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Il libro di Mattia Brighi e Alberto Gagliardo: "Anatomia di una strage. Cesena, 8 maggio 1945"

Mattia Brighi, Alberto Gagliardo: "Anatomia di una strage. Cesena, 8 maggio 1945" Biblioteca Clueb Il lavoro che i due ricercatori storici, collaboratori dell’Istituto Storico della Resistenza di Forlì-Cesena e di quello di Rimini, ci consegnano, è una disamina attenta, pignola, documentata di ciò che avvenne la notte dell’8 maggio 1945 a Cesena: ovvero l’uccisione a colpi di mitra di diciassette ex fascisti reduci dal Nord ed incarcerati nella cella della Rocca Malatestiana. Con un preambolo: nel pomeriggio di quello stesso 8 maggio venne uccisa, alla presenza di una nutrita folla, una giovane donna accusata di essere stata una spia fascista, Iolanda Gridelli. Cesena era stata “liberata” dalle forze tedesche il 20 ottobre 1944, Forlì l’11 novembre 1944. Dunque i terribili fatti raccontati da Brighi e da Gagliardo accaddero sei mesi dopo la Liberazione. Ma senza una contestualizzazione storica questi fatti possono (ed è avvenuto) essere travisati e falsati. “Per questo motivo – scrive nella Prefazione lo storico Francesco Filippi - gli autori ricostruiscono con attenzione il clima di terrore imperante nel cesenate durante l’occupazione nazista e fascista e il confronto sempre acceso tra occupanti e partigiani (Cesena era il luogo ‘più caldo’ della provincia per stessa ammissione delle autorità alleate): le violenze, i

Il suo libro "Regio Ariminensium. Dal Conca al Savio. La storia romana va rivista"

Mario Garattoni: "Regio Ariminensium. Dal Conca al Savio. La storia romana va rivista" - Tipografia Casadei Mario Garattoni, ex-esercente, quasi settantacinquenne, affronta i temi storici come la politica: con irruenza, all’incirca, non temendo il ridicolo, spesso offendendo i suoi oppositori o detrattori (come quando nel 2021 fu condannato per diffamazione nel confronto del Sindaco Claudio Battazza per parole in libertà pesanti pronunciate come cittadino, ma leader leghista di Morciano, nel corso di un Consiglio Comunale dell’aprile 2015). Difficile, se non impossibile, discutere con lui: ha sempre ragione lui. E’ un parìa isolato, sia dagli storici che dalla politica partitica morcianese. Eppure il 7 giugno 1970 fu eletto una prima volta in Consiglio Comunale a Morciano nella lista civica “Torre civica” (raggruppamento di DC-PSI-PSU-PRI-Indipendenti) in quota PRI e divenne il Vice-Sindaco con Marzio Belloni (DC) Sindaco (sino al 3 febbraio 1975 quando si dimise alcuni mesi prima della scadenza del mandato). Tornò in Consiglio il 13 giugno 1999 come rappresentante della Lega Nord (sino al 2004) ed ancora il 16 giugno 2022 con la lista civica “Pro Murcen” (di cui era il candidato Sindaco). Con 194 voti (l’8,28%) in base alla legge elettorale ottenne, oltre alla sua elezione, anche quella di altri 3

Il libro della riccionese Marianna Matteoni "Sotto la buganvillea"

Marianna Matteoni: "Sotto la buganvillea" La Piazza Riccionese, laureata in psicologia clinica, psicologa, classe 1973, autrice di alcuni volumi di psicoanalisi (l’ultimo nel 2023, per l’editore Panozzo, “Il desiderio che vuol dire?”, un lavoro di lettura e commento di un testo di Lacan). Questo l’identikit di Marianna Matteoni autrice, questa volta, di un romanzo rosa di oltre 500 pagine ambientato tra Roma, Milano, la Romagna, New York, Dallas. Dedicato, come scrive Lei alla fine del testo, a Barbara Cartland (1901-2000), scrittrice britannica autrice di oltre 700 romanzi rosa, e a Liala (1897-1995), una fra le più note autrici di romanzi rosa del 20. secolo. Ma aggiungerei che un riferimento importante sarebbe stato opportuno venisse fatto anche alla scrittrice inglese E. L. James, autrice della trilogia le “Cinquanta sfumature” (di grigio, di nero, di rosso) uscito nel 2011 per le numerose pagine erotiche contenute nel libro. Una lettura piacevole, un testo ben scritto, che riesce a ben descrivere i protagonisti della storia. Naturalmente belli, ricchi, eleganti, con case da favola (in Romagna è Villa San Martino dove c’è una splendida buganvillea), con famiglie importanti, con il mondo come scenario di fondo. La storia si sviluppa fra settembre e dicembre 2001. Vediamo i protagonisti. Lui,

Il libro di Marco Battistelli "Storia della miniera di Perticara. Quattrocento anni di estrazione dello zolfo all’ombra del Monte Aquilone e in alta Valmarecchia (1564-1964)"

Marco Battistelli: "Storia della miniera di Perticara. Quattrocento anni di estrazione dello zolfo all’ombra del Monte Aquilone e in alta Valmarecchia (1564-1964)" A cura di Federica Giovannini - Il Ponte Purtroppo non so chi sia Marco Battistelli. E questo libro non me lo dice. Danno per scontato, sia il Sindaco di Sant’Agata Feltria Goffredo Polidori che il Presidente del Parco Museo Minerario Carlo Evangelisti, nei loro interventi iniziali che tutti lo conoscano. Polidori dice “uno dei maggiori studiosi del Montefeltro e della sua storia mineraria”. Possiamo da ciò dedurre che è morto (quando?), che cosa faceva (insegnante, docente universitario?) di cosa (geologia, storia?). Insomma ci avviciniamo a questo testo con molte domande in testa, ma risposte poche. Ed in rete non troviamo notizia su di lui, tranne un piccolo articolo su Il Resto del Carlino del 10 febbraio 2023 da cui apprendiamo che “all’età di 65 anni una grave malattia lo strappò agli amati studi”. E che a seguito di ciò la moglie Silvana Rastelli “ha consegnato le casse contenenti libri, annotazioni, ricerche e carte, oltre a minerali e fossili di cui possedeva un’ingente collezione” al Comune di Sant’Agata Feltria. Il tutto è stato depositato a Palazzo Fregoso e nella biblioteca

Il libro di Maurizio Maria Taormina: «‘U Cafè. Ovvero della fantastica scoperta del caffè»

Maurizio Maria Taormina: «‘U Cafè. Ovvero della fantastica scoperta del caffè» - NFC Ormai da qualche mese stiamo leggendo tutti che i grandi paesi produttori di caffè hanno seri problemi di produzione legati alle mutate condizioni climatiche e alla siccità. Per far fronte a questa difficile situazione si stanno muovendo anche le grandi istituzioni economiche internazionali, perché i maggiori paesi produttori non hanno le risorse monetarie per aiutare i contadini, spesso operanti su piccoli appezzamenti di terreno. Su dieci milioni di tonnellate di caffè prodotto, oltre 3 milioni e mezzo provengono dal Brasile, seguito da Vietnam (1 milione e seicentomila tonnellate), Indonesia (722.000 tonnellate), Colombia (720.000 tonnellate), Honduras (480.000 tonnellate). Questi cinque paesi producono quasi 7 milioni di tonnellate sulle 10 prodotte a livello mondiale. La situazione ha già determinato una impennata dei prezzi e i giornali hanno incominciato a scrivere che presto la tazzina di caffè al bar ci costerà 2 euro. Il caffè è la bevanda più diffusa nel mondo e il suo valore economico complessivo è secondo solo dopo il petrolio. In Europa arrivò nel 16. secolo da Turchia e paesi arabi, che lo importavano allora dall’Etiopia. La prima città in Italia ad aprire botteghe del caffè fu Venezia nel

"My Life": il libro autobiografico di Roberto Masini, uno dei gioielli del maestro della boxe riminese

Roberto Masini "My Life" Libri dell’Arco Scriveva nel 2000 il “maestro” Elio Ghelfi (1937-2020) nel suo libro “Con i miei sogni all’angolo del ring” (per i tipi di Capitani): “Gabriele Aluigi, Franco Canini e Roberto Masini furono i miei primi ‘prodotti’ pugilistici. Insieme formavano un trio vincente. Furono loro, con le loro affermazioni, con le belle prestazioni esibite su tutti i quadrati italiani a darmi la certezza circa la bontà del mio metodo di insegnamento. Il propellente per continuare venne primariamente da questi tre ragazzi”. Masini, classe 1958, è stato un pugile in attività tra il 1975 e il 1982. Un superleggero, ovvero sotto i 65 kg. Scrive nella Prefazione Enzo Pirroni: “Non stiamo parlando di un Campione del Mondo ma di un onesto, forte boxeur che è stato nelle primissime posizioni delle graduatorie nazionali, incontrando pugili del calibro di Oliva, il rumeno Livadaru ex olimpionico, La Torre, Gianfranco Rosi, Ghebli che cinse la cintura di Campione Mondiale”. E’ un libro autobiografico, scritto con semplicità, sul filo dei ricordi e dei tanti sportivi incontrati, molti dei quali diventati amici per una vita anche ben dopo la fine della carriera con i guanti appesi al chiodo. Ma è anche il racconto della straordinaria avventura della Pugilistica Libertas,

Dopo decenni di ricerche pubblicati i due volumi "Mestieri e botteghe Riminesi del Quattrocento"

Oreste Delucca: "Mestieri e botteghe Riminesi del Quattrocento" (2 volumi) Panozzo Aiuto, Oreste!! 1.400 pagine, con grafici, dizionarietti, testamenti in latino, immagini, tavole statistiche, glossario, quattro indici (delle persone, dei luoghi, dei mestieri, degli autori). Due volumi densi (anche pesanti materialmente) compongono l’ultima fatica di Oreste Delucca che ha portato a sintesi in questa opera molti decenni di lavoro e ricerche (avviate dal 1965) in archivi e biblioteche, riminesi e non. Tutto quello che volete sapere sulla Rimini del Quattrocento qui c’è: le sue contrade e i suoi borghi, le monete e i pesi usati, le sue corporazioni professionali, le sue botteghe, gli oltre duecento mestieri censiti, il lavoro delle donne, il sistema fiscale, l’anagrafe delle oltre cinquemila persone censite (5.064 per l’esattezza: in quei decenni Rimini aveva una popolazione che raggiungeva a mala pena le 10.000 anime). Come può un povero “segnalatore” di libri dar conto della ricchezza dei temi da Te affrontati e delle tante suggestioni storiche che offri al lettore? L’unica cosa che posso fare, per i miei abituali lettori, è provare a “spigolare” qui e là un po’ di informazioni tratte dai due volumi. Di più non mi sento di fare, anche se mi auguro che altri storici scrivano, commentino,

Il libro di Lorenzo Valenti e Franco Vicini "Martignone “ferocissimo uomo!” Una storia violenta nel contesto dell’epopea della miniera di Perticara"

Lorenzo Valenti – Franco Vicini: "Martignone “ferocissimo uomo!” Una storia violenta nel contesto dell’epopea della miniera di Perticara" Il Ponte Una storia durata oltre due secoli quello dello sfruttamento minerario dello zolfo della miniera di Perticara, in alta Valmarecchia. E nonostante siano ormai sessanta anni che sia stata chiusa, nel 1964, gli studi su questa importante realtà economica ed il contesto storico e sociale che la circondava proseguono. La bibliografia inerente incomincia ad essere veramente notevole. In questo aiutata dalla importante azione pluridecennale del “Parco Museo della miniera di zolfo di Marche e Romagna”, presieduto ormai da un ventennio da Carlo Evangelisti, e dalla attività di ricerca storica della Società di Studi Storici per il Montefeltro, a lungo presieduta da Roberto Monacchi ed ora, da un paio d’anni, da Lorenzo Valenti. E’ proprio quest’ultimo, Lorenzo Valenti (classe 1960), avvocato con passione per i temi politico-sociali di storia contemporanea dell’Appennino romagnolo e marchigiano, ex-Sindaco di Pennabilli, nonché rappresentante delle parti civili della Provincia di Forlì, di Rimini e di Pesaro nei processi per le stragi naziste del 1944, che “frugando” fra le carte dei tribunali marchigiani (in primis quello di Urbino) ci racconta in questo volume la storia di Martino Manzi, detto “Martignone”. Lo

Il romanzo storico di Nina Candi "L’ultimo viaggio. Aristotele Fioravanti alla corte dello Zar (da Bologna a Mosca 1475-1485)"

Nina Candi:"L’ultimo viaggio. Aristotele Fioravanti alla corte dello Zar (da Bologna a Mosca 1475-1485)" La Piazza Nina Candi (pseudonimo di Nina Kandinashvili), russa, è nata a Mosca, laureata in ingegneria informatica si è poi dedicata agli studi storici e artistici, ha lavorato prima presso una grande galleria d’arte e poi nel settore turistico. Da trent’anni ritiene l’Italia, in particolare la Romagna, la sua patria adottiva. Questo suo romanzo è stato edito in Russia nel 2015. La storia raccontata, incentrata sulla figura dell’architetto bolognese Aristotele Fioravanti, consente all’autrice di narrare, attraverso le peripezie e i viaggi dei diversi personaggi del libro, delle città di Romagna, di Bologna, di alcuni personaggi a noi riminesi molto cari come il cardinale Bessarione, il filosofo greco Gemisto Pletone (sepolto in una delle arche esterne del Tempio Malatestiano), Sigismondo Pandolfo Malatesta, Zoe (Sofia) Paleologa nipote dell'ultimo imperatore bizantino Costantino XI Paleologo nonché seconda moglie di Ivan III di Russia. E’ un romanzo storico incentrato sull’avventuroso viaggio da Bologna a Mosca intrapreso nel 1475 dal famoso architetto bolognese Aristotele Fioravanti, chiamato dallo Zar Ivan III per ricostruire la cattedrale della Dormizione (Assunzione della Vergine), distrutta da un terremoto. Sotto la sua direzione i lavori di costruzione della nuova chiesa, sulla piazza del

Il libro di Oreste Ruggeri: "La Rimini del rock’n’roll. Gli anni dell’ottimismo"

Oreste Ruggeri: "La Rimini del rock’n’roll. Gli anni dell’ottimismo" Panozzo Oreste Ruggeri, più o meno 80 anni, ci regala con questo libro un bellissimo spaccato degli anni riminesi fra la fine degli anni ’50 e il decennio degli anni ’60. “Con questo libro, il mio intento è quello di far ‘toccare alla fronte’ quel favoloso periodo a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, in Italia e nella nostra città, attraverso la rivoluzione musicale che l’ha investito come un ciclone. Una musica nuova per un’epoca nuova”. Oreste vive quegli anni, che per lui coincidono con gli anni del liceo, suonando il piano nella mitica band riminese King’s Stars, prima di prendere in mano, assieme al fratello Roberto (anche lui attivo musicista in quegli anni), l’azienda di famiglia (una storica concessionaria auto che festeggia quest’anno il 90° anniversario d’attività). L’esame di maturità e il passaggio all’Università (è laureato in Economia e Commercio) segnano la sua uscita dalla band, ma continuerà a seguirla e soprattutto continuerà a scrivere musica per loro ed altre bande riminesi. Il rock and roll nasce in America nelle comunità nere, ma esplode a metà degli anni ’50 con la musica di Elvis Presley. Il rock and roll sbarca in Italia qualche

Il libro di Alfredo Sansone "Amicizia ed erudizione. Il carteggio scientifico tra Bartolomeo Borghesi e Luigi Nardi. Lettere scelte (1802-1837)"

Alfredo Sansone: "Amicizia ed erudizione. Il carteggio scientifico tra Bartolomeo Borghesi e Luigi Nardi. Lettere scelte (1802-1837)" Centro Sammarinese di Studi Storici Il giovane (per l’Italia) ricercatore universitario Alfredo Sansone (classe 1989) ha avuto l’inaspettata occasione di trovare e di disporre di 140 lettere inedite tra Bartolomeo Borghesi (1781-1860) e Luigi Nardi (1777-1837) all’interno dell’archivio privato appartenente alla famiglia dei conti Manzoni-Borghesi di Lugo. Finora erano conosciute solo 310 lettere del carteggio fra i due intellettuali amici romagnoli: 160 presso l’Archivio dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone, 82 lettere presso il fondo Piancastelli alla Biblioteca Saffi di Forlì, 67 lettere conservate a Parigi presso la Bibliotheque de l’Institut de France,  una sola lettera presso l’Archivio di Stato della Repubblica di San Marino. Bartolomeo Borghesi e Luigi Nardi furono personalità di spicco nell'ambiente culturale romagnolo della prima metà dell'Ottocento. Soprattutto Borghesi, nato a Savignano sul Rubicone, si guadagnò la fama di studioso di alto livello nel campo dell'antichistica (ovvero lo studio del mondo antico in tutti i suoi aspetti), divenendo un riferimento assoluto in tutta Europa. Nel 1801 Borghesi, insieme ad altri illustri concittadini, ideò e fondò la Rubiconia Simpemenia dei Filopatridi. Le sue ricerche e pubblicazioni lo consacrarono agli inizi degli Venti dell’Ottocento come

Il libro di Fosco Rocchetta: "Il riccionese Luigi Mancini 1849-1916 stimato pedagogista di Maria Ceccarini"

Fosco Rocchetta: "Il riccionese Luigi Mancini 1849-1916 stimato pedagogista di Maria Ceccarini" La Piazza Il Pantheon riccionese che Fosco Rocchetta va costruendo di libro in libro si arricchisce questa volta del profilo del prof. Luigi Mancini (1849-1916), docente e dirigente scolastico nonché pedagogista. Uomini che tra fine Ottocento e primi decenni del Novecento hanno contribuito a fare di Riccione “un luogo importante”. Questo nuovo volume viene dopo quelli dedicati al violinista e direttore d’orchestra Max Springher, allo storico Camillo Manfroni, allo psichiatra Augusto Tamburini, allo studioso Ausonio Franzoni: solo per citare gli ultimi. “Questo studioso, dai vasti ed eclettici interessi storico-letterari, ed autore di diversi libri e saggi, è poco conosciuto a Riccione, salvo presso una cerchia ristretta di addetti ai lavori nel campo delle scienze pedagogiche e dei servizi educativi. Il suo nome, invece, è strettamente legato agli eventi riccionesi relativi al Giardino d’infanzia, essendone stato il pedagogista ispiratore e primo collaboratore ed assistente di Maria Ceccarini” (“La fata buona che fece di una frazione la città di Riccione”). Il 10 novembre 1891 venne inaugurato il Giardino d’Infanzia “Maria Ceccarini”, un asilo costruito ed arredato a totale carico della munifica benefattrice di Riccione. Da oltre 130 anni in questo asilo si sono formate