A Rimini riapre il laboratorio di Gio Urbinati, il grande ceramista scomparso a maggio
17 Ottobre 2023 / Redazione
Riapre il laboratorio di Giovanni “Gio” Urbinati. Cinque mesi dopo la scomparsa del noto ceramista riminese, avvenuta il 2 maggio scorso, la famiglia organizza un evento nella bottega di via Alda Costa 3 in programma sabato 21 e domenica 22 ottobre (orari 9-13 e 15-19). In particolare, nella giornata di sabato, alle 17 ci sarà un momento dedicato al ricordo dove chi vorrà potrà condividere un pensiero o semplicemente un aneddoto sull’artista.
Un’occasione aperta a tutti, che si vorrà replicare anche in futuro, per ammirare la vasta produzione di una vita (prevalentemente ceramiche ma anche sculture, dipinti e disegni) con vari allestimenti. Per esempio vasi di fiori con foglie di ceramica che verranno mischiate con quelle reali che stanno cadendo vista la stagione autunnale, rose, ciotole, cactus, labirinti, mostri, castelli di carta, totem (anche in legno), piastrelle artigianali con ogni tecnica, colore e misura, quadri, farfalle con la tematica della favola, il pesciolino d’oro, onde, teatrini e conchiglie montanare.
L’evento è a ingresso libero. Per info emilio.urbinati@gmail.com oppure contattare 339-7240690.
Brevi cenni biografici. Gio Urbinati è stato tra i più sensibili e celebri ceramisti italiani. La sua pluri-cinquantennale attività è iniziata nell’atelier riminese di Carla Birolli negli anni ’60. Dopo un breve apprendistato nelle principali botteghe locali, nel 1969 ha aperto la sua bottega a Rimini, avviando così un lavoro di sperimentazione, scultura e soprattutto ricerca sugli smalti e cotture a lustro. Ha toccato l’alchimia, ha lavorato e cotto tutto quello che era possibile: dalla terra del suo giardino al gres più duro, alla porcellana più raffinata. Dopo diversi anni di cotture in forno con strumenti pirometrici è arrivato alla cottura ad occhio, guardando dal rosso rubino del piccolo fuoco al bianco luce dei 1350 gradi centigradi.
Opere e mostre. Gio Urbinati annovera decine di mostre personali e collettive, concorsi, opere pubbliche permanenti sul territorio romagnolo (Rimini, Pennabilli, San Marino, Budrio, Bagnacavallo) e pubblicazioni. Per molti anni ha sviluppato un importante sodalizio artistico nonché amicizia con Tonino Guerra. Fra le opere più importanti ricordiamo “Il giardino pietrificato”, “L’arco delle favole per gli occhi dell’infanzia” e “La grande foglia”. Alcune sue opere d’arte sono presenti al museo Internazionale delle ceramiche in Faenza, al museo civico di Gualdo Tadino, al museo civico di Pesaro, al museo delle ceramiche di Castelli e ai musei Vaticani. Tra le sue ultime mostre “La ragione del fuoco” a Pennabilli Antiquariato (2023), “Teatrini” alla Storran art gallery di Rimini (2021), “Castelli di carta” alla galleria Arte media di Rimini (2021), “Cinquant’anni più uno di alchimie” al Far di Rimini.