Home___aperturaConcessioni demaniali di Rimini: ecco quanto pagano dopo il taglio ISTAT

Lo Stato incassa poco più di 3 milioni di euro su un giro d'affari di centinaia di milioni: tutti i canoni zona per zona


Concessioni demaniali di Rimini: ecco quanto pagano dopo il taglio ISTAT


11 Gennaio 2024 / Redazione

Sugli stabilimenti balneari i riflettori sono puntati da anni. In particolare il 2024 sarà un anno critico per i concessionari di spiaggia e per il turismo balneare italiano. Le ragioni sono semplici. Sentenze del Consiglio di Stato in adunanza plenaria hanno decretato che le concessioni sono tutte scadute il 31 dicembre 2023.

Proprio oggi, 11 gennaio 2021, una sentenza del Tar Veneto (N. 00011/2024) ritiene “di uniformarsi ai principi già espressi dall’Adunanza Plenaria, i quali non risultano intaccati dalla recente pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione del 23 novembre 2023. Ciò in quanto la Corte di Cassazione ha annullato soltanto la decisione dell’Adunanza Plenaria n. 18 del 2021, non essendo stata invece oggetto di impugnazione la decisione n. 17 del 2021, la quale conserva quindi i propri effetti e la propria valenza nomofilattica”.

Pertanto, le concessioni sono scadute il 31 dicembre 2023.

Vi è stata poi la polemica sulla diminuzione dei canoni in base ai parametri Istat del 4,5%.

Ma vediamo quanto pagano i concessionari di canone a Rimini.

Complessivamente le 410 concessioni di Rimini pagano al demanio 3.192.957,78 Euro. A queste concessioni vanno aggiunte quella della darsena (€170.443,60) e del Talassoterapico (€41.298,58).

Vediamo nel dettaglio i singoli canoni. Iniziamo da Rimini Nord:

 

Come si vede lo stabilimento con il canone più altro è quello di San Giuliano Mare seguito dall’accorpamento del bagno 11.

Questa invece la situazione a Rimini Sud:

In questo caso la concessione più costosa a Sud è quella del Grand  Hotel. Si tratta infatti dell’unica concessione collocata in fascia A. Tutte le altre sono in fascia B. La suddivisione è decisa da una legge nazionale e non può essere modificata da Comuni o Regioni.

Ci sono poi i bar di spiaggia:

 

In questo caso i canoni sono tutti uguali. I chioschi pagano il minimo previsto dalle norme nazionali. 3,225 euro per ogni concessione sulla quale insiste un pubblico esercizio. Sono concessioni limitate nei metri quadrati ma ad alto reddito. In molti casi occorre aggiungere il reddito dei chiringuito, che di fatto non paga concessione.

Anche le autorizzazioni per i centri nautici pagano il minimo di legge pari a €3.225,50.

Evidente che si rende necessaria una riforma seria del demanio turistico per riformulare i canoni delle concessioni, del tutto inadeguati rispetto al reddito che producono, introducendo anche elementi di equità tra i vari concessionati con una nuova classificazione rispetto all’attuale.