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Il ministero accoglie la richiesta della Regione sull'apprendistato di primo livello per giovani dai 15 ai 25 anni


Gli studenti potranno fare la stagione anche fuori dal percorso scolastico


26 Aprile 2024 / Redazione

Il contratto di apprendistato stagionale può essere pienamente utilizzato anche dai ragazzi minorenni in settori diversi da quello del percorso di istruzione frequentato.

La Regione, dopo il confronto attivo con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, ottiene il parere positivo che permette ai giovani tra i 15 e i 25 anni d’età di essere assunti con un contratto di apprendistato di primo livello.

Un riconoscimento importante, sia per le famiglie e i giovani, sia per le imprese del settore turistico-alberghiero che da tempo ponevano il tema del lavoro estivo delle ragazze e dei ragazzi; una pratica molto diffusa, soprattutto nella Riviera Romagnola che caratterizza l’esperienza di tanti studenti.

Si è arrivati quindi al chiarimento, che è stato richiesto dopo il voto unanime di un ordine del giorno dell’Assemblea legislativa che impegnava la Giunta regionale ad attivarsi in tutte le sedi istituzionali competenti. Un chiarimento che ha sciolto positivamente il nodo dell’interpretazione restrittiva della norma, in base alla quale ai giovani che stanno seguendo un percorso di istruzione liceale sarebbe stata preclusa la possibilità di avere una prima esperienza di accesso al mercato del lavoro con il contratto di apprendistato.

La Regione ha evidenziato infatti come l’alternanza scuola-lavoro – obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi -, costituisca una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e a testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro.

La richiesta di precisazione interpretativa della normativa sollecitata dall’Emilia-Romagna è stata quindi segnalata dal Ministero all’Ispettorato nazionale del lavoro, che ha chiarito che il contratto di apprendistato stagionale può essere stipulato anche in settori diversi da quelli del percorso di istruzione frequentato dai giovani studenti, ai quali va data la possibilità di acquisire le competenze organizzative, trasversali, umane e relazionali che possono rappresentare un patrimonio, non solo in relazione agli obiettivi formativi, ma più in generale quale bagaglio esperienziale per il proprio sviluppo professionale.

Tecnicamente, l’utilità dello strumento del contratto di apprendistato è infatti garantita dalla sottoscrizione, da parte dell’istituzione formativa cui lo studente è iscritto, del protocollo di cui all’art. 43, comma 6, del D.Lgs. n. 81/2015 “che stabilisce il contenuto e la durata degli obblighi formativi del datore di lavoro”.

Ne deriva che proprio la sottoscrizione del protocollo costituisce già una garanzia di coerenza del percorso formativo e di utilità del contratto di apprendistato ai fini dello sviluppo formativo e professionale dello studente.

Dopo questo chiarimento l’istituto del contratto di apprendistato stagionale potrà essere pienamente utilizzato e le preoccupazioni delle famiglie, dei ragazzi e delle imprese del settore turistico alberghiero possono dirsi definitivamente superate.

“La soddisfazione è tanta: quella di oggi è una notizia che abbiamo sperato e atteso. Una vittoria per i giovani che si potranno approcciare al mondo del lavoro in modo sicuro e tutelato attraverso lo strumento dell’apprendistato stagionale per minori”. Commenta la consigliera regionale Nadia Rossi, promotrice nel 2016 di un emendamento alla legge comunitaria con cui in Emilia-Romagna, prima tra le Regioni, era stato inquadrato questo strumento che altrove non era e non è tuttora previsto.

“Dopo un impegno portato avanti negli anni fino ad oggi, vedere confermata la possibilità di garantire a ragazze e ragazzi l’accesso ad un’esperienza lavorativa – e di crescita personale, perché chiunque abbia fatto la stagione in Romagna sa che è una palestra di vita – attraverso l’apprendistato stagionale mi riempie di orgoglio. Vedere concretizzata un’opportunità che ho portato in consiglio regionale e che i miei colleghi hanno condiviso e sostenuto a larga maggioranza, a cui abbiamo quindi lavorato in tanti che ringrazio, a partire dall’Assessore regionale Vincenzo Colla, significa dare un contributo positivo al futuro di molti giovani e insieme sostenere il comparto del turismo che in Emilia-Romagna significa posti di lavoro e PIL” commenta Rossi.

Il via libera arriva con una nota dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, che conferma la possibilità di utilizzare l’apprendistato stagionale anche in settori diversi da quello del percorso di istruzione frequentato dagli studenti. “Di recente lo stesso Ispettorato sembrava aver messo in dubbio questa possibilità, prevedendo la stipula dell’apprendistato di primo livello solo con una stretta correlazione tra percorso di istruzione e attività lavorativa. Dopo l’azione della Regione Emilia-Romagna e l’interlocuzione con la Ministra Calderone, arriva finalmente il chiarimento. So che in Riviera gli accordi per le attività lavorative stagionali si prendono nei primi mesi dell’anno, ma è positivo che questa risposta sia arrivata prima dell’inizio della stagione 2024: nella speranza che lo strumento dell’apprendistato stagionale per minori possa essere ancora largamente utilizzato quest’estate, garantendo lavoro e opportunità sicure per tantissimi giovani” conclude la consigliera dem.