per l'accusa invece l'assassino reo confesso era perfettamente in grado di intendere e di volere. Raffaele Fogliamanzillo e Angela Avitabile, cotetanei, sposati da 40 anni e con tre figli maggiorenni, nella serata del 22 aprile si trovavano
Sono state 12 complessivamente le patenti di guida sospese nei servizi del fine settimana a fronte di 13 violazioni riscontrate dalla Polizia Locale di Rimini per guida in stato d’ebbrezza, su circa 30 conducenti sottoposti al test dell’etilometro. Un esito emerso dal servizio messo in campo dalla squadra giudiziaria, finalizzato alla prevenzione e il controllo della circolazione stradale, per evitare incidenti stradali dovuti all’abuso di alcol al volante. Con il consueto posto di controllo in via Tripoli (altezza via delle Officine) gli agenti in abiti civili hanno sanzionato 8 conducenti per la sola violazione amministrativa, che prevede il ritiro della patente di guida da 3 a 6 mesi, la decurtazione di 10 punti e sanzione amministrativa da euro 544,00 (art 186, comma 2 Lett A). Per atri 4 invece è scattata la sanzione più grave di tipo penale, che prevede il ritiro immediato della patente di guida da 6 mesi a un anno, la decurtazione di 10 punti e la denuncia in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria (art 186 c. 2 Lett B). Un sono conducente, che aveva un tasso alcolemico inferiore allo 0,50 g/l, si è visto notificare la sola sanzione (prevista dall’art 186 comma 3 bis) di euro 169
I Carabinieri della Compagnia di Novafeltria hanno svolto dei servizi di controllo del territorio a largo raggio mettendo in campo un ampio dispositivo di pattuglie formate da personale in uniforme, nonché in abiti civili. L’attività è stata condotta nell’intero territorio della Valmarecchia dove erano previsti una serie di eventi e fiere che hanno attirato parecchie persone e molti giovani, nonché il transito della nota gara ciclistica denominata “Gran Fondo Internazionale - 52^ Nove Colli”. Complessivamente sono stati predisposti diversi posti di controllo nel corso dei quali sono state identificate 83 persone, controllati 39 veicoli ed elevate 9 sanzioni per violazioni al codice della strada, per norme di comportamento che hanno messo in pericolo la sicurezza stradale. In occasione del servizio sono stati ispezionati anche 9 esercizi pubblici. Durante i servizi quattro persone sono state sanzionate poiché trovate alla guida dell’auto con un tasso alcolico superiore al consentito. Un’automobilista 67enne, controllata da una pattuglia della Radiomobile di Novafeltria in quel centro abitato, dopo aver perso autonomamente il controllo della sua auto e finita la corsa a bordo strada impattando contro un albero, è stata riscontrata con un tasso alcolico pari a 1,43 grammi/litro, ben al di sopra del consentito. È scattato quindi il
Martedì 19 settembre un venticinquenne di origini senegalesi era stato accoltellato a Bellariva in viale Regina Margherita da un 22enne afghano con venti fendenti. A quasi una settimana da quei fatti i carabinieri hanno arrestato il presunto responsabile e il suo complice. Tutto avrebbe avuto inizio a Bellariva: la vittima aveva discusso con un altro giovane di origini afgane, poiché quest’ultimo lo accusava di avergli rubato il telefono cellulare. La stessa vittima aveva però negato di essere il responsabile del furto e per tutta risposta il 22enne afgano si era procurato un coltello, poi usato per colpire ripetutamente la vittima con numerosi fendenti. La vittima è stata subito trasportata al pronto soccorso per le ferite inferte: qui è stato medicato, i medici hanno sciolto una prognosi di 45 giorni. Subito dopo è stato sentito dai carabinieri fornendo la propria versione dei fatti e descrivendo i soggetti che lo avevano aggredito. Il 22enne che lo aveva accoltellato si era infatti procurato da un complice la lama per ferire la vittima. Dalla descrizione sommaria degli assalitori è emerso che si trattava presumibilmente di senza tetto:il 21 settembre i carabinieri hanno individuato in primo luogo il giovane che aveva fornito l'arma al 22enne. Si tratta di un 38enne