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La candidatura che rappresenta tutta la Romagna: Pantani e Fellini, Francesca e la rinascita dopo l'alluvione


Rimini Capitale della Cultura sotto esame al ministero: “Non siamo solo ombrelloni” – VIDEO


5 Marzo 2024 / Redazione

Il grande Federico Fellini, l’amatissimo Marco Pantani, e perfino Francesca da Rimini, “poco importa se stava all’inferno”. Sì, perché il paradiso è “qui e ora”, nella località delle vacanze per eccellenza: Rimini, tra le dieci finaliste della Capitale italiana della Cultura 2026 che oggi al ministero della Cultura ha presentato il suo dossier dal titolo ‘Vieni oltre. Il futuro qui e ora’. Non è sola, Rimini, in questa corsa al titolo non fermata nemmeno dall’alluvione che ha colpito il territorio lo scorso anno. Con lei c’è tutta la Romagna, ci sono i 26 comuni della provincia, ma anche 12 sponsor privati, “uno per ogni mese”, e c’è il coordinamento con le città di Cesena, Faenza, Forlì, Lugo e Ravenna, oltre all’appoggio “convinto” della Regione.

‘Vieni oltre’ è l’invito “coraggioso” che Rimini fa per passare da capitale del turismo a capitale della cultura che guarda al futuro con gli occhi dei ragazzi e delle ragazze dagli 11 ai 18 anni. A loro, infatti, è dedicato il dossier che mira a rendere la città un luogo di sperimentazione e innovazione. “La nostra è una proposta operativa e concreta interamente orientata a una visione di un futuro sostenibile in cui giovani e bambini siano protagonisti del cambiamento”, ha detto il sindaco, Jamil Sadegholvaad, che ha ricordato i personaggi che hanno fatto grande il suo territorio e che sulla candidatura ha specificato: “Pochi giorni dopo l’alluvione, tanti Comuni hanno deciso di sottoscrivere il manifesto di intenti della candidatura, che è un atto collettivo di volontà e ragione tra territori diversi, ma abituati a lavorare insieme per il bene delle loro comunità. La Romagna da sempre contribuisce alla crescita culturale, sociale ed economica del Paese e da questa consapevolezza nasce la nostra candidatura”.

A dimostrare la vicinanza di tutto il territorio, oggi al Collegio romano anche i sindaci dei comuni coinvolti nel progetto, tra i quali il primo cittadino di Ravenna, Michele De Pascale: “La Romagna non è una regione amministrativa ma culturale, ha una unica identità culturale. Tutto il mondo culturale della Romagna- ha detto- è in fermento per Rimini e non ci sarà luogo di questo territorio che non vivrà questa come una opportunità”. Nove milioni di euro è il budget complessivo della candidatura – di cui 6 milioni di fondi pubblici e 3 provenienti dai privati – con cui Rimini realizzerà i progetti contenuti nel dossier. Tra tutti, anche un format televisivo che a mille giorni dall’alluvione intende raccontare che cosa è avvenuto in quelle terre. Ma quello a cui la città tiene di più, e che “verrà realizzato anche senza i fondi Mic” – è la realizzazione di un Hub per i giovani che contenga un cantiere per il cinema e uno per la moda.

Intanto, Rimini vuole accogliere le nuove generazioni di tutta Italia per farle incontrare con gli artisti nazionali e internazionali che animeranno il 2026. Non solo spiaggia e mare, dunque, anche se il Comune chiederà a tutti i turisti che hanno soggiornato a Rimini negli scorsi decenni di inviare i loro vecchi filmini in ricordo delle vacanze romagnole. E poi le nuove filiere creative e i nuovi progetti di distretti, i cammini, le opere di luce e di street art che nell’intenzione degli organizzatori uniranno idealmente e fisicamente le province romagnole. Quattro i “valori” che guidano il palinsesto: sostenibilità, inclusione, benessere della persona e giovani. Tra i partner già individuati, Fiera Rimini e il Meeting di Rimini, oltre alla Regione Emilia-Romagna che “sostiene questa candidatura generosa- ha detto l’assessore alla Cultura, Mauro Felicori- Abbiamo avuto l’alluvione e Rimini ha deciso di far diventare la sua candidatura quella di tutta la Romagna. Quello a cui tengo di più è che tutte le nostre compagnie culturali lavoreranno per il programma e tutto il sistema museale, incluso quello statale, e dello spettacolo sarà impegnato in questa direzione. Questo- ha detto infine Felicori- è un progetto ambizioso di cambiamento. Ci vuole un bel coraggio a dire ‘non solo mare’ e penso che questa ambizione meriti l’appoggio della commissione”.

(Agenzia DIRE)

La diretta delle audizioni, Rimini è la terza dopo Lucera: