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Protette le murature medievali rimaste sepolte per secoli e installata una seconda elettropompa per evitare allagamenti

Si è completato a inizio settimana l’intervento di restauro di Porta Galliana, uno dei gioielli del patrimonio storico della città. Riconsegnata ai riminesi nel pieno della sua bellezza già nell’aprile di due anni fa al termine di un articolato intervento di valorizzazione dell’area archeologica, negli ultimi mesi l’antica porta medievale è stata al centro di ulteriori interventi, progettati e realizzati sotto l’alta sorveglianza della competente Soprintendenza Archeologia e Belle Arti. I lavori sono stati pensati con l’obiettivo di perfezionare il restauro conservativo già eseguito mettendo ulteriormente in protezione le murature in laterizio della Porta e intervenendo sulle superfici che rimasero a contatto con il terreno durante i secoli in cui il monumento rimase interrato. Affiancati agli interventi di restauro sono stati portati a termine interventi sull’impianto fognario esistente con installazione di una seconda elettropompa di sollevamento acque (meteoriche e di falda), in aiuto a quella già esistente, per garantirne la totale efficienza in caso di eventi meterologici estremi che potrebbero dar vita ad allagamenti. L’intervento, realizzato da COCER Costruzioni affiancata dalla Ditta specializzata AD Arte, sarà completato nelle prossime settimane con il posizionamento nel sito di alcuni totem descrittivi, in corso di approvazione da parte della Soprintendenza, che racconteranno ai passanti e ai visitatori la storia della

Domenica 7 aprile l'inaugurazione, costo complessivo di 410 mila euro

A Santarcangelo domenica 7 aprile apre ufficialmente le porte alla città il parco archeologico del Macabucco. In programma, dalle ore 10, un evento che prenderà avvio dal Musas per arrivare fino alla grande area verde passando dal parco dei Cappuccini. L’iniziativa comincerà infatti alle ore 10 al Museo storico archeologico – che venerdì 5 aprile riaprirà con nuovi percorsi di visita realizzati grazie ai fondi del Pnrr che rendono fruibile il patrimonio attraverso la multisensorialità – con la presentazione del totem multimediale dedicato alle fornaci e alle produzioni romane di Santarcangelo. A seguire, dal Musas partirà una passeggiata, condotta dalla Pro Loco, verso il parco dei Cappuccini per poi raggiungere il parco del Macabucco con un percorso “a ritroso” dai reperti musealizzati fino al sito archeologico in cui sono stati rinvenuti. Dopo i saluti istituzionali della sindaca Alice Parma e degli assessori comunali, inizierà una vera e propria festa con aperitivo di benvenuto, ligaza e djset a cura di #tbj Dance e Dozzi. “Un parco urbano e archeologico al tempo stesso, futuro luogo di ritrovo del quartiere e di valorizzazione della storia locale, punto di riferimento per il cicloturismo che collega le grandi infrastrutture verdi della città e della Valmarecchia, all’insegna della

Ad aprile i lavori al Tempietto di Sant'Antonio e sarà completato di progetto di valorizzazione del Ponte di Tiberio

Le antiche mura di Rimini raccontano la storia della città: eccellenze archeologiche e storiche testimoni del tempo che passa e delle mutazioni. Un’eredità di grande valore che l’Amministrazione comunale intende valorizzare nell’ambito di un importante percorso di riqualificazione del patrimonio storico e culturale della città che, dopo il recupero di Porta Galliana, si concentra ora nell’intervento di restauro che riporta in luce un segmento delle mura storiche. E’ partito questa mattina l’intervento di restauro conservativo della porzione di ‘mura federiciane’ da via Bastioni Settentrionali a Corso Giovanni XXIII, intervento che fa parte  del processo di recupero dell’identità storica culturale mediante il restauro e la valorizzazione di luoghi simbolo della città: la cinta muraria che conduceva alla porta di accesso da mare al centro storico. L’intervento di restauro delle mura "federiciane" - così dette perchè costruite su autorizzazione dell'imperatore Federico II tra il 1225 e il 1248 - dà continuità ai progetti realizzati nelle aree limitrofe al Ponte di Tiberio e volti alla valorizzazione e fruibilità dei beni storici: la piazza sull'acqua, il progetto denominato Porto Antico e in particolare va a completare il più recente recupero di Porta Galliana. L’attività di restauro, concordato e approvato dalla competente Soprintendenza, mira al recupero delle superfici

Dopo i rifiuti speciali di un cantiere nuovo gesto di inciviltà presso la millenaria pieve che si cerca di recuperare

Prima i rifiuti di un cantiere edile, ora i frigoriferi. Non c'è pace per la millenaria pieve di  San Lorenzo in Monte a Covignano di Rimini, mentre si cerca di restaurarla dopo l'abbandono e il degrado che durano da vent'anni. Maurizio Cartoceti della società adArte sta conducendo i lavori per conto della Curia riminese, che ha ottenuto 100 mila euro dai fondi PNRR. E mentre ancora attende che Hera rimuova il mucchio di rifiuti speciali che ignoti hanno scaricato proprio di fronte all'ingresso del cantiere della chiesa, questa mattina ha trovato un nuovo "regalo": vecchi frigoriferi abbandonati. Ben 18 in tutto, in parte nel viottolo cieco che conduce alla chiesa, il resto nei fossi ai lati della strada che scende fino a via Santa Cristina. “Abbiamo segnalato anche questo alla Polizia Municipale. Lungo la strada ci sono delle telecamere speriamo davvero che anche quelle possano aiutare a trovare i colpevoli di questo nuovo atto di inciviltà“, auspica Cartoceti. I frigoriferi sono stati rimossi in mattinata. Ma l'area è visibilmente una di quelle preferite dagli incivili che vi buttano di tutto. Nei dintorni dell'antico complesso si possono vedere sacchi interi di spazzatura, copertoni, vetri rotti, bidoni di vernici. E sui rifiuti speciali ancora

L'ultimo sfregio a uno degli edifici sacri più antichi del territorio di cui si sta tentando il recupero dopo anni di abbandono

"A San Lorenzo in Monte davanti al cancello della chiesa, sulla strada comunale hanno scaricato un camion di rifiuti speciali edili, guaina catramata ecc.. occludendo il passaggio alla chiesa e sul cantiere di restauro. Ho fatto questa mattina la segnalazione alla Polizia Municipale. Interverranno subito". E' la denuncia indignata di Marcello Cartoceti, archeologo di Ad'Arte, la società cui è stato affidato il restauro dell'antichissima chiesa sui colli di Rimini. Secondo alcun residenti della zona, il gesto di inciviltà non sarebbe isolato. Qualcuno avrebbe notato un furgoncino, sempre lo stesso, aggirarsi nelle strade di questa area rurale e liberarsi furtivamente di materiali edili di scarto. Anche presso la stessa chiesa di San Lorenzo non è la prima volta che vengono abbandonati rifiuti di ogni genere, infissi e una volta anche una borsa che era stata rubata. In quest'ultima occasione qualcuno ha imboccato il viottolo cieco che giunge sul retro della chiesa per poi scaricare i rifiuti speciali proprio davanti al cancelo del cantiere, occludendo completamente l'ingresso. La chiesa di San Lorenzo in Monte è chiusa al culto dal 2004. La Diocesi di Rimini è riuscita ad ottenere un finanziamento dai fondi PNRR di 150 mila euro per eseguire almeno i lavori essenziali che la

Domenica 25 Il trono e le sue storie. Iconografia e memoria

Il Museo Archeologico di Verucchio di presenta tre esperienze imperdibili con "Il Direttore racconta", un viaggio affascinante attraverso le epoche antiche guidato dalla direttrice, Cristina Giovagnetti.   Domenica 25 febbraio alle ore 15 Il trono e le sue storie. Iconografia e memoria. Immergiti nelle profondità della storia mentre esploriamo il simbolo più emblematico del nostro museo: il trono. Attraverso le immagini scolpite sullo schienale, si scopre un intreccio avvincente di sacro e quotidiano, che condurrà in un viaggio attraverso il mondo villanoviano. Un racconto senza tempo che lascerà tutti a bocca aperta.   Domenica 3 marzo alle ore 15 Echi di Terre Lontane. Preparati a solcare i mari e le terre lontane del Mediterraneo antico. Ti invitiamo a esplorare oggetti esotici, a seguire le tracce di viaggiatori e mercanti lungo le rotte che collegavano il mare Egeo all'Adriatico. Un percorso avvincente che farà sentire parte integrante della cultura condivisa che univa le sponde del nostro amato Mediterraneo.   Domenica 10 marzo alle ore 15 Lungo il filo del sacro. Donne e sacerdotesse nel mondo villanoviano. In collaborazione con Verucchio Gentile, un invito a scoprire il ruolo fondamentale delle donne e delle sacerdotesse nel mondo villanoviano. Attraverso oggetti antichi e leggende intramontabili. Un'affascinante esplorazione del legame tra il mondo naturale e soprannaturale che ti lascerà estasiati.

Convegno domenica 19 novembre alle 17 al Museo della Regina

“Scavi archeologici di via Pascoli-Cattaneo, dal ritrovamento alla valorizzazione”, domani, domenica 19 novembre, alle 17, al Museo della Regina, si terrà un convegno per la presentazione di quanto emerso durante i lavori di scavo svolti fra ottobre 2021 e giugno 2022. Evidenze archeologiche di interesse per la storia e l'archeologia di Cattolica che, oltre a costituire materiale per l’approfondimento degli studi sul passato della città, stimolano anche una più ampia riflessione in relazione ai temi della tutela, della conservazione e della valorizzazione del patrimonio culturale diffuso. Interverranno Kevin Ferrari, funzionario Archeologo SABAP Province di Ravenna Forlì - Cesena e Rimini, Daniele Sacco, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Martina Faedi, archeologa professionista di Tecne srl. “Cattolica è una città che sta scoprendo la sua storia – commenta l’assessore alla Cultura Federico Vaccarini –. Questi scavi hanno portato alla luce i segni della civiltà del passato in cui affondano le nostre radici. Sono ritrovamenti preziosi che vanno ad arricchire il patrimonio culturale della nostra città e che potrebbero rappresentare un ulteriore volano turistico per Cattolica e tutto il territorio. Sarà un'importante occasione per approfondire la storia della città, ma anche un momento per riflettere sui temi della tutela, della conservazione e della

I lavori dell'Enel hanno fatto riemergere fra l'altro un pavimento e un pozzo di particolare pregio: l'11 novembre la presentazione alla cittadinanza

Un pozzo e non di quelli più comuni. Un pavimento a spina di pesce. E altro ancora: L’area di San Lorenzo in strada è nota da anni per i suoi rinvenimenti archeologici che testimoniano la presenza di un significativo insediamento di epoca romana, probabilmente un vicus, posto lungo il percorso della via consolare Flaminia. L’esecuzione di lavori per il potenziamento della linea elettrica eseguiti da E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, e finanziati con fondi PNRR ha fornito l’opportunità di indagare un altro piccolo settore di questo sito aggiungendo un nuovo tassello alla sua conoscenza. Sono infatti venute in luce alcune strutture murarie e pavimentali pertinenti a un edificio databile a età romana e che si inseriscono perfettamente nel quadro conoscitivo noto. Le ultime scoperte hanno confermato l'importanza di quella località in epca romana, sicuramente la principale che allora dove a esistere nell'area dell'odierna Riccione. In corrispondenza della curva tutt'ora effettuaa dalla via consolare Flaminia, che nei pressi doveva attraversare il Marano certamente con un ponte, esisteva un nucleo abitato non solo consistente, ma anche di elevato livello economico-sociale. E proprio gli ultini ritrovamenti lo dimsrano ancra una volta: i mattoni