Home___aperturaCaos spiagge, il tavolo tecnico dei balneari parte fra tensioni e sospetti reciproci

Neppure invitati i Comuni, un solo rappresentante per le Regioni mentre le associazioni di categoria lamentano di essere in troppe


Caos spiagge, il tavolo tecnico dei balneari parte fra tensioni e sospetti reciproci


9 Giugno 2023 / Redazione

Si è svolta oggi la prima riunione del “Tavolo Tecnico consultivo in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali” istituto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla quale ha partecipato fra gli altri il Presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni.

Il tavolo – presieduto dal Capo del Dipartimento della Presidenza – è composto da due rappresentanti tecnici dei Ministeri: Infrastrutture e trasporti, Economia e finanze, Imprese e made in Italy, Ambiente e sicurezza energetica, Turismo, Protezione civile e politiche del mare, Affari regionali e le autonomie, Affari europei, da un rappresentante delle Regioni e dai rappresentanti delle associazioni di categoria.

Confartigianato Imprese Demaniali “esprime apprezzamento per il coinvolgimento nei lavori del Tavolo: durante questa prima riunione interlocutoria – dal clima molto positivo e fattivo – è stato comunicato che verrà effettuata una prima mappatura della situazione delle concessioni demaniali e successivamente la documentazione verrà data al Governo al fine di poter prendere una decisione politica per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile”.

Un clima che però non è del tutto idillliaco, ma anzi è carico di tensioni sia fra le associazioni di categoria che fra gli stessi esponenti del Governo. La dice lunga, per esempio, che al tavolo non ci saranno solo tecnici, bensì interverranno anche alcuni esponenti politici: si tratta di Riccardo Zucconi e Gianluca Caramanna per Fratelli d’Italia e di Maurizio Gasparri per Forza Italia. “Secondo quanto si apprende, questi deputati e senatori, da sempre vicini alle istanze degli imprenditori balneari, intendono prendere parte al tavolo per vigilare sulla proposta di riordino che il governo potrebbe sottoporre già oggi alle associazioni di categoriaUn’ipotesi che si è fatta strada in seguito all’annuncio fatto ieri pomeriggio dal ministro agli affari europei Raffaele Fitto, che nel corso della conferenza stampa tenuta dopo il consiglio di ministri, ha confermato che «il governo è al lavoro sui balneari»”:  spiega MondoBalneare.com.

La stessa fonte sottolinea poi che “lo spettro della riforma non è l’unico fattore a provocare l’agitazione della categoria. Da parte di alcune sigle sindacali, ci sarebbero infatti dei malumori per l’eccessiva quantità di rappresentanti del settore convocati oggi: nonostante l’ultimo decreto milleproroghe, che oltre a rinviare di un anno la scadenza delle concessioni ha disposto l’istituzione di questo tavolo tecnico, parlasse di «un rappresentante per ogni associazione di categoria maggiormente rappresentativa del settore», la lettera di convocazione inviata lo scorso 31 maggio ha invitato ben undici sigle nazionali dei balneari, coinvolgendo anche realtà con un numero esiguo di iscritti, oltre ai rappresentanti dei titolari di porti, ormeggi, alberghi e campeggi sul mare che fanno salire il totale a diciannove associazioni. Il timore, dunque, è che anche l’appuntamento di oggi diventi l’ennesima perdita di tempo, durante la quale si ripetano gli stessi discorsi fatti da anni, senza giungere a nulla di concreto a causa della divergenza di posizioni fra i sindacati di categoria. A meno che il governo non voglia limitarsi a sottoporre una proposta di legge agli interessati, senza nemmeno ascoltare le loro richieste”.

Si lamentano troppe sigle sindacali, dunque, a un tavolo dove le Regioni hanno un solo rappresentante, e addirittura nessuo i Comuni, quelli che poi dovranno gestore in prima persona la patata bollente delle aste. Senza naturalemnte prendere neppure in consiiderazione tutti gli altri soggetti interessati a beni demaniali che fino a prova contraria sono di proprietà pubblica.

Da parte sua il Presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni ha evidenziato la necessità di accelerare i tempi – tenuto conto della scadenza delle concessioni prevista per il 21 dicembre 2023 – al fine di dare certezza alle imprese. Sul tema della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, ha rilevato la necessità di effettuare la mappatura a livello nazionale, al fine di dare la possibilità ai territori meno sviluppati dal punto di vista turistico di incrementare l’offerta.

Riguardo alle richieste di dati ricevute da alcune Regioni sull’incameramento delle opere non amovibili costruite dai concessionari, Vanni ritiene necessario che il Governo si attivi per non rendere vani i lavori del tavolo e al fine di definire puntualmente le procedure di rinnovo delle concessioni. Confartigianato Imprese Demaniali invierà una specifica nota rispetto agli argomenti trattati durate la riunione.

Nel prossimo incontro del Tavolo che si terrà il 4 luglio  verranno presentati i dati sulla prima mappatura delle concessioni: sulla base di tali dati si procederà ad individuare le aree concedibili suscettibili di essere messe a concessioni.