Gianfranco Pacassoni storico dirigente della sinistra a Villaggio Nuovo - Rivazzurra, presidente della locale casa del Popolo ricorda Anacleto Bianchi storico dirigente comunista della zona. E' deceduto dopo lunga malattia il 31 luglio del 1977 all'età di 73 anni. E' stato un fondatore del PCI a Rimini, perseguitato politico dirigente della Resistenza partigiana. "A breve sarà intitolata ad Anacleto BIANCHI la piazza antistante la fermata Marebello del Metromare. Dal momento della proposta di dedicare uno spazio ad un cittadino meritevole è passato un tempo più del dovuto per l’azione di “disturbo” di un ex assessore della precedente Giunta che, animato dal suo integralismo anticomunista, decise, purtroppo con successo, che non era opportuno intitolare uno spazio pubblico ad un comunista. E’ grazie alla sensibilità, della nuova Giunta nelle persone della Vice Sindaco Chiara Bellini e dell’Assessore Bragagni che la pratica ha ripreso il suo corso con esito positivo e a breve ci sarà la cerimonia con intitolazione della piazza ad Anacleto Bianchi. E’ innegabile che Anacleto Bianchi fosse comunista, o meglio…”comunista schedato espulso dal Lussemburgo, rientrato nel regno, pericoloso iscritto nel bollettino delle ricerche”…..e la sua storia è la testimonianza del valore di tanti comunisti che prima e durante la lotta di Liberazione, anche
Caro Diario, prima di scriverti il mio pensiero, vorrei mettere in chiaro con forza che sono a favore dei porti aperti e dell’accoglienza. È disumano lasciar morire le persone in mezzo al mare e il nostro girarci dall’altra parte equivarrebbe al silenzio dei tedeschi durante il nazismo, quando tutti sapevano e nessuno faceva nulla. Me sarebbe menzognero negare che le nostre città, la nostra Rimini, viva un momento di enorme difficoltà dal punto di vista della sicurezza. L’elenco delle cose che non vanno, degli episodi spiacevoli e delle situazioni di degrado è talmente lungo che non voglio rifarlo qui, anche perché ne avevamo parlato la scorsa volta. Ma quello che più mi colpisce è l’atteggiamento generale che tutti noi abbiamo ormai assimilato e fatto nostro: l’indifferenza. È evidente come siamo ormai diventati ostaggio dei soprusi e pur di non trovare noie ci pieghiamo e adattiamo alla logica del più arrogante o dell’incivile. Abbiamo la certezza, ad esempio, che se un ragazzo fuma dove non dovrebbe e gli diciamo qualcosa, è quasi certo che saremo ricoperti di insulti o peggio. Se volessimo denunciare un crimine, la paura di ritorsioni ci frena a farlo e quindi il crimine rimane impunito. Questo perché esiste una percezione
Mi unisco a tutti i cittadini che in questi giorni hanno tributato il giusto riconoscimento dovuto a Lorenzo Cagnoni, certamente tra i nostri pubblici amministratori quello più illuminato e sicuramente il più capace dal dopoguerra ad oggi e che ha realizzato opere davvero importanti ed anzi imponenti dotando la città di infrastrutture fondamentali per assicurare il suo sviluppo economico e sociale, per ricordare alcuni aspetti, sia pure minori della sua personalità, ma ugualmente interessanti e che mi piace ricordare, degli anni in cui ha frequentato il “nostro G. Cesare”. Siamo stati infatti coetanei e compagni di Liceo. Nell’ultimo anno il 1956/57, abbiamo fatto insieme parte della squadra di calcio del G.Cesare, messa su d’accordo con il preside e di nascosto del Professore di educazione fisica Eugenio Pagnini, ex olimpionico che era contrario al calcio e “predicava” la scherma ed il baseball ed abbiamo giocato un torneo con le rappresentative de Liceo Scientico Serpieri ed il liceo classico di San Marino vincendole tutte e due, e con L’Istituo tecnico Valturio, con cui abbiamo pareggiato. Umberto Farneti nella foto , da sinistra: in piedi: Umberto Farneti, Lorenzo Cagnoni, Nevio Monaco, Carlo Massani Accosciati: Piccioni e Michele Cortesi di Riccione, Umberto Baldino.
Era luglio 2023, un gruppo di ragazzi appena maggiorenni ed un minorenne, insieme a due ragazze diciannovenni, escono da una discoteca; sono tutti amici o comunque si conoscono tra loro; una delle ragazze abbandona il gruppo, l’altra rimane e viene portata dagli altri sette ragazzi, verso la spiaggia, ove comincia la brutalizzazione. La ragazza non è sobria, ha bevuto più del dovuto e sul suo corpo, che non può opporre alcuna resistenza, si accaniscono tutti: “100 cani sopra un gatto…. perchè la carne è carne…” (così si esprime uno degli stupratori nel filmato successivamente fatto girare ad alcuni amici sulle chat). La ragazza viene poi abbandonata lungo la strada e soccorsa da alcuni passanti. Successivamente denuncia il fatto: coraggiosa, determinata, nonostante la tragedia che l’ha colpita, perchè uno stupro, specie se accade in un contesto “conosciuto”, tra persone cioè di cui ti fidi, oltre ad essere un reato gravissimo, è soprattutto una devastazione dell’intimità e della dignità della persona. Gli autori sono stati tutti arrestati e si spera avranno condanne esemplari e di lunga durata; tuttavia, nasce una riflessione immediata sia sui fatti, sia sul contesto culturale / politico che stiamo vivendo, con il dilagante approccio alla “rete” da parte dei giovani, spesso minorenni,
Per parlare di sicurezza ho deciso di scrivere una pagina di diario di una giornata tipo, passata ad incontrare persone. Il “Diario” può essere chiunque legge questo testo: un amico, un parlamentare, un Sindaco, un Prefetto… Caro Diario, la mia giornata è iniziata al solito bar per la solita colazione. Si avvicina il barista che mi racconta che ieri sera, verso l’orario di chiusura, 6 ragazzotti divisi equamente in due gang, si sono affrontati a colpi di minacce, sputi e lancio di bottiglie. Ad un certo punto uno dei ragazzotti ha alzato la maglia sopra la cintura, mostrando il calcio di una pistola. Ovviamente il litigio si è risolto all’istante, senza fermarsi troppo ad indagare se fosse vera o finta. Al termine del racconto iniziano inevitabilmente le lamentele sul fatto che il territorio è abbandonato a sé stesso e questi ragazzi sono un vero problema. Finita la colazione, salgo sul monopattino e vado a comprare il giornale in edicola. Qui l’edicolante mi racconta che la settimana scorsa una ragazza è stata portata via con l’ambulanza perché svenuta in seguito al troppo alcol ingerito. Ovviamente tutti sappiamo dove i minori possono comprare alcool a buon prezzo e a qualsiasi ora della
E’ arrivato il momento di raccogliere il grido d’allarme dei cittadini e degli utenti sullo stato della sanità pubblica che, già dal post pandemia, ha cominciato ad evidenziare la necessità di una rotta da correggere anche sul territorio della provincia di Rimini. Sono ormai quotidiani gli appelli che raccogliamo e le manifestazioni di preoccupazione per le difficoltà con cui gli operatori sanitari, soprattutto quelli del Pronto Soccorso, sono costretti a lavorare, generando tempi di attesa e difficoltà operative di diversa natura. Occorrerà ottimizzare l’utilizzo delle professioni mediche sgravandole delle attività burocratiche e affiancandole con personale infermieristico e amministrativo. Per quanto riguarda invece la medicina di base, la pandemia ha fatto emergere le difficoltà che devono sostenere i medici di medicina generale mettendo in luce una evidente crisi di sistema. In attesa della realizzazione delle Case della comunità, con cui una volta a regime si potrà concretamente dare un supporto all'efficienza dei servizi, rimane aperto un nodo sostanziale che riguarda il depauperamento delle figure mediche, della struttura organizzativa dell’ospedale di Riccione e dei servizi di medicina di base. E’ ormai evidente a tutti quanto si stia ingrossando, proprio a causa di queste disfunzionalità del sistema pubblico, il volume di affari dei poliambulatori e delle
Un nostro lettore ha svolto alcune riflessioni dopo la conferenza organizzata dal Pd con la politologa Nadia Urbinati. Importante la conferenza della prof. Nadia Urbinati organizzata il 23 agosto con grande successo di pubblico dalla sezione del PD di Rimini sud. Ha cercato di far comprendere con un linguaggio semplice ma non superficiale -e certamente assai appassionato per una scienziata della politica quale Nadia è- la situazione di un'Italia e un' Europa in cui le forze di una destra che non ha altri scopi se non il mero potere stanno prevalendo. L' ascolto delle analisi di Urbinati mi ha suggerito le seguenti riflessioni. Alla destra oggi vincente -espressione attuale del “fascismo eterno” come lo definì Eco- interessa solo il potere, con le soddisfazioni materiali e immateriali che questo dà, a partire da quella di sentirsi parte di una élite inversa che può tutto, avendo vinto le elezioni e ben dimostrando di curare esclusivamente gli interessi dei gruppi che l'hanno portata al vertice abissale della politica odierna. A questa destra importa non governare ma padroneggiare l'esistente cercando di mantenere la padronanza il più a lungo possibile. Una destra rampante, affettatamente priva di memoria come di immaginazione. Alla sinistra cosa interessa di sostanziale? Cosa vuole oltre
In questo agosto che ricorda in peggio quello del 1989 delle mucillagini io penso al traffico che avremo in autunno e mi ricollego alla mia riflessione che cortesemente la redazione ha pubblicato qualche settimana fa: come affrontare il lavoro nei cantieri in presenza di temperature insopportabili: sembra non vi sia attinenza, ma la si può trovare nella necessità (per la Società) di adeguare gli orari di lavori al contesto “ambientale“ in ogni senso. Mi aspettavo repliche e di lì un dibattito, ma niente, salvo leggere che con lo smartworking si risolve tutto. Sì, vallo a dire a chi asfalta strade o raccoglie pomodori. In questi giorni la temperatura è calda ma non disturba la mente e questo induce a pensare con sufficiente lucidità. Il mio scritto era dedicato alla cantieristica, visto il mio vissuto professionale e applicabile al cantiere eterno delle SS 16 e SS72, dicasi l’incrocio fra SS per San Marino e la Nuova Circonvallazione, con la appendice del cantiere Euterpe aperto il 20 luglio e previsto durare un anno. Il progetto di abbassamento di via Euterpe è noto agli addetti e studiato negli Uffici del Comune in accordo con Anas da oltre 15 anni. Di questo ho certezza: il progetto di
In questa estate calda e fiacca, messa a durissima prova dal calo netto delle presenze turistiche, ci troviamo nella necessità di riprogettare il nostro futuro. E nel riprogettare spunta sempre fuori un’istituzione vecchia ma che risulta necessaria ai territori: I Quartieri. Non tanto come carrozzone politico o poltronificio, ma come luogo di crescita sociale e amministrativa. Perché bisogna dirlo con chiarezza, la politica ha completamente abbandonato i territori e i partiti sono diventati sedi vuote dove due/tre persone prendono decisioni e le comunicano agli iscritti, che sono sempre meno e sempre più anziani. Serve tornare al dialogo con le parti sociali e a pensare una nuova programmazione del territorio, con l’obiettivo principale di analizzare i bisogni che riguardano i cittadini e i turisti, incentivando la nascita di realtà utili al territorio e alla sua economia. A Viserbella ad esempio siamo senza medico di base da oltre un anno, con un ufficio postale a mezzo servizio e senza postamat, una banca che fa sportello tre giorni la settimana e solo la mattina. A questa situazione si va ad aggiungere la viabilità domenicale estiva, dove tutta Rimini Nord rimane senza autobus di linea a causa del mercato di Torre Pedrera. Tutte situazioni che evidenziano una totale
Arianna Lanci cantante lirica e musicista di Rimini ci scrive a nome di un comitato che coinvolge cittadine e cittadini che hanno a cuore la tutela della natura selvatica e degli spazi che la ospitano nella nostra città. Punto di partenza è il rifiuto della Rimini Beach Arena, la cui presenza in quella porzione di spiaggia libera davanti all’ex Colonia Bolognese è assolutamente incompatibile con la presenza del fratino- meravigliosa specie in via di estinzione che nidifica sulla sabbia. "Alla vigilia della candidatura di Rimini a Capitale Italiana della Cultura 2026, scrive il comitato, riteniamo urgente porre come prioritario un tema troppo spesso lasciato ai margini, se non totalmente ignorato, dall’agenda politica della nostra Amministrazione: la tutela della biodiversità e degli spazi cittadini che la ospitano. Ci riferiamo alla conservazione della natura selvatica laddove presente e in particolare alla difesa di quelle specie animali sinantropiche e altamente benefiche per l’essere umano, come rondoni e fratini. Entrambi questi uccelli, la cui presenza è indice di un ambiente salubre, nidificano infatti in contesti fortemente antropizzati: negli edifici i rondoni, nella spiaggia i fratini. Sembra si fidino di noi. Ed è doloroso constatare che quella fiducia accordataci è mal riposta. L’occasione di questa lettera è
Umberto Farneti invia una lettera aperta all'Amministrazione comunale di Rimini a proposito della rotatoria realizzata “Bigno” Dato atto della bontà degli interventi in precedenza realizzati nel corso di questi anni per favorire lo scorrimento del traffico cittadino, mi permetto di rappresentare che invece, a mio modesto avviso, in occasione di questo ultimo intervento sarebbe stato commesso un errore in sede di valutazione dell‘impatto che l’intervento in questione avrebbe avuto in relazione al contesto urbano in cui si andava ad inserire. Ritengo infatti, in particolare, inopportuno avere previsto due corsie preferenziali aggiuntive a ridosso della rotatoria vera e propria (nello specifico mi riferisco alla corsia per la svolta a destra davanti all’ex esercizio ”da Bigno” per chi proviene da viale Tripoli ed a quella in direzione dello stadio comunale per chi proviene da sud) e questo perché queste, insieme ai cordoli ed ai manufatti realizzati per la delimitazione e la separazione delle stesse dalla rotatoria vera e propria (e che tra l’altro rendono complicato l’uso delle corsie da parte dei mezzi pesanti e degli autobus), hanno sottratto gran parte dello spazio utilizzabile e da destinare invece alla realizzazione di un diverso corpo centrale della rotatoria di maggiori dimensioni e di conseguenza con una
"Mi chiamo Alessandro e sono iscritto al Partito Democratico. Faccio parte del Circolo di San Giuliano e ho letto sulle vostre pagine le considerazioni del Sig. Maurizio Melucci riguardo l’elezione del nuovo responsabile del Circolo di San Giuliano, Renè Di Martino. L’accusa, nemmeno tanta velata, di essere un giovane rampante senza idee e con scarsi contenuti la trovo quanto mai ingenerosa. Non solo nei confronti del diretto interessato che certamente non ha bisogno dell’avvocato difensore e saprà difendersi da solo, magari più coi fatti più che con le parole. Ma la trovo ingenerosa anche nei confronti degli iscritti che l’hanno sostenuto. Ho sempre fatto politica di base senza mai avere un tornaconto personale. Non ho mai ricoperto alcun ruolo e ho sempre pensato che fosse un bene aiutare i giovani a prendersi delle responsabilità in politica. Mi sembra la strada migliore per portare idee nuove e forze fresche in un momento storico dove i giovani non sono di certo attirati dalla “vita di partito”. Per questi motivi sono tra quegli iscritti che hanno appoggiato la candidatura di Rene’. Vorrei sapere da Melucci, che mi risulta aver ricoperto per vent’anni ruoli importanti in politica (Segretario del Partito, Vice Sindaco e Assessore