HomeCronacaDiscoteca abusiva nel cuore di Rimini, Indino: “Sconfortante”

Il presidente di un circolo Arci denunciato anche per Disturbo della quiete pubblica


Discoteca abusiva nel cuore di Rimini, Indino: “Sconfortante”


5 Febbraio 2024 / Redazione

Una discoteca abusiva nel cuore di Rimini. Così titolava il Corriere di Romagna riferendo dei reati di “Disturbo della quiete pubblica e apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento”.  contestati ad Alex Crescentini, 31 anni, presidente pro tempore del circolo Arci “Labor” di via Bastioni occidentali 8/10. Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati, la Procura della Repubblica ha chiesto e ottenuto dal Gip Manuel Bianchi il sequestro di tutte le attrezzature della sala musicale da ballo ritenuta fuorilegge. Ad interessare gli uffici al terzo piano del palazzo di giustizia l’esposto-denuncia presentato dall’avvocato Maurizio Ghinelli a nome di un gruppo di inquilini e proprietari di appartamenti del Condominio Malatesta al civico 21 della medesima piazza, che hanno la sfortuna di avere le camere da letto sopra la “discoteca”: dal 1° novembre del 2022, come si legge nel capo d’imputazione, per numerose notti non erano stati più in grado di dormire a causa del frastuono proveniente dal locale.

“È sconfortante – commenta oggi il presidente di Confcommercio Gianni Indino – che proprio dal nostro territorio arrivi l’ennesima dimostrazione di quanto siano diffusi l’abusivismo e l’illegalità nel settore dell’intrattenimento. Il circolo privato situato in pieno centro a Rimini che nonostante il provvedimento di chiusura, le sanzioni e il sequestro dell’attrezzatura audio e luci da parte della Procura della Repubblica ha ripreso l’attività in barba alle leggi, dimostra come non solo non ci sia rispetto delle norme, ma anche di chi le applica e delle istituzioni. Questo episodio – dice il presidente del SILB-Fipe Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino – la dice lunga sulla situazione attuale. Riaprire un’attività fermata dall’autorità giudiziaria, a pochi mesi dal processo già fissato per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e trattenimento e disturbo della quiete pubblica, è di una gravità inaudita. L’auspicio è che chi di dovere intervenga immediatamente e risolva questa situazione particolare. La sensazione, già più volte segnalata, è che alcuni circoli continuino a sfruttare la loro veste per fare ben altro, sviluppando attività che non sono loro consentite”.

“Come SILB nazionale, nell’ultima riunione della giunta presidenza svolta a Roma la scorsa settimana, abbiamo deliberato di stringere un accordo con un pool di avvocati che, tra gli altri compiti, avrà quello di sostenere legalmente le denunce che a vario titolo il SILB provvederà a segnalare relativamente ad attività abusive legate al ballo e a persone conniventi nell’organizzazione di tali iniziative. Auspichiamo così di dare un nostro ulteriore contributo al ripristino della legalità in un settore come quello dell’intrattenimento fortemente penalizzato da queste pratiche di abusivismo”, conclude Indino.