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19 luglio 1988 – Il ministro De Michelis impazza nelle notti riminesi


19 Luglio 2023 / ALMANACCO QUOTIDIANO

L’11 maggio 2019  è morto a 78 anni Gianni De Michelis, uomo politico socialista e più volte ministro. Un personaggio molto noto anche per la sua passione incontenibile per il ballo, che lo aveva portato a considerare i locali di Rimini e della riviera come altrettante sue seconde case.

Il 19 luglio 1988, Laura Laurenzi scrive per La Repubblica un lungo servizio in titolato QUANTE BELLE DONNE PER DE MICHELIS ‘GRAN RE DELLE NOTTI’. 

Ne riportiamo ampi stralci:

RIMINI. Onorevole, come si sente? Onorevole, ma non si vergogna almeno un po’? Mi vergogno come un ladro, sorride affannato e umido di sudore De Michelis. Lo assediano ragazze in microgonna e vari onorevoli socialisti. Anche un ministro, anche un sottosegretario. Eppure l’ha voluta lui questa notte esagerata, tutta questa gran sarabanda autocelebrativa, questo can can politico-mondano nella maxi discoteca più famosa d’ Italia, il Bandiera Gialla, scelto per la presentazione ufficiale del suo libro. No, non è un trattato di politica, non è un saggio sull’annullamento del fiscal drag o sul debito pubblico l’opera che il vicepresidente del Consiglio ha dato alle stampe, bensì un manuale sulle discoteche italiane, una guida ragionata alle 250 balere più divertenti d’ Italia. Titolo del volume: Dove andiamo a ballare questa sera?

dove-andiamo-ballare

Arriva su in collina poco prima di mezzanotte, in maniche di camicia, dopo essersi cambiato la cravatta nella sua alfetta blindata. A dargli il benvenuto ai cancelli, porgendogli un mazzolino di mughetti, è una ragazza vestita da piccola fioraia primo Novecento ma con i guanti lunghi da Gilda, stivaletti sado maso e calze nere a mezza coscia su cui spicca una bella giarrettiera col tricolore. Ma sì, siamo nel regno del kitsch, una Disneyland notturna nazional-popolare sotto il cielo stellato di Romagna. L’ orchestra è in pieno revival anni Sessanta e suona Il ballo di Simone e poi Stasera mi butto quando il vice primo ministro fa irruzione a passo di carica nella sterminata pista centrale. La prima stretta di mano è per Maurizio Sacconi, noto agli amici per le sue ottime imitazioni di Craxi e al Paese per essere il sottosegretario al Tesoro che ha condotto tutta la trattativa del contratto sulla scuola, salito fino a Rimini per questa grande festa. Ci sono ancora dei provinciali che continuano a dire che è Ibiza la capitale del divertimento. Non hanno capito niente: è molto meglio Rimini, cinguetta De Michelis stretto da un gorgo di cronisti con taccuino. Dalla calca emerge, schivo e sorridente, il ministro Carraro, venuto appositamente da Roma con Andrea Manzella, capo di gabinetto di De Mita. Dai Franco, balla anche tu. E dai! Un ministro dello Spettacolo che non balla è proprio inammissibile, tenta di convincerlo De Michelis. Macché, non c’ è verso: Carraro non balla.

Gianni_De_Michelis_in_discoteca

Ecco: De Michelis è in pista. Grandi colpi di pancia a destra e a sinistra, grande ondeggiare di folla, grandi gomitate. Mi pare la danza dell’orso, è il commento di un fotografo. L’aggettivo per definire tutto questo c’ è. E’ demenziale, si abbandona all’autocritica il vice primo ministro, e in questo modo si assolve. Gli chiedono qual è il suo collega che balla meglio: Altissimo no, lui è più un personaggio da piano bar. Chi è molto bravo, un ballerino davvero scatenato, è Claudio Petruccioli. Arriva un prestidigitatore e gli fa un giochetto con dei fazzoletti rossi e poi con delle funi, ma a De Michelis interessa molto di più una delle ragazze Cacao Meravigliao che scende dal palco con la sua gonnellina di banane e lo va a baciare e abbracciare. Sorride e sembra divertirsi Francesco Micheli, vicepresidente della Finarte ma soprattutto finanziere. Da Milano è arrivato anche Ennio Brion. La più estrosa è un’ amica bolognese, Vittoria Cappelli, con un vestito anni Quaranta delle Follie di Ziegfield comprato a Hollywood. Nicola Pietrangeli guarda la pista e non balla. Non balla neanche il fido Esposito, il portiere del Plaza che è per De Michelis più di un segretario personale. Chi verrà ancora? I fotografi sono in agguato: c’ è il rischio che piombi fulmineamente Carlo De Benedetti. Ma è un falso allarme. Craxi, invitato, non si è fatto vivo.

demichelis

Ora De Michelis è seduto a un tavolo in mezzo al pool di cinque belle ragazze che lo hanno aiutato a stilare le 250 schede del libro, ed è tutto un fiorire di minigonne colorate, di corpetti, scollature, tacchi a spillo, gambe abbronzate. Che grande agitazione in questo Circo Barnum. A mezzanotte e mezzo arriva Marisa Laurito, strizzata in un vestito argentato, e arriva, mondanissimo e cereo, Vittorio Sgarbi. Non c’ è invece Camilla Nesbit, la fidanzata ufficiale di De Michelis: Lei disapprova questo mio libro, e non è voluta venire, spiega il festeggiato.

paradiso

Intanto il libro, stampato in oltre 16 mila copie, sta andando benissimo, è prossimo alla ristampa. Alle sette e mezzo del pomeriggio c’ è stata una presentazione informale alla nuova libreria Mondadori Biblioteq. Con grafia quasi indecifrabile De Michelis ha scritto decine e decine di dediche: al suo autista della Digos, Mario, con affetto e amicizia per tutte le notti passate assieme. A Don Lurio sperando che mi giudichi con indulgenza. A Manuel De Sica che meglio di me può giudicare e apprezzare. Disertate le ostriche Poi c’ è stato un pranzo ristretto non più di 30 persone, Bernardini della Bussola mescolato a Manzella nel night il Paradiso: ostriche (disertate quasi da tutti), salmone marinato, risotto ai fiori di zucca, roast beef, e una torta gigantesca che riproduceva la copertina del libro. Ed è al Paradiso, discoteca più raffinata, che alle tre e mezzo del mattino la banda De Michelis ha fatto ritorno. Penne al sugo per tutti, ciliege servite su vassoi pieni di ghiaccio, champagne, aria di festa. Il vice primo ministro si ritira al Grand Hotel, alle sei. Non dorme che un paio d’ ore. Poi si imbarca su un aereo della presidenza del Consiglio che lo riporta a Roma, dritto a Palazzo Chigi: alle 11 c’ è Consiglio dei ministri.