Home___primopianoRavenna, sabato arriva la Geo Barents con 134 migranti: sei saranno accolti a Rimini

Il sindaco Michele De Pascale critica il governo: "Allunga il calvario di donne e uomini, bambini già allo stremo"


Ravenna, sabato arriva la Geo Barents con 134 migranti: sei saranno accolti a Rimini


7 Febbraio 2024 / Redazione

All’alba del prossimo sabato sbarcheranno a Ravenna 134 migranti in viaggio in queste ore a bordo della nave Geo Barents di Medici senza frontiere.  Sono 87 adulti uomini, 13 donne adulte, 34 minori di cui 15 non accompagnati che saranno poi trasferiti con mezzi della Croce Rossa Italiana al Circolo Canottieri in località Standiana, dove verranno effettuati tutti gli adempimenti sanitari e di polizia.

Tutti i migranti sono stati salvati da un naufragio avvenuto nelle acque del Mar Mediterraneo.

Già decisa, d’intesa con il Viminale, anche la ripartizione: 70 resteranno in Emilia Romagna (61 adulti e 9 MSNA di cui 16 a Bologna, 5 a Ferrara, 7 a Forlì Cesena, 11 a Modena, 6 a Parma, 5 a Piacenza, 8 a Reggio Emilia, 6 a Rimini e 6 a Ravenna; 64 saranno trasferiti con pullman nella Regione Lazio (58 adulti e 6 MSNA)

Da bordo nave viene segnalato che le condizioni dei naufraghi sono al momento stabili e non ci sono casi di emergenza, mentre risultano in corso gli accertamenti sanitari. Tutti gli allestimenti da parte della Croce Rossa Italiana, Servizi Sociali del Comune di Ravenna e Questura saranno predisposti tra giovedì e venerdì prossimi, mentre domani sarà effettuato un sopralluogo tecnico al Circolo Canottieri.

Critico il sindaco della città bizantina Michele De Pascale che da una parte ha sottolineato l’impegno della comunità locale per garantire una dignitosa accoglienza per i migranti dall’altra ha criticato ancora il governo per la scelta di far sbarcare i migranti in porti lontani dalle acque in cui erano stati salvati.

“Dopo lo sbarco di 336 migranti registrato il 3 gennaio scorso, Ravenna è per l’ottava volta individuata come Porto sicuro per la nave Geo Barents di Medici senza Frontiere, con a bordo 134 persone di diverse nazionalità: Siria, Pakistan, Bangladesh, Marocco, Palestina, Egitto, Etiopia ed Eritrea.

“Porto Corsini diventerà ancora l’approdo – il prossimo 10 febbraio – di un viaggio drammatico per quanti sfuggono a guerre e povertà – ha detto il sindaco – Il Comune di Ravenna, in stretto raccordo con la Prefettura e con lo straordinario supporto di tutta la comunità, come sempre farà la propria parte con umanità e senso di responsabilità. Ci colpisce invece, l’atteggiamento del governo che continua a scegliere approdi del centro nord allungando ulteriormente il calvario di donne, uomini, bambini e minori già allo stremo delle forze. Una scelta disumana, dichiaratamente finalizzata a tenere le navi umanitarie lontane dalle zone SAR impedendogli di salvare vite umane. A tutto questo noi contrapponiamo un modello di accoglienza basato sull’umanità, la professionalità e l’organizzazione.

L’accoglienza delle città è l’unico anello umano ed efficiente di una catena segnata invece dalla demagogia e dalla disorganizzazione del Governo Meloni, che non solo gioca sulle vite delle persone nelle fasi di salvataggio e sbarco, ma non ha poi nessuna strategia sul “dopo”, con norme capestro sul riconoscimento dello status di rifugiato, numeri ridicoli di rimpatri e nessuna politica attiva per integrazione che passa prima di tutto attraverso la conoscenza della nostra lingua e il lavoro.

Il blocco degli sbarchi era stata la promessa più forte del Governo Meloni, e al di là delle opinioni, oggi ne rappresenta il fallimento più cocente. La presidente del consiglio ammetta l’errore, convochi le autonomie locali e il mondo del lavoro e costruiamo insieme un modello di integrazione serio, umano ed efficiente”.