Home___primopianoRimini, la Procura ordina sequestro di tonnellate di anabolizzanti e droga dello stupro

L'operazione è stata eseguita dai carabinieri di Roma e Salerno su disposizione del pm Ercolani


Rimini, la Procura ordina sequestro di tonnellate di anabolizzanti e droga dello stupro


31 Maggio 2023 / Redazione

Quattrocento chilogrammi di principi attivi di sostanze anabolizzanti di varia natura, tra cui steroidi, ormoni della crescita e stimolanti, 20 kg di efedrina, precursore della sostanza stupefacente sintetica “metamfetamina”, quattro kg sibutramina, sostanza dopante nonché anoressizzante bandito dal commercio europeo dal 2010 per l’elevato grado di tossicità e che aveva causato diffuse reazioni avverse nei consumatori, 61 confezioni di nandrolone, sostanza anabolizzante e stupefacente vietata, 26 flaconi di Ghb, la cosiddetta “droga dello stupro” e 300 chilogrammi di eccipienti e coloranti, funzionali alla produzione finale delle sostanze. E’ quanto è stato trovato in un laboratorio clandestino nel corso di un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini in particolare dal pm Davide Ercolani i contro un sodalizio dedito al traffico internazionale di sostanze ad azione dopante e stupefacente, che ha portato a due arresti. Lo riporta Adnkronos

Un arresto era stato eseguito nel novembre del 2022, quello di Manuel Grandoni, tra Rimini e San Marino. In quel mese una prima inchiesta portò al sequestro di sostanze simili a quelle sequestrate in Campania in un capannone situato tra Rimini e San Marino.

L’operazione è stata messa a segno dal Reparto operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, coadiuvato dai militari del Comando provinciale di Salerno e del Comando compagnia di Agropoli (Salerno), hanno eseguito una perquisizione personale e locale nei confronti di due persone residenti in provincia di Salerno.
Le operazioni, precedute da una prolungata serie di servizi di osservazione e di pedinamento hanno consentito di individuare, in una zona rurale, un locale adibito a laboratorio clandestino per la produzione, miscelazione e confezionamento di potenti sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente. Il fabbricato, fa sapere il Nas, era stato allestito con presse, macchine incapsulatrici e conta-compresse, miscelatori e strumentazione per l’etichettatura.