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26 aprile 1974 – Nasce a Bellaria Gladys Rossi, soprano


25 Aprile 2022 / ALMANACCO QUOTIDIANO

Gladys Rossi nasce a Bellaria il 26 aprile 1974.

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Riprendiamo qui la scheda di Giorgio Dell’Arti, pubblicata su cinquantamila.corriere.it:

«Fin da bambina mi piaceva cantare, dicevano tutti che avevo una bella voce. Ma il mio sogno era Sanremo, mica la Scala» Figlia di un bagnino, da piccola studia per qualche tempo solfeggio e violino. Poi comincia a cantare, musica leggera. D’estate prepara le piadine al Lido Romagnolo, il ristorantino aperto dal padre nel Gargano, e la sera canta al pianobar del locale. Partecipa ad alcuni concorsi per voci nuove, si fa sentire alla radio.

Improvvisa notorietà nel 1992, nei giorni del festival di Sanremo: la canzone Italia d’oro portata in gara da Pierangelo Bertoli assomiglia molto a un motivo che lei ha cantato qualche mese prima ai microfoni di Radio Gamma Regione Romagna. Bertoli rischia la squalifica ma poi non se ne fa niente.

Poco più tardi la scoperta della lirica, grazie al gadget di un bagnoschiuma: «Una cassetta di brani d’opera cantanti da Katia Ricciarelli e Luciano Pavarotti. Mi immergo nelle bolle e resto incantata. Mai sentito qualcosa di così bello. Non riesco ad ascoltare altro. Quando sono sola in cucina, taglio pomodori e canto a squarciagola quelle arie» (a Giuseppina Manin).

Dopo la morte del padre la musica è il suo solo conforto, «quasi un’ossessione». Va a lezione da Alain Billard, a Ferrara: «C’è la voce, c’è il timbro, mi dice. Bisogna lavorare». E nel frattempo lei lavora davvero, per mantenersi gli studi, senza imbarazzi: «Promuovo cancelli elettrici nelle villette della riviera romagnola, offerte speciali nei supermarket, vendo birre alle sagre e gelati in spiaggia».

Ecco la carriera di Gladys Rossi da www.gladysrossi.com:

Al suo debutto hanno immediatamente fatto seguito esibizioni alla Konzerthalle di Amburgo, al Teatro Regio di Torino, al Teatro Regio di Parma, al Teatro Comunale di Bologna (La Bohème) al Teatro Municipale di Piacenza, a Cipro e nei Teatri di Tourcoing e Rennes in Francia.

Nel 2007 ha debuttato il ruolo della Regina della Notte nel Die Zauberflöte mozartiano a Bilbao. Nel 2008 è stata Violetta nella Traviata diretta da Tiziano Severini per la regia di Denis Krief.

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Nel 2009 ha cantato in Carmen all’Arena di Verona diretta da Placido Domingo con la regia di Franco Zeffirelli ed ha partecipato, al Teatro La Fenice di Venezia, al Concerto di Gala per i quarant’anni di carriera di Katia Ricciarelli.

A Gennaio 2010 si è esibita in Falstaff, nel ruolo di Nannetta, al Teatro dell’Opera di Roma con la regia di Franco Zeffirelli. Nello stesso anno ha interpretato Violetta nella Traviata di Robert Carsen diretta da Myung Whun Chung al Teatro La Fenice di Venezia ed in seguito all’Opernhaus di Zurigo diretta da Carlo Rizzi al fianco di Leo Nucci.

A Marzo 2011, ancora a Venezia, ha interpretato Gilda in Rigoletto con la regia di Daniele Abbado e diretta da Diego Matheuz, successivamente, diretta da Gianluigi Gelmetti, ha interpretato Oscar in Un ballo in maschera al Festival Verdi di Parma.

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Nel 2012 ha debuttato al Festival di Salisburgo presso la Haus für Mozart nel ruolo di Violetta. Ha cantato al fianco di Josè Carreras in occasione del Premio Giuseppe Di Stefano; sempre insieme al maestro Carreras si è esibita in concerto in Piazza di Spagna a Roma. Nello stesso anno ha interpretato, a Pechino, Oscar in Un ballo in maschera diretta da Lü Jia con la regia di Hugo De Ana e si è esibita in recital al Palau de la Mùsica Catalana di Barcellona.

Nel 2014 ha interpretato Hilda Mack in Elegie for young lovers di Hans Werner Henze presso il Teatro La Fenice di Venezia, diretta da Jonathan Webb con la regia di Pier Luigi Pizzi.

Nel Gennaio 2015 si è esibita con grande successo al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo insieme a Josè Carreras nell’opera contemporanea El Juez composta da Christian Kolonovits.

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«L’immagine che resta negli occhi a chi abbia visto La traviata con Gladys Rossi è quella di lei che si dondola sull’altalena cantando il “Sempre libera” con quell’aria sbarazzina e quel tubino blu a fasciare un corpo minuto ma grazioso: immagine di leggerezza spensierata non proprio in sintonia con quanto prescrive il dramma di Verdi, ma che consegna al pubblico un’icona del moderno cantante d’opera» (Enrico Girardi).

Affronta quindi altri ruoli, affianca José Carreras in concerto. Nell’aprile 2014 vista al teatro Malibran, a Venezia, come Hilda Mack in Elegy for Young People di Hans Werner Henze, per la stagione del Teatro la Fenice: «Parte difficile, sfida appassionante. Sembra che abbia sempre cantato la musica contemporanea, hanno detto i critici».