HomeCultura“Il sipario del Teatro di Rimini è nei magazzini, per il restauro servono 320mila euro”

L'assessore Morolli risponde a Gioenzo Renzi (FdI): "Raccolta Art Bonus ancora in corso, finora nessun bando del governo per finanziare"


“Il sipario del Teatro di Rimini è nei magazzini, per il restauro servono 320mila euro”


27 Marzo 2024 / Redazione

Dal 2022 il sipario storico del Teatro Galli è custodito in uno spazio nell’ala moderna del Museo della Città, adeguatamente messo in sicurezza e soprattutto conservato adottando soluzioni tecnologiche e ambientali più efficienti.

A riferirlo in consiglio comunale l’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli, rispondendo all’interrogazione presentata dal consigliere Gioenzo Renzi, specificando che nel 2019 il sipario fu oggetto “di uno studio di fattibilità finalizzato a stabilire gli aspetti tecnici e le linee guida per un futuro progetto di restauro del Sipario Storico del Teatro di Rimini Amintore Galli. L’assessorato alla cultura scelse in quell’anno di perseguire la strada dell’Art Bonus per raccogliere fondi a sostegno del progetto di restauro, con un importo stimato in 320mila euro. una raccolta che tuttora resta aperta. In parallelo gli uffici hanno tenuto monitorato i bandi usciti negli ultimi anni per verificarne la compatibilità con l’attività di restauro, non escludendo alcuna possibile linea di finanziamento (anche PNRR per fare esempi concreti) ma purtroppo non sono stati pubblicati bandi per contributi avendo tale specifica destinazione. Auspico quindi che il consigliere in quanto esponente della maggioranza di governo possa anche farsi portavoce per richiedere canali di finanziamento a sostegno di questa tipologia di interventi”.

“L’Amministrazione è ben consapevole del valore storico e artistico del sipario. Per tali ragioni il sipario, in accordo con la Soprintendenza, è stato trasferito dal magazzino in cui era custodito negli anni ad una sede più appropriata; consapevoli della necessità di trovare una più idonea collocazione per il e nell’ottica di una migliore custodia dell’opera, l’Amministrazione comunale ha identificato nel piano terra dell’Ala Nuova del Museo della Città la nuova ubicazione. La scelta è stata orientata prima di tutto dalle dimensioni della contenitore ligneo in cui è conservato il sipario (circa 12 metri di lunghezza per 65 centimetri di larghezza e circa 90 centimetri di altezza), ma anche dalla possibilità di custodire il bene in un luogo facilmente accessibile al personale, che offre condizioni di sicurezza adeguate (luogo allarmato e collegato al servizio di sorveglianza degli edifici comunali) e anche migliori condizioni climatiche, essendo il locale dotato di impianto di riscaldamento e raffrescamento. Inoltre per un controllo dei parametri ambientali, in osservanza alle indicazioni fornite dalla Soprintendenza è stato inserito all’interno dalla cassa- contenitore un adeguato numero di panetti di art sorb per il controllo dell’umidità che periodicamente vengono sostituiti dal personale del Museo”.

La grande tela – delle dimensioni di 11,30 x 14,70 metri – fu realizzata nel 1857 per quello che allora si chiamava “Nuovo teatro comunale”, ora Teatro Galli. Il sipario è opera di Francesco Coghetti, pittore scelto dal progettista del Teatro, Poletti – e raffigura una scena evocativa del “Passaggio del Rubicone”. E’ composta di 19 tele cucite le une alle altre verticalmente. La prima volta in cui fu ammirato dai riminesi fu in occasione dell’apertura del Teatro, nel 1857.