HomeCronacaGli Alpini a Rimini #controlemolestie. Presentati il manifesto e il manuale

"Le molestie? Un problema di tutti gli uomini", spiegano le penne nere. "Non solo degli Alpini"


Gli Alpini a Rimini #controlemolestie. Presentati il manifesto e il manuale


10 Marzo 2023 / Redazione

A quasi un anno dall’adunata degli alpini di Rimini le penne nere presentano il loro manifesto #controlemolestie. La conferenza stampa nella sede di Via Castelfidardo  – seguite da un incontro formale tra i rappresentanti di Ana, il sindaco Jamil Sadegholvaad e la vice sindaca Chiara Bellini – è andata in scena proprio nella città romagnola in cui è partita l’onta di accuse e denunce (mediatiche con una sola denuncia fatta in caserma e per altro archiviata dalla Procura) per le presunte e reali molestie che molte donne hanno lamentato di aver subito nei giorni della grande festa.

“Il problema delle molestie è reale – spiegano  Massimo Cortesi, direttore de L’Alpino, che assieme al vicepresidente di Ana Luigi Rizzi e Paola Miglio, consulente dell’associazione – e riguarda tutti gli uomini. Tutti. Non solo gli alpini. Quindi certo è possibile che durante le adunate si siano verificati certi episodi. Ma il discorso riguarda gli uomini e non gli alpini. Se un maresciallo uccide sua moglie ne risponde lui, non l’Arma dei carabineri“.

Oltre al manifesto è stato presentato anche il “manuale contro le molestie”. La premessa arriva direttamente dagli alpini. “In Italia il 31% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale (fonte: ISTAT). Parliamo di quasi 7 milioni di donne, ovvero una su tre. Oltre l’80% delle donne è stata oggetto di molestie verbali: fischi, approcci a sfondo sessuale, che in altre nazioni costituiscono reato. È una situazione non accettabile in una società civile e libera, in difesa della quale l’Associazione Nazionale Alpini lavora da oltre 103 anni. Abbiamo perciò deciso di promuovere un cambiamento culturale che passi in primo luogo attraverso l’esempio: abbiamo in primo luogo avviato un progetto di sensibilizzazione interno, attraverso le nostre ottanta Sezioni sparse in tutta Italia, grazie a cui i nostri associati sappiano riconoscere i comportamenti inadeguati ed al tempo stesso si adoperino a sorvegliare in modo che tali comportamenti non vengano mai agiti, da nessuno“.

Quanto al manuale “contiene tutte le indicazioni che riteniamo utili per un corretto approccio a questo tema. È un lavoro che abbiamo portato avanti di concerto con associazioni e realtà femminili e crediamo che possa dare un contributo davvero importante, al di là di qualunque sterile contrapposizione“. All’interno del manuale le molestie e i comportamenti oltraggiosi e offensivi vengono scandagliati come in un opuscolo scolastico, con tanto di  frasi da evitare e condannare riportate nero su bianco. “Non mi fai un sorriso, sei frigida per caso?”. E ancora la condanna del contatto non voluto. “Palpeggiare qualsiasi parte del corpo di una donna”. “Abbracciare o baciare senza il consenso della diretta interessata”, “Ostacolare il passaggio intenzionalmente”.  La presenza a Rimini di Paola Miglio, consulente di strategia di comunicazione non era casuale. “Nella redazione del manifesto e del manuale sono state coinvolte esperte e anche femministe”.

Quanto ai fatti di Rimini le parole di Massimo Cortesi, direttore de L’Alpino e di Lino Rizzi vicepresidente nazionale dell’associazione ribadiscono il concetto. “Non vogliamo chiedere scusa. Ma non siamo nemmeno insensibili. La nostra è stata una riflessione”. E gli esempi non mancano. “Se un maresciallo uccidesse la compagna, la moglie o l’amante che, giustamente, l’Arma non chiederebbe scusa per il femminicidio appena commesso. E non ci sembra che le società condannino gli ultras delle curve quando si picchiano in autostrada”.

Per quel che riguarda l’incontro in Comune vale la pena citare le parole del sindaco Jamil Sadegholvaad e della vice sindaca Chiara Bellini.

“E’ stato un  incontro molto positivo, non solo perchè è stata ancora una volta l’occasione per esprimere il ringraziamento e l’amicizia che legano da sempre la Città di Rimini agli alpini – spiegano –  abbiamo avuto l’opportunità di conoscere da vicino e nei dettagli il percorso avviato all’interno delle penne nere per il contrasto alle molestie. Una anteprima nazionale, visto che Rimini è stata scelta come sede per la presentazione del progetto, davvero lodevole e innovativo. ‘Serve un cambiamento culturale profondo e importante, che possiamo e dobbiamo portare avanti, vogliamo essere parte di questo cambiamento’ è l’impegno, del tutto condivisibile e sottoscrivibile, espresso dagli amici dell’Associazione.

E ancora. “Questo è un passo avanti che ci vede insieme nel supporto alle vittime di ogni violenza e molestia, e nell’impegno culturale al cambiamento, a partire dagli uomini. Non a caso l’Amministrazione comunale ha voluto invitare sabato scorso gli Alpini – che si sono presentati con una loro delegazione – alla ‘camminata degli uomini’; quello delle molestie è infatti un problema che riguarda tutti – concludono Sadegholvaad e la Bellini – e ci fa piacere che gli Alpini abbiano scelto Rimini per ribadirlo e lanciare un segnale comune di cambiamento. Un passo in avanti nel presente e nel futuro che consolida ancora di più l’amicizia tra la nostra città e le penne nere”.