Home___primopianoCasco, polizza, targa e frecce per bici e monopattini, Frisoni: “Due ruote ko”

Le novità annunciate dal ministro Salvini non piacciono all'assessora del Comune di Rimini


Casco, polizza, targa e frecce per bici e monopattini, Frisoni: “Due ruote ko”


8 Giugno 2023 / Redazione

Casco, assicurazione, targa e frecce per biciclette e monopattini? Le novità che il ministro Salvini vorrebbe introdurre nel codice della strada non piacciono a Roberta Frisoni, assessora del Comune di Rimini: “Così si disincentivano le due ruote”.

“Le novità previste dal nuovo disegno di legge in materia di sicurezza stradale anticipate ieri dal ministro Salvini nel question time alla Camera lasciano perplessi, in particolare per quanto riguarda la mobilità attiva e specificatamente quella ciclabile. L’ipotizzata introduzione dell’obbligo di casco, assicurazione, targa e freccia per biciclette e monopattini più che contribuire ad aumentare la sicurezza gli utenti, avrebbe come ovvio effetto immediato quello di disincentivare l’utilizzo delle due ruote, di fatto frenando lo sviluppo della mobilità sostenibile nelle nostre città”.

E Frisoni prosegue: “Grazie alle politiche e agli investimenti portate avanti dai territori – solo a Rimini negli ultimi sei anni la rete di piste ciclabili è cresciuta di 37 km – e ad una sempre maggiore sensibilità diffusa rispetto alle tematiche ambientali e sostenibilità, negli ultimi anni è cresciuto in maniera costante il numero di cittadini che predilige spostarsi con mezzi alternativi all’auto, in primis appunto la bicicletta, con vantaggi in termini ecologici, di salute e non da ultimo di risparmio economico. E’ facile immaginare che l’introduzione di questi nuovi obblighi (e conseguenti costi) possa avere un forte effetto deterrente, oltre a rappresentare un unicum in tutta Europa, distinguendoci anche rispetto a Paesi come quelli ben più rigorosi del nord del continente, dove l’uso della bicicletta è storicamente molto più diffuso”.

“Credo che oltre a regole certe e chiare, la sicurezza stradale da un impegno sul fronte dell’educazione e della formazione, che porti ad una convivenza tra tutti gli utenti della strada, che siano auto, bici, pedoni. Non dimentichiamo poi che purtoppo troppo spesso ancora le cause principali di incidenti stradali sono attribuibili a eccessi di velocità o distrazione di chi guida’’, conclude l’assessora.