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Un 39enne già arrestato per maltrattamenti sulla fidanzata incinta non ha rispettato il divieto di avvicinamento

Un uomo di 39 anni, appartenente a una famiglia nota e stimata di Rimini, è stato nuovamente arrestato per aver violato il divieto di avvicinamento alla sua ex fidanzata, con la quale ha avuto in passato una relazione caratterizzata da episodi di violenza. Già sotto processo per maltrattamenti nei confronti della donna, l’uomo è stato trovato in sua compagnia durante un controllo dei carabinieri, nonostante la misura cautelare che gli impediva di avvicinarsi. Il giudice ha così disposto l’aggravamento della misura, che ha portato il 39enne al carcere dei Casetti. Le violenze nei confronti della fidanzata erano emerse già nella primavera del 2022, quando il padre della giovane si era rivolto alla polizia per denunciare le percosse e le umiliazioni subite dalla figlia. La donna, troppo innamorata per denunciare il compagno, era stata soccorsa da un passante nell'estate del 2021, dopo essere stata schiaffeggiata in strada dal 39enne a seguito di una lite iniziata al ristorante. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, avevano rivelato un quadro di abusi fisici e psicologici, aggravati dall'uso di alcol e droghe da parte dell'uomo. Nel giugno 2022, il giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, aveva già emesso una misura di

I Carabinieri arrestano due stranieri con 400 euro di bottiglie

Il pomeriggio del 16 ottobre i Carabinieri della Stazione di Misano Adriatico hanno tratto in arresto due trentenni, di origini georgiane, poiché ritenuti presunti responsabili  di tentato furto aggravato in concorso commesso presso un supermercato. Qui avrebbero tentato di portarsi via bottiglie di liquori usando la tecnica della codiddetta "schermatura" per eludere il sistema d’allarme antitaccheggio. I militari, allertati dalla chiamata al “112” del personale dell’esercizio commerciale, sono prontamente intervenuti, individuando e bloccando i due presunti autori del reato. Dai conseguenti controlli è saltata fuori una cesoia, mentre i loro due zaini all'interno erano stati rivestiti di materiale isolante per vanificare i controlli antifurto. Le bottiglie rinvenute, dal valore di oltre 400 euro, sono state restituite al supermercato e i due stranieri, ultimate le incombenze, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza dell’Arma sino alla celebrazione del rito direttissimo previsto per la mattinata di oggi, come disposto dalla locale Procura della Repubblica.

Alla rotatoria di San Lorenzo sono arrivati in tanti muniti di sporte e sacchetti

Dato che erano ancora lì, perchè lasciarle andare a male? E  osì sono arrivati in tanto alla rotatoria di San Lorenzo a Riccione muniti di sporte e sacchetti per far man bassa di patate. Erano rimaste sull'asfalto dopo il ribaltamento del tir che le trasportava,  nel primo pomeriggio di ieri. Quintali di prodotti fuoriusciti dal camion e sparsi ovunque. Una volta concluse le operazioni di rimozione del grosso mezzo, che hanno richiesto diverse ore e l'intervento di due carri attrezzi per essere raddrizzato e recuperato, qualcuno ha iniziato a raccogliere i tuberi che ancora giacevano in strada. Il lavoro di recupero è andato avanti anche di notte con un discreto via vai di volenterosi raccoglitori, qualcuno attrezzato perfino con dei sacchi. (foto Paolo Cecchetti Tonti nel gruppo FB "Riccione tutto il bello che c'è")

I Carabinieri le trovano in casa parte degli oggetti sottratti a un imprenditore e un'ingente somma di denaro

I Carabinieri della Stazione di Misano Adriatico hanno denunciato in stato di libertà una donna di 57 anni di origini campane poiché ritenuta presunta responsabile di furto in abitazione e ricettazione. Le indagini hanno preso il via a seguito di denuncia di un imprenditore vittima nel mese di agosto di un ingente furto compiuto nella propria abitazione. Sin dai primi accertamenti i militari hanno focalizzato le investigazioni su soggetti vicini la vittima, ritenendo che gli autori fossero in possesso di informazioni particolareggiate. La donna era tornata a Napoli ed è lì che i militari hanno trovato la refurtiva, oro e gioielli, spariti dalla villa del misanese. La 57enne, denunciata dagli uomini dell'Arma, dovrà ora rispondere delle accuse di furto e ricettazione a seguito del colpo messo a segno nell'abitazione del suo datore di lavoro temporaneo. Diretti e coordinati dalla Procura della Repubblica di Rimini, i carabinieri hanno raccolto elementi che hanno portato alla donna, che svolgeva i lavori domestici nella casa. Il suo domicilio è stato perquisito ed è stata ritrovata parte della refurtiva. Sono stati recuperati anche altri preziosi di provenienza sospetta e un'ingente somma di danaro, di cui l'indagata non ha saputo fornire indicazioni. In totale si parla di decine di

Bloccate per alcuni giorni le vendite on line. Scongiurata la perdita di dati

Attacco hacker all’assalto del gruppo Teddy, la nota azienda di moda nata a Rimini nel 1981. Due settimane fa è stato attaccato il server dell’azienda finalizzato alla distribuzione delle vendite on line ed alla logistica con sede a Gatteo. Tanti i disagi compreso il blocco delle vendite on line, riprese solo da qualche giorno. Si tratta di quello che in gergo viene definito attacco «ransomware». Il ransomware è un programma informatico dannoso ("malevolo") che può “infettare” un dispositivo digitale (PC, tablet, smartphone, smart TV), bloccando l'accesso a tutti o ad alcuni dei suoi contenuti (foto, video, file, ecc.) per poi chiedere un riscatto (in inglese, “ransom”) da pagare per “liberarli”. Nel caso di Teddy, tuttavia, "nessuna richiesta di riscatto è stata presentata". “Il 7 ottobre scorso un gruppo hacker ha lanciato un attacco ransomware sul nostro server – confermano dalla Teddy –. Con questa tipologia di attacco in genere gli hacker, attraverso un programma informatico dannoso, causano il blocco dell’accesso ai file contenuti nel server e richiedono il pagamento di un riscatto per ottenere la liberazione». «Nel nostro caso – precisano da Teddy – non è pervenuta nessuna richiesta di riscatto». «Dopo aver rilevato l’attacco informatico – aggiunge l’azienda, a cui fanno capo oltre 840 punti

Una ragazza di 18 anni l'aveva denunciato per essere stata costretta ad atti non voluti ed è stata risarcita con 12mila euro

Un 20enne riminese ha patteggiato una condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione, con pena sospesa, per un abuso sessuale commesso nel luglio del 2021 durante una festa privata in una villa nell’entroterra riminese. La vicenda ha coinvolto una ragazza di 18 anni che, dopo essersi appartata con il giovane conosciuto alla festa, ha subito un’aggressione quando lui ha tentato di forzarla a un rapporto sessuale. Nonostante la ragazza avesse ripetutamente rifiutato, il 20enne l’ha costretta a praticare atti sessuali. Dopo l’episodio, la vittima ha sporto denuncia, dando il via alle indagini dei carabinieri. L’imputato, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, ha ottenuto la sospensione della pena, condizionata al risarcimento di 12mila euro alla vittima, rappresentata dall’avvocato Sergio De Sio, e alla frequentazione di un percorso di riabilitazione psicologica per uomini maltrattanti della durata di otto mesi, come disposto dal gup di Rimini, Raffaella Ceccarelli.

25enne tossicodipendente in crisi d'astinenza l'avrebbe colpita anche quando era convalescente per l'asportazione di un tumore

Un giovane di 25 anni di origine rumena è stato arrestato nuovamente a Rimini per maltrattamenti nei confronti della madre, con la quale viveva. La donna, appena tornata a casa dopo un delicato intervento chirurgico per l’asportazione di un tumore, è stata vittima dell'ennesima aggressione da parte del figlio, che soffre di tossicodipendenza. A seguito della denuncia, la polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Rimini, Vinicio Cantarini, su richiesta del sostituto procuratore Annadomenica Gallucci. Il giovane era già recidivo: in passato era stato arrestato e condannato per maltrattamenti sempre nei confronti della madre. Poche settimane fa, la donna, ancora debilitata dall'intervento, aveva denunciato nuovamente il figlio, dopo che durante una crisi di astinenza le aveva lanciato contro il cellulare colpendola alla testa, minacciandola anche di morte. Gli episodi di violenza erano diventati sempre più frequenti, con il ragazzo che arrivava spesso ad alzare le mani contro la madre. Il 25enne si era rifiutato di seguire un percorso di recupero presso il Sert, e attualmente si trova nel carcere dei Casetti, considerato l'unico modo per contenere la sua aggressività e prevenire ulteriori atti di violenza.

Le fiamme sono divampate all'interno del capannone 87 nella sede di un centro import/export

Giornata senza pace oggi per i Vigili del Fuoco di Rimini. Dopo l'incidente con un tir ribaltato a Riccione, i pompieri sono dovuti intervenire per un incendio divampato all’interno del Gros di Rimini poco prima delle 17.30. Sul posto hanno lavoratoo ben 9 squadre in una situazione non facile. Si è mossa anche l'autocisterna da mille litri di stanza all'aeroporto di Rimini. A prendere fuoco è stato  il magazzino di una ditta di import/export Fashion Clothes. A fianco, da un lato c'è il magazzino di ricambi motociclistici Genial Motor; contiene materiali estremamente infiammabili e pericolosi come lubrificanti e pneumatici, ma è stato solamente invaso dal fumo. Le fiamme hanno invece attaccato il tetto del capannone sull'altro lato, occupato dalla ditta Royalstone, altro ingrosso di accessori per abbigliamento, calzature, bigiotteria. Tutto il blocco 87E è stato pertanto evacuato ed isolato. Le operazioni di spegnimento sono tutt'ora in corso mentre si è alzata una densa colonna di fumo nero visibile anche da grande distanza. Sul posto anche i Carabinieri e la polizia locale. Domani da Bologna giungerà la commissione territoriale per indagare sulle origini del rogo; al momento non si esclude nessuna ipotesi. Non c'è stato nessun ferito nè intossicati. (immagini di Giorgio Pazzagli sul gruppo

I vigili del fuoco hanno rotto il parabrezza per liberarlo, camionista 60enne al "Bufalini"

Un pomeriggio di paura quello di oggi a Riccione, in zona San Lorenzo. Intorno alle 14,15, un camionista 60enne ha perso il controllo del proprio mezzo mentre stava percorrendo la rotatoria sulla SS 16. Il conducente è rimasto incastrato all’interno dell’abitacolo e sono dovuti intervenire i vigili del Fuoco che non hanno potuto fare altro che sfondare il parabrezza per liberarlo. Subito sono accorsi i sanitari che hanno soccorso il conducente, il quale ha riportato un trauma cranico e addominale. Con un elicottero arrivato da Ravenna è stato trasportato al "Bufalini" di Cesena ma, da quello che si è potuto appurare, non sarebbe in pericolo di vita. La polizia locale ha gestito i rilievi e regolare traffico, mentre i Vigili del Fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza l'area e rimuovere il tir. Il recupero del mezzo pesante ha richiesto l'intervento di una grossa autogru fatta giungere da Cattolica. Per permettere lo svolgimento delle operazioni la SS 16 Adriatica è stata chiuso in direzione Riccione alla rotatoria "delle vele" ad Alba, con il traffico deviato all'interno di San Lorenzo, mentre nella direzione opposta la circolazione è continuata ma regolata dalla polizia locale. Pesantissime le rpercussioni sul traffico, con lunghe code in entrambe

Sangue in pieno centro nella tarda serata di domenica a Rimini. Un giovane di 19 anni è stato accoltellato all'addome da due ventenni che avrebbero tentato di scucirgli denaro dopo aver chiesto di poter usare la sua tessera sanitaria per acquistare un pacco di sigarette al distributore. I fatti sono avvenuti in tra via Sigismondo (Iguana Bay) e piazza Cavour. La vittima dell'accoltellamento si era imbattuta nei suoi aggressori per strada. I due ventenni avevano chiesto al diciannovenne la tessera in prestito e loro lo avevano seguito fino alla piazza. Dalla richiesta della tessera, stando al racconto della vittima,  si sarebbe passati a quella della banconote, che i due rapinatori avrebbero detto di voler usare per comprare le sigarette. Il 19enne però non si è fatto intimidire, in un primo momento. Al suo rifiuto uno dei due malintenzionati avrebbe estratto un coltello a serramanico minacciandolo: lui, il giovane, ha cercato di rifugiarsi all'Iguana Bay, salvo poi venire assalito e ferito all'addome. Mentre i due malviventi fuggivano, dal locale è partita una chiamata alle forze dell'ordine e al 118. Mentre il 19enne veniva trasportato in ospedale le Volanti inseguivano i due fuggiaschi, che nel frattempo avevano raggiunto la loro auto partendo di gran carriera. Per

L'uomo era ricercato dalla Procura di vallo della Lucania in provincia di Salerno

Il 12 ottobre a Rimini i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere emessa, su richiesta della Procura, dal G.I.P. del Tribunale di Vallo della Lucania in provincia di Salerno nei confronti di un 43enne di Eboli, indagato per  furti consumati in abitazioni di Agropoli tra giugno e luglio scorsi. L'uomo è stato e individuato quale presunto autore di quei delitti in seguito alle investigazioni dei Carabinieri della Stazione di Agropoli. Il provvedimento cautelare  e le accuse cosi formulate saranno sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi ulteriori del procedimento.

Lievemente intossicato un uomo dopo una vampata, siamo alla quinta auto data alle fiamme

A Rimini continuano a prendere fuoco le Fiat Panda (il primo modello della versione aggiornata all'inizio degli anni 2000). E non per anomalie dei mezzi, ma per la mano di uno o più piromani. Questa mattina, in via Cagni, il quinto episodio: un rogo è divampato su un'auto parcheggiata ai margini della carreggiata. Chi ha appiccato l'incendio è entrato dalla portiera lato conducente per dare tutto alle fiamme. Un residente che conosceva la proprietaria della Fiat Panda è accorso per cercare di salvare il salvabile ma è stato investito da una vampata e portato in ospedale per accertamenti. Sul posto i vigili del fuoco e la Polizia per i rilievi, alla luce della natura dolosa dell'evento. Nelle scorse settimane quattro Fiat Panda parcheggiate in diverse zone della città sono state danneggiate dalle fiamme. Un episodio era avvenuto  in via Matteo Tosi, nella zona del Villaggio Azzurro, un altro in via Guido Nozzoli. Le fiamme sono sempre divampate all’interno dell’abitacolo.