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Marco Cecchini, Lega: “Oltre il 48% delle entrate del Comune di Cattolica servono per pagare il personale e rimborsare i mutui”


Cattolica, Cecchini, Lega: “Perché ho votato no al bilancio comunale”


30 Aprile 2024 / Redazione

La politica delle sinistre è assumiamo per far vedere che lavoriamo. Oltre il 48% delle entrate del Comune di Cattolica – scrive in una nota il consigliere comunale legista Marco Cecchini – servono per pagare il personale e rimborsare i mutui. Solo questo dato dovrebbe indurre l’amministrazione a intraprendere consistenti misure per il contenimento della spesa di personale e dell’indebitamento. Ancora molto alto il debito pro-capite da mutui che ha generato un notevole incremento della spesa per interessi. Se si fosse perseguita una politica di riduzione del debito più responsabile (ad esempio evitando la contrazione di nuovi mutui) si sarebbe potuto contare su maggiori risorse disponibili per la città. Il servizio gestione parcheggi – prosegue Marco Cecchini – genera un surplus annuo di oltre 900 mila euro. Ho chiesto che una somma pari a questo surplus venga vincolata per la manutenzione delle strade (dato lo stato di degrado delle strade nei quartieri periferici, l’assenza e inadeguatezza di marciapiedi, piste ciclabili, ecc.) Proposta bocciata. Anche i servizi cimiteriali generano un surplus annuo di oltre 27 mila euro e data la situazione del cimitero (a parte qualche recente intervento di sistemazione di alcune parti) dovrebbe essere destinata tutti gli anni alla manutenzione e al miglioramento della struttura. Proposta bocciata. Non c’è una politica tributaria e tariffaria infatti a Cattolica le tasse comunali sono tra le più alte rispetto a quelle dei comuni limitrofi. A questo punto – continua il consigliere comunale della Lega Marco Cecchini – mi sembra doveroso andare a sviscerare tutte le aliquote di tutte le tasse che ci sono nel Comune di Cattolica. Quando parlo di politica tributaria e tariffaria, la prima cosa da fare è quella di dare ad abbassare tutti i coefficenti che riguardano, tra le tante cose, la pubblicità, l’occupazione del suolo pubblico e dei mercati del sabato, dei chioschi o delle edicole. Ma la partita più importante, a mio avviso, riguarda l’Imu.Sappiamo tutti che per la prima casa non viene pagata questa tassa, mentre per le abitazioni di categorie catastali A1 e A2 (le villette per intenderci), nel Comune di Cattolica, l’aliquota è lo 0,4, in un range che va da 0 a 0,5. Invece, per le abitazioni locate con contratti, nel Comune di Cattolica, si paga lo 0,86 e il massimo e 1,06, quindi siamo quasi al massimo. Poi, se parliamo di tutti quegli appartamenti che si danno gratuitamente a parenti come, ad esempio, padre e figlio, l’Imu si paga 0,99 e il massimo è 1,06. Se invece andiamo a guardare i fabbricati di imprese edili che costruiscono appartamenti e non li vendono, l’aliquota è dello 0,1. Dulcis in fundo, l’aliquota degli alberghi è all’1,06”, praticamente il massimo. Capitolo Irpef invariata invece dovrebbe essere tolta, perché già da anni non paghiamo più gli accantonamenti che ammontavano a 5/ 600 mila euro per la causa degli Swap. Non dovendo più accantonare questi soldi – conclude la nota del leghista Marco Cecchini – sarebbe stato più opportuno utilizzare questa somma per dare un po’ più di respiro ai pensionati e agli operai, non facendogli pagare l’addizionale Irpef comunale”.