Antropomorfizzazione: percepire come umani i cani (o altri animali)
25 Maggio 2023 / Giovanna Foschi
L’antropomorfizzazione è il percepire come umani e quindi trattare allo stesso modo i cani (o altri animali); ed è un fenomeno purtroppo dilagante: si vedono persone che portano i loro i cani (o altri animali, ho visto anche un’ iguana) dentro a carrozzine, o borse, o fanno loro indossare cappottini e vestitini.
Oppure un’ altra cosa che mi è capitato di vedere, che rimproverano il loro cane, in quel momento stava abbaiando, come si fa con una persona:
“Smetterla!” senza ovviamente sortire risultato.
Questo atteggiamento è dovuto a volte a una non consapevolezza che l’animale è diverso da noi in bisogni e comunicazione; a volte è dovuto ad un accesso di amore che ha la sua origine da un trauma e che porta ad atteggiamenti compulsivi.
Ma non è un problema solo di quest’epoca, che ha comunque visto un suo degenerare, basti pensare che nei secoli l’uomo ha selezionato alcuni cani perché fossero piccoli e trasportabili, questa categoria è la n°9 delle razze dall’ E.n.c.i: i cani da compagnia.
È bene ricordare che non comunicare con il proprio cane o altro animale secondo i suoi codici, non considerare i suoi bisogni e le sue attitudini porta lo stesso ad uno stress importante che sfocia, poi, nell’aggressività.
I cani (e gli animali) comunicano con il linguaggio paraverbale e metaverbale (movimenti del corpo e tono e timbro voce) due elementi che noi spesso non consideriamo, poiché il nostro modo di comunicare si basa sulla parola.
Noi proveniamo da primati (scimmie) mentre il cane proviene dal lupo. Due specie diverse in molte cose, la prima si è evoluta modificando il proprio vivere a man mano che progrediva, la seconda è stata selezionata dalla prima che l’ha trascinata nelle proprie scorribande evolutive.
Ma il progresso non sempre ha portato a dei miglioramenti: oggi nonostante l’intelligenza artificiale l’uomo continua a soffrire di solitudine, ansia e insicurezza che lo portano a prendere un cane (o altro animale) e a trattarlo pensando solo ai propri bisogni.
E poi ecco sui giornali l’ennesimo caso di cronaca: cane aggredisce persona ….
Forse se imparassimo a, per quanto riguarda il cane, chiedere consiglio ad un esperto, e farci seguire e soprattutto ascoltarlo, capiremo dove sbagliamo, capiremo che oltre alla nostra prospettiva ce n’è un’ altra: quella del cane, ben diversa dalla nostra.
Giovanna Foschi
Autrice – Giornalista – Cinofila