Spiagge, Consiglio di Stato smentisce Governo: la risorsa è scarsa e le proroghe sono illegittime
30 Aprile 2024 / Roberto Biagini
” Cosa aspettano i funzionari degli enti locali a disapplicare le “illegittime proroghe” previste al 31.12.2024 con l’emanazione dei conseguenti provvedimenti inibitori nei confronti degli ex concessionari ? E cosa aspettano le Procure della Repubblica ad aprire procedimenti penali nei confronti dei pubblici ufficiali inadempienti ai propri doveri d’ ufficio ?
In Italia mentre la corporazione politico-partitica continua a fingere di interessarsi del problema delle concessioni demaniali scadute in attesa dei soliti insulsi e prossimi proclami elettorali bipartisan in proiezione di elezioni europee “del noi faremo, decideremo, abrogheremo, usciremo, ecc…”, la produzione giurisprudenziale italiana continua a sfornare sentenze in coerenza con gli orientamenti pro-concorrenziali della Corte di Giustizia U.E. che da tempo hanno bocciato i vari governi italiani radicati su posizione di difesa dei monopoli e dei privilegi dei balneari.
E’ fresca di giornata la sentenza della VII sezione Consiglio di Stato N. 03940/2024 che per l’ ennesima volta non solo conferma la scadenza delle concessioni demaniali marittime al 31.12.2023 con il contestuale obbligo delle pubbliche amministrazioni di disapplicare eventuali provvedimenti proroga al 31.12.2024, ma ribadisce che in Italia la risorsa “spiaggia” è oggettivamente scarsa a prescindere dalla valenza e/o appetibilità economica della zona di riferimento, “richiamando i principi della Corte di Giustizia UE, 20 aprile 2023, in causa C-348/22 e a tutta la giurisprudenza europea precedente di dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”.