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23 gennaio 1930 – Nasce a Santarcangelo la Fondazione Francolini Franceschi


23 Gennaio 2024 / ALMANACCO QUOTIDIANO

Il 23 gennaio 1930 un Regio decreto approva lo statuto dell’ “Istituto Francolini Franceschi per l’assistenza ai fanciulli poveri” con sede in Santarcangelo di Romagna. Lo statuto è composto di 40 articoli e l’Istituto viene eretto in Ente Morale.

Era stata la Nobildonna Emma Francolini, vedova Franceschi, morta a Santarcangelo il 10 marzo 1927, che con il suo testamento aveva donato tutto il suo patrimonio immobiliare, stimato in Lire 541.000, per creare un “ricovero dei fanciulli poveri, di sesso maschile, nati e residenti nel Comune di Santarcangelo di Romagna, con preferenza assoluta a favore di quelli nati a residenti nelle frazioni di S. Michele e di S.Agata”.

Emma Francolini, nata a Osimo nel 1846, proveniva da una famiglia di possidenti marchigiani, trasferitasi a Rimini nel 1849. Il padre Luigi fu anche amministratore dei beni del bavarese Principe Massimiliano di Leuchtenberg in Italia; sua moglie era la riminese Marianna Pani (1812-1874) figlia dell’avvocato Luigi Pani (1773-1850) giurista e uomo politico, più volte gonfaloniere di Rimini. Di tradizioni clericali, Luigi ebbe un fratello, Vincenzo, che fu abate e titolato dalla Camera Apostolica.

Ma il fratello minore di Emma, Domenico Francolini, seguì tutt’altre idee, fino a divenire il patriarca dell’anarchismo a Rimini.

Ruggero Franceschi, originario di Borghi e di famiglia mazziniana, era stato consigliere comunale, assessore e infine sindaco di Santarcangelo.  Aveva saggiamente amministrato il cospicuo patrimonio di famiglia, prevalentemente ereditato dal nonno Antonio. Alla sua morte, avvenuta l’11 dicembre 1910, Ruggero aveva nominato sua erede universale la moglie Emma, non avendo altri discendenti e forse già pensando ad un’opera di assistenza.

Ruggero ed Emma si erano sposati il 21 settembre 1878. Lui repubblicano e patriota, lei fervente credente, assieme formavano una sintesi “delle istanze di matrice laica e risorgimentale con quelle religiose e cattoliche per far arrivare anche ai fanciulli poveri di Santarcangelo una sicura assistenza e una più salda e globale educazione” [Manuela Ricci, “Amor di Patria e Carità” Fara Editore].

Dopo successive modifiche dello statuto, oggi “la Fondazione, che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, svolge attività socio assistenziale nei confronti dei minori e dei giovani che si trovino in condizioni di bisogno o di disagio, presenti nel territorio del Comune di Santarcangelo di Romagna e/o dei Comuni che partecipano alla gestione associata dei servizi sociali con lo stesso Comune”.

La Fondazione dal 6 settembre 2004 è iscritta nel Registro regionale delle fondazioni e associazioni al n. 525 nella materia “delle politiche sociali” e nell’attività “assistenza minori”.