Nella semifinale di ritorno di Coppa Italia giocata questa sera, il Rimini è stato eliminato dal Catania con un punteggio di 2-0 che vanifica il vantaggio di una rete ottenuto all’andata al Romeo Neri.

Un match che lascia parecchio da recriminare per i biancorossi, fino al gol annullato allo scadere che ha precluso un pareggio senza dubbio meritato. Troise aveva lasciato fuori Pietrangeli per un problema fisico e schierato un 5-4-1 in fase di non possesso e un 4-3-3 in fase di possesso.

Il Catania, schierato con un 4-2-3-1, ha recuperato Di Carmine in attacco e ha schierato Bouah a destra in difesa.

Il primo tempo è stato caratterizzato da un gioco intenso, con un Rimini che non si è lasciato affatto schiacciatre ma anzi a diretto a lungo le danze. Tuttavia, il Catania ha colpito per primo con un gol di Cicerelli, approfittando di una dormita della difesa ospote su rimessa laterale.

Nel secondo tempo, il Rimini ha iniziato con maggiore aggressività, con il Catania che non riusciva ad andare oltre una buona difesa. Non è mancata Intorno al minuto 84′, dopo un paio di interventi delle difesa riminese che hanno provocato le proteste dei i rosso-celesti, questi hanno però trovato il secondo gol pescando dal cilindro un tremendo sinistro scagliato da Castellini dai 25 metri, che ha colto l’angolino a sinistra di Colombi. Cinque minuti dopo situazione dubbia in area catanese con Lamesta messo a terra senza tant complimenti, ma l’arbitro lascia correre.

L’arrembaggio finale del Rimini si è chiuso un gol annullato a Gorelli al 92′ per fallo in attacco: sul traversone dell’ultima speranza era riuscito a colpire di testa infilando l’incrocio dei pali. Finisce quasi in rissa, con una scarica di cartellini gialli e rossi e tantissimi rimpianti per il Rimini, non tanto per la sconfitta ma per come è arrivata.