HomeCronacaRiccione, vandali devastano lo spogliatoio delle infermiere al “Ceccarini” (VIDEO)

Episodio analogo a Rimini neppure una settimana fa


Riccione, vandali devastano lo spogliatoio delle infermiere al “Ceccarini” (VIDEO)


23 Febbraio 2023 / Redazione

Una settimana fa era toccato alle infermiere del reparto Dea dell’Ospedale di Rimini, la scorsa notte a quelle del “Ceccarini” di Riccione. In entrambi i casi vandali ignoti si sono introdotti nottetempo negli spogliato aprendo gli armadietti e buttando tutto all’aria.

“Dopo l’episodio di Rimini, nemmeno una settimana fa, questa mattina a Riccione nuovo episodio di vandalismo, in orari dove potrebbero trovarsi infermiere, ostetriche, professioniste da sole, magari sotto la doccia.
Inaudito che le aziende facciano orecchie da mercante, aspettano cosa? Una violenza? Magari un morto?”, tuona Francesca Batani del sindacato Nursing Up.

Per il sindacato “si è oltrepassati ogni limite, offese giornaliere, atti di violenza quotidiane, auto danneggiate, furti negli armadietti. “Sapere che qualcuno e’ riuscito a introdursi nello spogliatoio, mina la percezione della sicurezza. Anche in questa occasione la fortuna ha voluto, visto l’orario dei turni, che nessuna donna si trovasse sotto lo doccia quando sono entrati in azione i malintenzionati, ma non si può fare affidamento solo alla Dea bendata L’ospedale ha il dovere di tutelare i propri professionisti, ha il dovere di farsi carico della manutenzione, e ancor di più deve potenziare l’accesso e il controllo nelle aree riservate.

E infine l’attacco.  “Se sempre più professionisti sanitari si licenziano e studenti abbandonano il percorso di studi, sempre più colleghi si chiedono se valga ancora la pena continuare con questa professione.
Ogni giorno subiamo disagi creati da tagli e disorganizzazione, offese, violenze, umiliazioni, per non parlare del clima aziendale che è tutto fuorché distensivo. dobbiamo farci carico di rischi e responsabilità che vanno molto oltre a quella che e’ una retribuzione sproporzionata anche al costo della vita, oltre che alla media OCSE. Siamo professionisti non missionari“.

Gli episodi sono entrambi stati denunciati da Ausl Romagna alle forze dell’ordine.