HomeTurismoEuropa Verde e “Un altro Appennino è possibile”: diversificare e destagionalizzare il turismo

"Occorrono investimenti in viabilità, trasporto pubblico, servizi sanitari, banda larga e a sostegno di agricoltura e artigianato di montagna"


Europa Verde e “Un altro Appennino è possibile”: diversificare e destagionalizzare il turismo


12 Gennaio 2023 / Redazione

Il gruppo Europa Verde in Assemblea legislativa Emilia-Romagna ha incontrato una delegazione di “Un altro Appennino è possibile”, comitato nato nel 2020 per iniziativa di un gruppo di cittadini e associazioni – tra cui WWF, Legambiente, CAI, Italia Nostra – impegnati nel contrastare la realizzazione del nuovo impianto di risalita sul Corno alle Scale (la seggiovia “Polla-Scaffaiolo”). A questo obiettivo si è ben presto unita la volontà di promuovere confronti e iniziative per costruire il futuro della montagna e del suo rapporto con le aree urbane.

“L’incontro con il comitato “Un altro Appennino è possibile” è stata l’occasione per ascoltare chi la montagna, in ruoli diversi, la vive tutti i giorni e ne conosce problemi e potenzialitàdichiara Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea legislativa Emilia-RomagnaIn questi giorni a seguito della mancanza di neve si è aperto un ampio dibattito sul turismo in Appennino a cui partecipa anche Europa Verde, per cui l’incontro, programmato precedentemente, ha avviato un proficuo scambio di idee a 360 gradi non solo sul turismo ma anche come rendere attrattiva e più vivibile la montagna. Con i rappresentanti del comitato abbiamo convenuto sulla necessità di diversificare e destagionalizzare il turismo in Appennino con investimenti e programmi mirati, poiché non è pensabile affrontare il cambiamento climatico, e la conseguente crisi del settore sciistico, investendo risorse pubbliche in cannoni sparaneve high-tech energivori e idroesigenti. In tal senso, nei giorni scorsi avevo presentato un’interrogazione – che ha trovato il consenso del comitato – per sollecitare la Giunta regionale a promuovere la conoscenza, la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio escursionistico regionale.

La Rete escursionistica offre infatti una straordinaria opportunità per portare in montagna turisti alla ricerca di aree verdi tutelate e di biodiversità, di cui l’Appennino è il più ricco in Emilia-Romagna, e per questo ne va migliorata la fruizione da parte di frequentatori tra loro diversi e non sempre compatibili, quali sono gli escursionisti a piedi, in bicicletta e mountain-bike, a cavallo e con mezzi motorizzati.

Una nuova offerta di turismo verde dovrebbe coinvolgere le scuole della regione, affinché agli studenti – i turisti o i residenti di domani, tra l’altro – siano offerte occasioni di conoscenza della montagna, della sua biodiversità e della sua ricchezza storica e culturale. Durante l’incontro è stata ribadita anche la necessità di rendere la montagna attrattiva per chi ci risiede e per chi potrebbe scegliere di abbandonare la città per vivere in un territorio non inquinato. La Giunta con l’Assessorato alla Montagna ha già da tempo delle linee programmatiche specifiche, per cui non partiamo dall’anno zero. Come si è detto nell’incontro, occorre però accelerare gli investimenti in viabilità, trasporto pubblico, servizi sanitari, banda larga, e a sostegno di agricoltura e artigianato di montagna. E sempre in tema di turismo destagionalizzato, andrebbero moltiplicate in tutta la regione manifestazioni promozionali come l’annuale Festival dei Cammini, focalizzate su tracciati storico-naturalistici e/o con valenza anche religiosa. Dal Cammino degli Dei nell’Appennino bolognese ai tracciati che attraversano la nostra regione da ovest ad est e da nord a sud.

Europa Verde e il comitato “Un Altro Appennino è Possibile” si sono ripromessi di rivedersi presto per continuare il confronto e formulare proposte concrete da sottoporre all’attenzione della Giunta e dell’Assemblea legislativa”conclude la consigliera Zamboni.