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Il libro di Marco Battistelli "Storia della miniera di Perticara. Quattrocento anni di estrazione dello zolfo all’ombra del Monte Aquilone e in alta Valmarecchia (1564-1964)"

Marco Battistelli: "Storia della miniera di Perticara. Quattrocento anni di estrazione dello zolfo all’ombra del Monte Aquilone e in alta Valmarecchia (1564-1964)" A cura di Federica Giovannini - Il Ponte Purtroppo non so chi sia Marco Battistelli. E questo libro non me lo dice. Danno per scontato, sia il Sindaco di Sant’Agata Feltria Goffredo Polidori che il Presidente del Parco Museo Minerario Carlo Evangelisti, nei loro interventi iniziali che tutti lo conoscano. Polidori dice “uno dei maggiori studiosi del Montefeltro e della sua storia mineraria”. Possiamo da ciò dedurre che è morto (quando?), che cosa faceva (insegnante, docente universitario?) di cosa (geologia, storia?). Insomma ci avviciniamo a questo testo con molte domande in testa, ma risposte poche. Ed in rete non troviamo notizia su di lui, tranne un piccolo articolo su Il Resto del Carlino del 10 febbraio 2023 da cui apprendiamo che “all’età di 65 anni una grave malattia lo strappò agli amati studi”. E che a seguito di ciò la moglie Silvana Rastelli “ha consegnato le casse contenenti libri, annotazioni, ricerche e carte, oltre a minerali e fossili di cui possedeva un’ingente collezione” al Comune di Sant’Agata Feltria. Il tutto è stato depositato a Palazzo Fregoso e nella biblioteca

Il libro di Maurizio Maria Taormina: «‘U Cafè. Ovvero della fantastica scoperta del caffè»

Maurizio Maria Taormina: «‘U Cafè. Ovvero della fantastica scoperta del caffè» - NFC Ormai da qualche mese stiamo leggendo tutti che i grandi paesi produttori di caffè hanno seri problemi di produzione legati alle mutate condizioni climatiche e alla siccità. Per far fronte a questa difficile situazione si stanno muovendo anche le grandi istituzioni economiche internazionali, perché i maggiori paesi produttori non hanno le risorse monetarie per aiutare i contadini, spesso operanti su piccoli appezzamenti di terreno. Su dieci milioni di tonnellate di caffè prodotto, oltre 3 milioni e mezzo provengono dal Brasile, seguito da Vietnam (1 milione e seicentomila tonnellate), Indonesia (722.000 tonnellate), Colombia (720.000 tonnellate), Honduras (480.000 tonnellate). Questi cinque paesi producono quasi 7 milioni di tonnellate sulle 10 prodotte a livello mondiale. La situazione ha già determinato una impennata dei prezzi e i giornali hanno incominciato a scrivere che presto la tazzina di caffè al bar ci costerà 2 euro. Il caffè è la bevanda più diffusa nel mondo e il suo valore economico complessivo è secondo solo dopo il petrolio. In Europa arrivò nel 16. secolo da Turchia e paesi arabi, che lo importavano allora dall’Etiopia. La prima città in Italia ad aprire botteghe del caffè fu Venezia nel

"My Life": il libro autobiografico di Roberto Masini, uno dei gioielli del maestro della boxe riminese

Roberto Masini "My Life" Libri dell’Arco Scriveva nel 2000 il “maestro” Elio Ghelfi (1937-2020) nel suo libro “Con i miei sogni all’angolo del ring” (per i tipi di Capitani): “Gabriele Aluigi, Franco Canini e Roberto Masini furono i miei primi ‘prodotti’ pugilistici. Insieme formavano un trio vincente. Furono loro, con le loro affermazioni, con le belle prestazioni esibite su tutti i quadrati italiani a darmi la certezza circa la bontà del mio metodo di insegnamento. Il propellente per continuare venne primariamente da questi tre ragazzi”. Masini, classe 1958, è stato un pugile in attività tra il 1975 e il 1982. Un superleggero, ovvero sotto i 65 kg. Scrive nella Prefazione Enzo Pirroni: “Non stiamo parlando di un Campione del Mondo ma di un onesto, forte boxeur che è stato nelle primissime posizioni delle graduatorie nazionali, incontrando pugili del calibro di Oliva, il rumeno Livadaru ex olimpionico, La Torre, Gianfranco Rosi, Ghebli che cinse la cintura di Campione Mondiale”. E’ un libro autobiografico, scritto con semplicità, sul filo dei ricordi e dei tanti sportivi incontrati, molti dei quali diventati amici per una vita anche ben dopo la fine della carriera con i guanti appesi al chiodo. Ma è anche il racconto della straordinaria avventura della Pugilistica Libertas,

Dopo decenni di ricerche pubblicati i due volumi "Mestieri e botteghe Riminesi del Quattrocento"

Oreste Delucca: "Mestieri e botteghe Riminesi del Quattrocento" (2 volumi) Panozzo Aiuto, Oreste!! 1.400 pagine, con grafici, dizionarietti, testamenti in latino, immagini, tavole statistiche, glossario, quattro indici (delle persone, dei luoghi, dei mestieri, degli autori). Due volumi densi (anche pesanti materialmente) compongono l’ultima fatica di Oreste Delucca che ha portato a sintesi in questa opera molti decenni di lavoro e ricerche (avviate dal 1965) in archivi e biblioteche, riminesi e non. Tutto quello che volete sapere sulla Rimini del Quattrocento qui c’è: le sue contrade e i suoi borghi, le monete e i pesi usati, le sue corporazioni professionali, le sue botteghe, gli oltre duecento mestieri censiti, il lavoro delle donne, il sistema fiscale, l’anagrafe delle oltre cinquemila persone censite (5.064 per l’esattezza: in quei decenni Rimini aveva una popolazione che raggiungeva a mala pena le 10.000 anime). Come può un povero “segnalatore” di libri dar conto della ricchezza dei temi da Te affrontati e delle tante suggestioni storiche che offri al lettore? L’unica cosa che posso fare, per i miei abituali lettori, è provare a “spigolare” qui e là un po’ di informazioni tratte dai due volumi. Di più non mi sento di fare, anche se mi auguro che altri storici scrivano, commentino,

Il libro di Lorenzo Valenti e Franco Vicini "Martignone “ferocissimo uomo!” Una storia violenta nel contesto dell’epopea della miniera di Perticara"

Lorenzo Valenti – Franco Vicini: "Martignone “ferocissimo uomo!” Una storia violenta nel contesto dell’epopea della miniera di Perticara" Il Ponte Una storia durata oltre due secoli quello dello sfruttamento minerario dello zolfo della miniera di Perticara, in alta Valmarecchia. E nonostante siano ormai sessanta anni che sia stata chiusa, nel 1964, gli studi su questa importante realtà economica ed il contesto storico e sociale che la circondava proseguono. La bibliografia inerente incomincia ad essere veramente notevole. In questo aiutata dalla importante azione pluridecennale del “Parco Museo della miniera di zolfo di Marche e Romagna”, presieduto ormai da un ventennio da Carlo Evangelisti, e dalla attività di ricerca storica della Società di Studi Storici per il Montefeltro, a lungo presieduta da Roberto Monacchi ed ora, da un paio d’anni, da Lorenzo Valenti. E’ proprio quest’ultimo, Lorenzo Valenti (classe 1960), avvocato con passione per i temi politico-sociali di storia contemporanea dell’Appennino romagnolo e marchigiano, ex-Sindaco di Pennabilli, nonché rappresentante delle parti civili della Provincia di Forlì, di Rimini e di Pesaro nei processi per le stragi naziste del 1944, che “frugando” fra le carte dei tribunali marchigiani (in primis quello di Urbino) ci racconta in questo volume la storia di Martino Manzi, detto “Martignone”. Lo

Il romanzo storico di Nina Candi "L’ultimo viaggio. Aristotele Fioravanti alla corte dello Zar (da Bologna a Mosca 1475-1485)"

Nina Candi:"L’ultimo viaggio. Aristotele Fioravanti alla corte dello Zar (da Bologna a Mosca 1475-1485)" La Piazza Nina Candi (pseudonimo di Nina Kandinashvili), russa, è nata a Mosca, laureata in ingegneria informatica si è poi dedicata agli studi storici e artistici, ha lavorato prima presso una grande galleria d’arte e poi nel settore turistico. Da trent’anni ritiene l’Italia, in particolare la Romagna, la sua patria adottiva. Questo suo romanzo è stato edito in Russia nel 2015. La storia raccontata, incentrata sulla figura dell’architetto bolognese Aristotele Fioravanti, consente all’autrice di narrare, attraverso le peripezie e i viaggi dei diversi personaggi del libro, delle città di Romagna, di Bologna, di alcuni personaggi a noi riminesi molto cari come il cardinale Bessarione, il filosofo greco Gemisto Pletone (sepolto in una delle arche esterne del Tempio Malatestiano), Sigismondo Pandolfo Malatesta, Zoe (Sofia) Paleologa nipote dell'ultimo imperatore bizantino Costantino XI Paleologo nonché seconda moglie di Ivan III di Russia. E’ un romanzo storico incentrato sull’avventuroso viaggio da Bologna a Mosca intrapreso nel 1475 dal famoso architetto bolognese Aristotele Fioravanti, chiamato dallo Zar Ivan III per ricostruire la cattedrale della Dormizione (Assunzione della Vergine), distrutta da un terremoto. Sotto la sua direzione i lavori di costruzione della nuova chiesa, sulla piazza del

Il libro di Oreste Ruggeri: "La Rimini del rock’n’roll. Gli anni dell’ottimismo"

Oreste Ruggeri: "La Rimini del rock’n’roll. Gli anni dell’ottimismo" Panozzo Oreste Ruggeri, più o meno 80 anni, ci regala con questo libro un bellissimo spaccato degli anni riminesi fra la fine degli anni ’50 e il decennio degli anni ’60. “Con questo libro, il mio intento è quello di far ‘toccare alla fronte’ quel favoloso periodo a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, in Italia e nella nostra città, attraverso la rivoluzione musicale che l’ha investito come un ciclone. Una musica nuova per un’epoca nuova”. Oreste vive quegli anni, che per lui coincidono con gli anni del liceo, suonando il piano nella mitica band riminese King’s Stars, prima di prendere in mano, assieme al fratello Roberto (anche lui attivo musicista in quegli anni), l’azienda di famiglia (una storica concessionaria auto che festeggia quest’anno il 90° anniversario d’attività). L’esame di maturità e il passaggio all’Università (è laureato in Economia e Commercio) segnano la sua uscita dalla band, ma continuerà a seguirla e soprattutto continuerà a scrivere musica per loro ed altre bande riminesi. Il rock and roll nasce in America nelle comunità nere, ma esplode a metà degli anni ’50 con la musica di Elvis Presley. Il rock and roll sbarca in Italia qualche

Il libro di Alfredo Sansone "Amicizia ed erudizione. Il carteggio scientifico tra Bartolomeo Borghesi e Luigi Nardi. Lettere scelte (1802-1837)"

Alfredo Sansone: "Amicizia ed erudizione. Il carteggio scientifico tra Bartolomeo Borghesi e Luigi Nardi. Lettere scelte (1802-1837)" Centro Sammarinese di Studi Storici Il giovane (per l’Italia) ricercatore universitario Alfredo Sansone (classe 1989) ha avuto l’inaspettata occasione di trovare e di disporre di 140 lettere inedite tra Bartolomeo Borghesi (1781-1860) e Luigi Nardi (1777-1837) all’interno dell’archivio privato appartenente alla famiglia dei conti Manzoni-Borghesi di Lugo. Finora erano conosciute solo 310 lettere del carteggio fra i due intellettuali amici romagnoli: 160 presso l’Archivio dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone, 82 lettere presso il fondo Piancastelli alla Biblioteca Saffi di Forlì, 67 lettere conservate a Parigi presso la Bibliotheque de l’Institut de France,  una sola lettera presso l’Archivio di Stato della Repubblica di San Marino. Bartolomeo Borghesi e Luigi Nardi furono personalità di spicco nell'ambiente culturale romagnolo della prima metà dell'Ottocento. Soprattutto Borghesi, nato a Savignano sul Rubicone, si guadagnò la fama di studioso di alto livello nel campo dell'antichistica (ovvero lo studio del mondo antico in tutti i suoi aspetti), divenendo un riferimento assoluto in tutta Europa. Nel 1801 Borghesi, insieme ad altri illustri concittadini, ideò e fondò la Rubiconia Simpemenia dei Filopatridi. Le sue ricerche e pubblicazioni lo consacrarono agli inizi degli Venti dell’Ottocento come

Il libro di Fosco Rocchetta: "Il riccionese Luigi Mancini 1849-1916 stimato pedagogista di Maria Ceccarini"

Fosco Rocchetta: "Il riccionese Luigi Mancini 1849-1916 stimato pedagogista di Maria Ceccarini" La Piazza Il Pantheon riccionese che Fosco Rocchetta va costruendo di libro in libro si arricchisce questa volta del profilo del prof. Luigi Mancini (1849-1916), docente e dirigente scolastico nonché pedagogista. Uomini che tra fine Ottocento e primi decenni del Novecento hanno contribuito a fare di Riccione “un luogo importante”. Questo nuovo volume viene dopo quelli dedicati al violinista e direttore d’orchestra Max Springher, allo storico Camillo Manfroni, allo psichiatra Augusto Tamburini, allo studioso Ausonio Franzoni: solo per citare gli ultimi. “Questo studioso, dai vasti ed eclettici interessi storico-letterari, ed autore di diversi libri e saggi, è poco conosciuto a Riccione, salvo presso una cerchia ristretta di addetti ai lavori nel campo delle scienze pedagogiche e dei servizi educativi. Il suo nome, invece, è strettamente legato agli eventi riccionesi relativi al Giardino d’infanzia, essendone stato il pedagogista ispiratore e primo collaboratore ed assistente di Maria Ceccarini” (“La fata buona che fece di una frazione la città di Riccione”). Il 10 novembre 1891 venne inaugurato il Giardino d’Infanzia “Maria Ceccarini”, un asilo costruito ed arredato a totale carico della munifica benefattrice di Riccione. Da oltre 130 anni in questo asilo si sono formate

Il libro Franco Pozzi, Giulio Zavatta e Cristina Ravara Montebelli: "Rimini nei disegni dei Liverani (1844-1867)"

Franco Pozzi, Giulio Zavatta e Cristina Ravara Montebelli: "Rimini nei disegni dei Liverani (1844-1867)" Bookstones I Liverani di Faenza, artisti strettamente imparentati fra loro. Romolo (1809-1872), il più noto, e suo figlio Tancredi (1837-1888), e poi Antonio (1795-1878) il fratello maggiore del primo e dunque zio del secondo. Per anni viaggiarono in gran parte d’Italia a servizio dell’arte teatrale (dipingevano i fondali di scena). Ma Antonio fu anche pittore e ornatista operante nelle residenze delle maggiori famiglie patrizie: a Rimini i soffitti di palazzo Lettimi, gli affreschi di palazzo Spina e di palazzo Battaglini. “Il Rinascimento è, senza dubbio, il periodo più ricercato in città e omaggiato dalla sensibile attenzione di Antonio, secondo due linee fondamentali: il Quattrocento del Tempio Malatestiano, esposto nei suoi bassorilievi decorativi più reiterati, e il Cinquecento maturo dei decori a grottesca”. Fra un incarico e l’altro nei teatri, coglievano l’occasione di documentare nei loro taccuini di lavoro scorci di paese e città, vedute, monumenti e paesaggi con una precisione quasi fotografica, quando ancora la fotografia era ai suoi inizi. Fra il 1844 e il 1867 furono diverse volte a Rimini e produssero quasi cinquanta tavole che ci fanno conoscere una Rimini ottocentesca in gran parte inedita. Queste tavole sono divise oggi

La storia del quartiere di Misano nel libro di Patrizia Ciuffoli, Daniela Sammarini, Corrado Mignani, Emilio Vandini

Patrizia Ciuffoli, Daniela Sammarini, Corrado Mignani, Emilio Vandini: "Tre cariole e un sac. Nascita e sviluppo del Villaggio Argentina" La Piazza   Villaggio Argentina, un quartiere di Misano Adriatico, lungo la strada provinciale che da Morciano di Romagna scende verso il mare. Questo libro racconta la nascita del quartiere (avvenuta ad inizio anni Sessanta con la prima lottizzazione) e il suo sviluppo: la scuola, i negozi, la chiesa, la sezione del PCI, il centro di quartiere. Ma, dice il Sindaco Fabrizio Piccioni: “più che di luoghi parlerei di persone e di come queste, con il loro lavoro, il loro ingegno, l’amore per il territorio hanno contribuito a cambiare una realtà, a farla crescere e a renderla migliore”. I quattro curatori del volume (350 pagine ampiamente illustrate) hanno lavorato diversi anni, assieme a tantissimi concittadini del Villaggio, per raccogliere memorie, fotografie, ricordi. Durante il covid, per due anni, tutti i venerdì alle 21,00 collegamento in videochiamata con tanti per assemblare tutto ciò che si andava raccogliendo. Perché “decisi gli argomenti da sviluppare, sono stati chiamati a partecipare i diretti protagonisti”. E allora ecco che parlano Pio Bianchini, figlio di Giuseppe (1915-2015) che fu podestà di Misano dal 1939 al 1941. Appassionato di storia ebbe modo di vedere

Il libro a cura di Alessandro Giovanardi "Medioevo nascosto. Ricerche e studi su Santarcangelo di Romagna tra XIV e XV secolo"

"Medioevo nascosto. Ricerche e studi su Santarcangelo di Romagna tra XIV e XV secolo" A cura di Alessandro Giovanardi Vallecchi Libro difficile, per addetti ai lavori. Comunque uno strumento certamente utile per conoscere una Santarcangelo di Romagna meno nota, nel passaggio tra Basso Medioevo e primo Rinascimento. Il libro consta di due saggi: il primo a cura di Alessandro Giovanardi, “La Passione e la Gloria”, entra nei dettagli di due capolavori trecenteschi che precedono e accompagnano l’Umanesimo malatestiano; il secondo a cura di Maria Giovanna Giuccioli, “La Casamatta e la Porta di San Michele”, dedicato alla “Casamatta” di Piazza Balacchi, davanti alla Collegiata, “straordinaria scoperta della Santarcangelo sotterranea, tornata proprio quest’anno alla piena visibilità e fruibilità, grazie a un prezioso lavoro di restauro e di valorizzazione culturale e didattica” (dalla Presentazione del Sindaco Alice Parma e dell’Assessore alla cultura Pamela Fussi). Il ritrovamento della Casamatta, dove c’era la porta di San Michele Arcangelo, ci aiuta a comprendere lo sviluppo delle cinte murarie santarcangiolesi. Scrive a questo proposito Giovanardi: “La ‘macchina da guerra di difesa dei nostri antenati’, così è definita da Maria Giovanna Giuccioli in questo volume, è figlia di un ampio progetto di costruzione e rinnovamento delle fortificazioni delle città e dei borghi appartenenti