Home___primopianoMulta nulla se gli autovelox sono approvati ma non omologati.

I timori dell’Anci: “In Italia sono quasi tutti così”. Rischio annullamento per milioni di euro


Multa nulla se gli autovelox sono approvati ma non omologati.


21 Aprile 2024 / Redazione

Tremano le casse dei Comuni italiani dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto l’impugnazione di un avvocato di Treviso che, da automobilista, aveva ricevuto una sanzione per aver viaggiato a 97 chilometri orari dove il limite è di 90, sulla “Tangenziale” di Treviso. L’apparecchio risultava ‘approvato’ ma non ‘omologato’. Come tanti autovelox utilizzati nelle regioni italiane.

La necessità di effettuare questo chiarimento è di fondamentale importanza, poiché le amministrazioni spesso utilizzano i termini “approvazione” ed “omologazione” in modo promiscuo come se fossero dei sinonimi.

La scelta dei due termini ha un significato ben preciso e che questa differenza può essere evidenziata analizzando l’art. 192 del Regolamento di attuazione del Codice della Strada (la legge che accompagna il Codice e specifica tutti i dettagli tecnici ad esso legati), il quale descrive le procedure per l’ottenimento dell’omologazione e dell’approvazione.

Pertanto l’uso promiscuo ed alternativo dei termini omologazione ed approvazione è solo apparente, poiché si tratta di due procedure diverse che portano all’emissione di due provvedimenti conclusivi diversi tra loro.

La Cassazione con la sua pronuncia ha ritenuto illegittima l’interpretazione fornita fino ad oggi da molte amministrazioni secondo la quale le due procedure si possono ritenere equivalenti come affermato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la circolare n. 8176/2020.

Come precisato dalla Corte una Circolare che è un atto amministrativo non può prevalere sul Codice della strada, che invece è fonte di rango primario, trattandosi di una legge.

Secondo la Cassazione “omologazione” e “approvazione” sono due procedimenti che hanno caratteristiche, finalità e natura diverse.

Pertanto alla luce dell’interpretazione della Cassazione non sono valide le multe per eccesso di velocità se l’apparecchio non è “omologato”, ma solo “approvato”.

E ora l’Anci teme una valanga di ricorsi e l’annullamento di multe per milioni di euro.