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Daniela Angelini ha firmato l’ordinanza che attiva il piano urgente per il controllo e il contenimento del proliferare del roditore

La sindaca di Riccione, Daniela Angelini, ha firmato l’ordinanza per la sorveglianza e il controllo delle nutrie nel territorio urbano comunale. L’ordinanza dispone l’attivazione del relativo “Piano regionale per il controllo della nutria” contenuto nella delibera della Regione Emilia-Romagna n. 546 del 2021. Nel territorio urbano di Riccione è stato individuato un alto numero di famiglie di nutrie che stanno proliferando a causa sia dell’elevato tasso riproduttivo della specie, con picchi stagionali tra i mesi di maggio e novembre, sia delle favorevoli condizioni meteo di questa area e della disponibilità alimentante. La maggiore incidenza della popolazione di nutrie è stata segnalata dai cittadini nell’area limitrofa del torrente Marano. La nutria è un roditore di media taglia tipico di ambienti acquatici, originario del Sud America, importato in Italia dal 1929. Da allora la specie ha continuato a proliferare su tutto il territorio nazionale. La nutria ha un tasso riproduttivo elevato: una femmina può arrivare a partorire in media 13 piccoli. Il roditore ha inoltre una grande capacità dispersiva, favorita in regione dalla presenza di un fitto reticolo idrografico che ne facilita un’incontrollata diffusione e dispersione. La presenza massiva della nutria può provocare numerosi danni ambientali, a cominciare dall’incremento del rischio idrogeologico sulle arginature

Il bianco cucciolone era arrivato al Canile "Stefano Cerni" a un solo anno di vita divenendone la mascotte

A Rimini il cane Eddy, il cucciolone candido che era diventato un po’ la mascotte del canile comunale, ha finalmente trovato una famiglia che lo ha adottato. Dopo una lunga lotta contro condizioni di salute avverse, questo meticcio è pronto a un nuovo capitolo della sua vita, in una ‘trasferta’ da San Salvatore che lo vede avvolto dall’affetto dei neo-padroni e dell’emozione della squadra della struttura dello Stefano Cerni che in questi mesi lo ha accompagnato con cura e dedizione verso quella che può essere a tutti gli effetti chiamata ‘rinascita’. La sua storia, infatti, è quella di un quattro zampe che ha mostrato una resilienza straordinaria. Adottato da cucciolo e poi abbandonato una volta cresciuto, Eddy è arrivato al canile a un solo anno di vita. Esuberante, giocherellone e pieno di vita, la sua vita ha preso una svolta inaspettata quando iniziano a comparire sul suo muso alcuni segni sospetti, a indicare che c’era qualcosa che non andava, al di là di una insolita stanchezza improvvisa. Una neoformazione che si è rapidamente diffusa anche in altre zone del corpo e che ha portato i veterinari a condurre una serie di esami di approfondimento per capirne la causa. La diagnosi è stata

Apnec è l’albo per gli educatori cinofili che tutela e rappresenta i suoi associati

Il marketing è importante per far conoscere attività e professionisti in molto ambiti, in cinofilia non è diverso. Una scuola, o un professionista che fanno un buon marketing avranno certamente un risultato migliore, di chi non lo fa, che si traduce in un numero alto di allievi per i loro corsi e, come il cerchio del sasso lanciato nello stagno che si allarga, arrivano a farsi conoscere dalla moltitudine della gente, diventando troppo spesso l’unica realtà conosciuta. Eppure, oltre a scuole e professionisti pubblicizzati ci sono realtà valide che meritano di essere portate in evidenza per tutto quello che fanno. Un po’ come nelle miniere d’oro. L’oro si trova scavando, nei meandri della terra, e non in superficie. Nella realtà della ‘cinofilia - marketing’ l’educatore cinofilo non è una figura riconosciuta. Nella realtà della ‘cinofilia – nascosta’ invece è tutto diverso. L’associazione che funge da albo per gli educatori cinofili: l’Apnec tutela e rappresenta i suoi associati, inoltre porta avanti battaglie e iniziative davvero interessanti. Non solo entra ed esce dalle sale del governo, perché l’educatore cinofilo sia riconosciuto e tutelato sempre di più: l’ultimo incontro è avvenuto il 19 marzo al congresso Formazione e Sviluppo delle Competenze delle Professioni non organizzate, tenutosi a Roma

Il ritrovamento in un campo della zona nord e portati all’Ufficio benessere degli animali del Canile Stefano Cerni

Venerdì 13 aprile una passante ha ritrovato una borsa di plastica chiusa con doppio nodo contenente tre mici neonati abbondonati. La donna, che stava passeggiando con il suo cane in un campo della zona Nord di Rimini, ha infatti sentito dei miagolii provenire dalla busta: al suo interno, infatti, c’erano tre gattini appena nati, con il cordone ombelicale ancora morbido, segno della tenerissima età. Probabilmente non avevano ancora un giorno di vita, e, se fossero rimasti chiusi dentro quel sacchetto ancora per un po', avrebbero rischiato di non farcela, a causa anche delle difficoltà nel respirare. La donna ha così immediatamente contatto l’Ufficio benessere degli animali del Canile Stefano Cerni di Rimini che ha fatto partire l’intervento di soccorso dei piccoli felini, ora affidati a una volontaria che li sta accudendo a casa sua. Due nerini, e uno dal pelo leggermente maculato, ora stanno meglio, e miagolano molto. “Questo è un esempio delle peggiori telefonate che possiamo ricevere - è la dichiarazione della squadra del canile comunale, gestito dalla cooperativa Cento Fiori -. L’abbondono dei cuccioli subito dopo la nascita è purtroppo (e dolorosamente) il più comune: gattini o cani lasciati al loro destino, gettati in buste di plastica o nei cassonetti come fossero rifiuti dell’organico da levarsi di torno. Sono atti illegali ed efferati che fanno piangere il cuore e che riflettono una mancanza di responsabilità. Purtroppo, date le tempistiche, segna un momento tristemente significativo

La messa a disposizione dei luoghi è stata apprezzata e sostenuta dal Comune

Nelle scorse settimane, l’area ex Aquabell, di proprietà della famiglia Biondi, è stata teatro di un addestramento che ha visto protagonista il Gruppo Cinofili dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato - Sezione di Rimini, inserito nel comparto di Volontariato e di Protezione Civile: un'ottima opportunità per diversificare gli scenari di esercitazione che vedono coinvolti gli splendidi amici a quattro zampe dell'ANPS. La messa a disposizione dei luoghi è stata apprezzata e sostenuta dall'Amministrazione, guardando anche a nuove, future possibilità di collaborazione, nella consapevolezza di quanto i reparti cinofili siano preziosi in caso di calamità e in situazioni di emergenza, in particolare nella ricerca delle persone disperse.

Domenica 21 aprile dalle 9:00 alle 18:00 giochi di gruppo, dimostrazioni, consigli e prove gratuite con l’educatrice Serena Giorgetti

Per festeggiare il 10° compleanno di Sguinzagliamoci, l’educatrice cinofila Serena Giorgetti il regalo lo fa ai cani e ai loro padroni. Un’intera giornata di festa domenica 21 aprile 2024 al centro cinofilo “Sguinzagliamoci” di Misano Adriatico, in via Fornace 2/A, a partire dalle ore 9:00 con un programma ricchissimo, gratuito e aperto a tutti che terminerà nel tardo pomeriggio. La prima parte della mattinata sarà dedicata ai giochi di gruppo con padroni e cani partecipanti e alle dimostrazioni di “Nosework” e “Lavoro Retriever”. La prima è un’attività cino-sportiva di cui Serena Giorgetti è istruttrice e giudice nazionale, che può essere praticata da tutti i cani senza limiti di razza, età o dimensioni. Gli amici a 4 zampe, con l’aiuto del loro sviluppatissimo olfatto e della guida, faranno ricerca su contenitori, su veicoli, in ambiente interno e in ambiente esterno, tutto nel segno del divertimento e, a seguire, dimostrazione di “Lavoro Retriever”, disciplina specifica per le razze appartenenti, come dice il nome stesso, al gruppo dei Retriever (Labrador, Golden, Flat Coated, Curly Coated, Nova Scotia Duck Tolling, Chesapeake Bay), ed è una simulazione del tipo di caccia e riporto per cui sono stati selezionati questi cani. Si trascorrerà insieme anche la pausa pranzo,

L'animale avrebbe mostrato comportamenti aggressivi soprattutto in presenza di cani

La sindaca del Comune di Riccione Daniela Angelini firmerà in giornata un’ordinanza contingibile e urgente che vieta l’accesso al parco Chico Mendes a partire da domani, martedì 16 aprile, nel tratto compreso tra il Rio Melo, la Statale 16 e il centro studi per motivi di pubblica incolumità a causa della presenza di un capriolo. “Compiamo la scelta di mettere in sicurezza l’area del parco e la pista ciclabile, chiudendoli al pubblico, in un periodo in cui le scuole sono ancora aperte e in quella zona transitano tantissimi bambini e ragazzi - argomenta la sindaca di Riccione Daniela Angelini -. Confidiamo che il capriolo possa essere al più presto catturato e portato in un’area in cui possa vivere serenamente. Sappiamo però che la cattura di un animale di quella specie non è affatto semplice, tanto che gli anni scorsi l’obiettivo non è stato raggiunto. Per questa ragione, fino a quando non sarà stato catturato e resterà stabilmente in quella zona, parco e pista ciclabile resteranno interdetti al pubblico”. Il provvedimento è stato preso in seguito alle diverse segnalazioni pervenute dai cittadini in merito a situazioni spiacevoli e pericolose venutasi a creare dalla presenza di un esemplare di capriolo adulto. Negli ultimi giorni

Geat e il Comune di Riccione hanno fatto trasferire le testuggini rilasciate abusivamente al centro di recupero certificato di Mirandola

Avranno una nuova casa, questa volta regolare e non abusiva, le 75 tartarughe palustri abbandonate in barba a tutti i divieti nella vasca accanto al laghetto del parco della Resistenza di Riccione. Martedì 9 aprile Geat e il Comune di Riccione hanno fatto trasferire le testuggini palustri americane della specie esotica invasiva “Trachemys Scripta” in uno dei tre centri certificati dalla Regione Emilia-Romagna per ospitare le testuggini abbandonate: l’Azienda agricola Riccò di Mirandola (Modena). “L’abbandono delle tartarughe è l’ennesima piaga ambientale e sociale che coinvolge una specie animale e l’ecosistema - osserva l’assessore all’Ambiente del Comune di Riccione Christian Andruccioli -. Le tartarughe entrano nelle famiglie da piccoli esemplari e vengono considerate animali da compagnia fino a quando crescono e la loro gestione diventa complessa, per poi essere abbandonate. Con questo intervento abbiamo sanato una situazione che mi auguro non si ripeta in futuro”. Il rilascio e l’abbandono abusivo in aree pubbliche, proibito dalla legge e sanzionato con multe anche salate, comporta importanti danni all'ecosistema esistente, compromettendo irrimediabilmente la biodiversità dell’area del rilascio con il rischio di provocare la morte di tanti pesci e della flora acquatica. Nel caso del parco della Resistenza il rilascio abusivo delle tartarughe avviene nella vasca accanto

Le unità cinofile hanno incontrato i bambini della primaria Fontanelle, I.C. Zavalloni

Nell’ambito del “Progetto Riccione scuola beni naturali, ambientali, culturali, area mondo animale” a cui hanno aderito le classi I (A) e IV (sezioni A-B-C) della primaria Fontanelle, I.C. Zavalloni Riccione, ieri si è svolto un evento molto coinvolgente per i bambini. Alla presenza della vicesindaca Sandra Villa e dell’assessora Marina Zoffoli, sono intervenuti alla scuola primaria Fontanelle gli agenti del Corpo della Polizia locale insieme alle unità cinofile. A scuola erano infatti presenti l’ispettrice Rachele Drai, l’assistente Luca Biagini (conduttore del cane Ziko) e l’assistente Marco Natili (conduttore del cane Dark) accompagnati dalla dottoressa Silvia Montesano, medico veterinario esperta in medicina comportamentale, dal presidente Massimiliano Lemmo e diversi referenti dell’Associazione K. Lorenz che gestisce il canile intercomunale di Riccione. Le classi, guidate da Silvia Montesano, hanno lavorato sulla diffusione di buone prassi intorno alla cultura cinofila in età scolare. Le uscite al canile intercomunale di Riccione hanno permesso di approfondire il cane rispetto al corretto approccio nei suoi confronti, al suo accudimento, alle sue capacità (problem solving), alla sua gestione nel quotidiano. Un particolare ambito di approfondimento ha riguardato la collaborazione uomo-cane. L’intervento a scuola del Corpo di Polizia locale coi cani “antidroga” ha arricchito i percorsi e coinvolto emotivamente i bambini rispetto

Colpito da un forte trauma cranico probabilmente a seguito di un incidente su strada

È un vero e proprio inno alla vita la storia del gatto Covi, un felino tigrato entrato al canile comunale Stefano Cerni tre mesi fa in una situazione di enorme difficoltà. Colpito da un forte trauma cranico probabilmente a seguito di un incidente su strada, il suo stato sembrava così disperato e compromesso che l’unica soluzione percorribile pareva essere l’eutanasia come via per risparmiargli ulteriori sofferenze. Tuttavia, contro ogni previsione, Covi ha a scelto di scrivere un capitolo diverso, dimostrando una forza d'animo straordinaria e lottando per la sua vita con una determinazione che ha stupito tutti. Alimentato forzatamente con una siringa per circa quattro settimane, il piccolo combattente ha iniziato a mostrare segni di recupero, nonostante girasse in tondo e avesse la coda insolitamente gonfia, chiari segni di danni neurologici e muscolari. A questo si aggiungeva anche il mancato controllo dell’uso della lattiera, un problema che si pensava potesse costituire un ostacolo a un’eventuale adozione in una casa. Eppure, giorno dopo giorno, Covi ha continuato a migliorare, rivelandosi un gatto incredibilmente affettuoso, che adora stare in braccio, giocare con le palline e, in particolare, godersi le coccole di chi lo ama. La svolta definitiva è arrivata però due settimane fa, quando il signor Beppe e sua moglie hanno deciso di accoglierlo a casa loro, dandogli

La consegna della pergamena da parte di Franca Foronchi, questa mattina davanti alla vasca dei pinguini di Humboldt dell’Acquario

L’Acquario di Cattolica apre alla nuova stagione e per il piccolo Bilù, il pinguino di Humboldt dell'Acquario, Pasqua arriva con la sorpresa più gradita: la cittadinanza onoraria della Regina dell’Adriatico.   Che il cucciolo nato nel 2023 all’Acquario, fosse destinato a diventare una star, lo si era capito dal successo del sondaggio per trovargli un nome: operazione che ha coinvolto l’intera comunità online, poi culminata in un gioioso evento con il pubblico. Ora per il piccolo Bilù è arrivata una nuova importante onorificenza: è il primo cittadino pinguino del Comune di Cattolica.   Questa mattina, all’Acquario, la preziosa pergamena con la cittadinanza onoraria a Bilù è stata conferita dalla Sindaca di Cattolica, Franca Foronchi, che ha salutato così il nuovo “cittadino”:   “Benvenuto Bilù nella nostra comunità, il primo pinguino cattolichino! Il riconoscimento della cittadinanza alla mascotte dell’Acquario e di Cattolica ha un importante valore e non solo simbolico. È un atto con cui vogliamo rinnovare e ribadire il nostro patto con l’ambiente, la nostra visione di città sostenibile e in armonia con la Natura, in ogni sua forma. È anche un’onorificenza al grande lavoro che svolgono gli operatori dell’Acquario di Cattolica, che è un vanto per la nostra comunità. Un’eccellenza che arricchisce l’offerta della

Arriva la stagione dei nidi ma è vietato distruggerli se c'è l'uovo

In vista dell’arrivo della stagione della nidificazione del gabbiano reale, da aprile a luglio, il Comune di Rimini ricorda alcuni accorgimenti di carattere generale per prevenire l’incremento della popolazione di questo volatile nei centri urbani. Quella del gabbiano reale è una presenza diffusa, da qualche tempo sempre più spesso stanno abbandonando la zona del mare a favore delle città ben più ricche di cibo, nidificando sui tetti e creando alcuni problemi di convivenza con i cittadini come l'imbrattamento di tetti, edifici, monumenti; disturbo e rumore, anche nelle ore notturne, ostilità nei confronti degli intrusi e interazioni nei luoghi in cui sono presenti i rifiuti urbani lasciati indebitamente fuori dai cassonetti. Il gabbiano reale è un volatile di grosse dimensioni, con una lunghezza che può arrivare a sfiorare i 60 cm e un'apertura alare che varia tra i 110 e i 140 cm, è una specie protetta ed è tra le specie più adattabili. Mangia di tutto, oltre che di pesce e altri organismi marini e di scarti di pescato, si nutre di rifiuti, uova e nidiacei, di animali morti ed è anche in grado di predare altri animali, compresi individui adulti di colombo di città e di rondone. Con gli uomini non è