Home___primopianoTroppa frociaggine? Semmai troppa pedofilia

Se il Papa fossi io farei in modo di riservare il seminario solo alle donne… Scherzo, naturalmente, meglio i seminari misti


Troppa frociaggine? Semmai troppa pedofilia


2 Giugno 2024 / Redazione

Papa Francesco ha certamente ragione quando si preoccupa del fenomeno della pedofilia sacerdotale. Ho l’impressione però che, nella sua ultima esternazione (“Troppa frociaggine nei seminari”) abbia fatto un po’ di confusione tra la criminale pedofilia e l’innocua omosessualità. Infatti mentre l’omosessuale si rapporta soltanto a persone adulte e consenzienti, lo stesso non può dirsi per il pedofilo, che impedisce, col suo comportamento attivo, lo sviluppo di una normale personalità sessuale nella vittima.

Entrambi i fenomeni hanno comunque in comune l’indifferenza nei confronti del genere femminile. Ed è qui che acquistano importanza le… ’regole d’ingaggio’ come mi sono permesso di definirle in una mia precedente malatestiana. Fino a quando, infatti, tali regole (celibato e voto di castità) indirizzeranno al Seminario giovani che dalle donne non si sentono attratti e magari scambiano questa loro prerogativa per vocazione, continueremo ad allevare all’interno della Chiesa una discreta percentuale di omosessuali e di pedofili.

Purtroppo ’sto Pontefice, che abbiamo sempre considerato progressista, lascia davvero perplessi e non solo quando usa termini di cui pare ignorare sia il significato che la potenzialità offensiva. Talvolta appare anche contraddittorio. Per cui di ‘nuove regole d’ingaggio’ probabilmente non sentiremo mai parlare. Vi dico solo che, se il Papa fossi io, farei in modo di riservare il seminario solo alle donne… Scherzo, naturalmente. Meglio i seminari misti. Che poi da cosa nasce cosa… Alt! E’ una battuta anche questa!

Una piccola notazione personale. I pedofili avevano certamente vita meno facile ai tempi del dopoguerra quando, dagli otto ai quindici anni, anziché davanti ai videogiochi nella cameretta, ci si ritrovava tutti assieme occupanti abusivi di qualche area non ancora fabbricata. A quei tempi eravamo tutti maschietti ‘tossici’ come si direbbe oggi, se questo significa tenere la posizione negli scontri con i gruppi che tentavano di invadere il nostro territorio, non sottrarsi mai a una sfida, fare il bagno tra gli scogli del porto in mezzo ai cavalloni, fregarsene di una slogatura o di un occhio nero e sapere sempre come difendere sé stessi e… la propria sorellina. Però mai avremmo potuto usare termini come ‘frociaggine’. Infatti a causa dell’antiquato modello culturale in cui eravamo immersi (abbiate pietà!) non avremmo neppure potuto concepire l’esistenza dell’amore omosessuale…

Conoscevamo invece molto bene (la strada è una grande maestra!) i pedofili. Quelli che ci costringevano a cambiare di posto nei cinemini di terza visione, o ad allontanare gentilmente quella mano sudaticcia dal ginocchio prima di decidere di non andare più a confessarci da quel prete. Li chiamavamo, semplicemente, finocchi.

Altri tempi. Adesso, per fortuna, certe cose dovrà insegnarle la Scuola. Già. E se pensate che fino a poco tempo fa, alla mia età veneranda, ignoravo ancora l’esistenza dei ‘fluidi’ (quelli che al mattino si sentono maschi e al pomeriggio femmine)… beh vi renderete conto di come eravamo ridotti.
Tutto sbagliato, tutto da rifare!

Giuliano Bonizzato