Home___primopianoGradara da giocare: il modello in scala del castello medievale presentato in anteprima a Londra

Ricostruito come dove apparire nel XV secolo, primo scenario l'assedio del 1446


Gradara da giocare: il modello in scala del castello medievale presentato in anteprima a Londra


13 Aprile 2024 / Redazione

È stato presentato in anteprima in Inghilterra in occasione di “Salute!”-  il più grande evento europeo dedicato al War Game svoltosi il 13 aprile al centro Excel di Londra – il prototipo di un modello in scala giocabile del castello e della rocca di Gradara, ricostruiti così come potevano apparire nel XV secolo.

Un gioiello di tecnica, artigianato e meticolosa ricerca storica per la realizzazione del quale il Comune di Gradara – ente promotore – ha coinvolto esperti, specialisti e istituti prestigiosi: l’Università di Edimburgo – History Game Lab (supporto esecutivo e sviluppo); l’Università di Urbino – Dipartimento di Storia Medievale (supervisione storica); Gradara Innova Srl (co-ideatori, comunicazione e logistica); Oshiro Model Terrain (realizzazione del modello in scala); Masterstroke Games – Force of Virtue The Game – Il Tempo della Spada (sviluppatori del regolamento e degli scenari) Alan & Thomas d’Amico (produzione e pittura miniature originali); GioGra – Associazione Giovani Gradara (gestione del modello e ricaduta sulla comunità locale).

L’iniziativa, finanziata da due bandi del Ministero della Cultura su Fondi Next Generation EU (Bando accessibilità luoghi della Cultura e Bando Rigenerazione Piccoli Borghi Linea B) è solo l’ultimo atto di un percorso trentennale nell’ambito della didattica ludica, iniziato nei primi anni ’90 con il festival Gradara Ludens. Da allora Gradara non ha mai smesso di accrescere le proprie competenze nel settore educativo organizzando e promuovendo eventi, attività per le scuole e progetti dedicati.

 Il diorama del centro storico di Gradara, ricostruisce Gradara cosi com’era, ipoteticamente, nel XV secolo, precisamente nella seconda metà del secolo per rappresentare al meglio uno degli episodi storici più importanti che hanno coinvolto il borgo fortificato, l’assedio di Gradara del 1446. Tale episodio storico è stato scelto come primo scenario giocabile attualmente in fase di sviluppo.

Si tratta di un modello piuttosto grande le cui dimensioni sono 3,5 x 2,5 mt, con l’opzione di aggiungere un accampamento assedio che lo renderebbe 4,2 x 3,5 mt, una volta pronto, sarà in mostra e giocabile in una sala della Rocca Demaniale di Gradara.

Il suo scopo è quello di offrire ai visitatori di Gradara un approfondimento sull’assedio del 1446 ma anche, in un’ottica di fruizione ampliata del patrimonio storico, di giocare con la storia prendendo parte in prima persona a quella battaglia, decidendone le sorti.

Una volta raggiunta la sua sede definitiva sarà affidato in gestione all’associazione GioGra – Giovani Gradara sia per garantirne una fruibilità e manutenzione costante, sia per assicurare al progetto una forte ricaduta sulla comunità locale, in termini di fruizione e consapevolezza/visibilità.

Federico Mammarella

Il modello giocabile di Gradara – afferma Gianluca Raccagni, Senior Lecturer di Storia Medievale presso l’Università di Edimburgo – nasce in parte dalla frustrazione di vedere modelli in scala e diorami in musei, mostre. e beni culturali, che sono invetrinati, passivi, non ci si può interagire, non si possono toccare. Sono solo, appunto, in mostra. Si possono solo guardare. La nostra idea innovativa, invece, è stata quella di creare un diorama storico (che riporta Gradara ai suoi splendori rinascimentali) che sia pure interattivo, nel senso non solo che si può toccare, ma con cui ci si può anche giocare, usando strumenti come le narrazioni ludiche dei giochi di ruolo e dei wargames tridimensionali, e creato proprio per facilitarne utilizzo in tale modo. Questo tipo di giochi usa spesso elementi scenici in miniatura, ma certo non di queste dimensioni “epiche” e non ricostruzioni storiche elaborate secondo criteri accademici. E si tratta di giochi incredibilmente creativi e malleabili: chiunque può creare uno scenario, una storia, con cui i giocatori di ruolo e i wargamisti interagiscono con i loro “avatar” in miniatura, in questo caso nel teatro della Gradara rinascimentale. Noi poi abbiamo pure creato, assieme ai designers britannici della Masterstroke Games, e utilizzando l’esperienza elaborata in questo campo dall’History and Games Lab di Edimburgo, una serie scenari di gioco ispirati da fonti storiche Gradaresi. Quindi col nostro modello sarà possibile immergersi in modo interattivo non solo con la mente, ma anche dal punto di vista tattile, fisico, tridimensionale (prendendosi una bella pausa dal mondo digitale) nella Gradara rinascimentale. Ed in futuro sarà possibile usare il modello per laboratori con scolaresche (che potranno creare le loro storie, storiche o del tutto inventate) o per attrarre turismo ludico, che nel settore dei giochi di ruolo e dei wargames tridimensionali e in fervente crescita, con un’offerta assolutamente unica”.

La Cattedra di Archeologia Medievale dell’Università di Urbino è davvero orgogliosa di partecipare a questo progetto di gamification – prosegue Daniele Sacco, Professore di archeologia medievale –. Un progetto che, attraverso il gioco, ci permette di scoprire e comprendere un’era affascinante: il Medioevo. I risultati di questo lavoro si inseriscono perfettamente nella branca della mia disciplina chiamata archeologia partecipata, che mira a avvicinare il pubblico generale alla storia attraverso la condivisione di dati e ricerche”.

Con questo nuovo progetto – afferma Filippo Gasperi, Sindaco di Gradara – il nostro comune si conferma una delle realtà più intraprendenti nel settore della didattica ludica. Gradara e il Gioco rappresentano un binomio consolidato che è ormai diventato parte integrante della nostra identità. Gli elementi fondanti sono stati il Premio Gradara Ludens, avviato nel 1991 da una felice intuizione dell’allora Sindaco Sandro Sorbini, e fatto rinascere due anni fa grazie all’impegno dell’assessore al Gioco, Angela Bulzinetti, e le attività di Gradara Innova, il nostro braccio operativo, con la Direttrice Sara Benvenuti che ha costantemente sviluppato l’offerta ludico-didattica rivolta agli studenti e famiglie che visitano Gradara. L’idea alla base di questo progetto, finanziato dal bando Accessibilità Luoghi della Cultura del MiC, è stata di partire da un diorama del nostro borgo al quale è stato unito l’aspetto ludico attraverso la collaborazione con Masterstroke Games, dei game designers britannici affascinati dalla storia dei condottieri italiani del XV secolo. Un progetto unico nel suo genere che è stato possibile grazie alla collaborazione dei proff. Gianluca Raccagni e Daniele Sacco, con i loro prestigiosi atenei di Edimburgo e Urbino”.

Se il museo deve essere anche “diletto” – afferma Stefano Brachetti, direttore della Rocca di Gradara – perché non associarlo al gioco? Il gioco non è vuoto divertimento ma – secondo la sua tipologia – allenamento mentale e/o fisico, stimolo di ricerca e riflessione, momento di confronto e di misura della propria preparazione. L’associazione del gioco al museo quindi, è nient’affatto peregrina. D’altro canto, alla storia, non si è guardato solo in quanto materia di indagine di ciò che fu o di insegnamento per ciò che sarà, ma è stata fonte di materiali per la creazione di divertissement in epoche a lei differenti: si pensi al romanzo storico, ad esempio. Quindi giocare con la storia, farlo intelligentemente e farlo in un museo, apre un accesso “altro” alla conoscenza: non è un abbassarsi, ma un andare incontro”.

Gradara Capitale del Medioevo, Gradara Capitale del Gioco. Gradara è tante cose, ha tanti volti e tante identità – continua Federico Mammarella, Presidente di Gradara Innova – ma sicuramente gli aspetti più iconici del borgo fortificato sono questi due. Ed è per questo che siamo stati a Londra: per presentare ufficialmente il primo diorama della Gradara quattrocentesca…giocabile! Di modellini e plastici ne esistono tanti: castelli, palazzi, navi da guerra e carri armati etc etc. ma nessuno di questi è come il nuovo modellino di Gradara, che, unico nel suo genere, è completamente interattivo! Infatti, all’interno della progettualità del bando borghi, abbiamo trovato spazio anche per la creazione di un modello che farà rivivere le atmosfere del famoso assedio al castello del 1446, con una ricostruzione fedele del borgo di quegli anni, ad opera di uno dei migliori artigiani del modellismo a livello mondiale, James Sharpe. James, londinese doc, ha infatti ricreato un modello di 4 X 3 mt, dietro la continua supervisione dei nostri consulenti storici, che può essere veramente vissuto e sperimentato in ogni sua minima parte: attraverso accurate ricerche storiche si è infatti cercato di ricreare quella che fu la Gradara di un tempo, per riportarla in vita e renderla nuovamente viva! A Gradara si sa, il gioco è nella nostra identità e non poteva quindi mancare l’unico diorama al mondo giocabile, diventando quindi a tutto gli effetti una sorta di varco temporale che proietterà i giocatori nel terribile assediò ad opera di Federico da Montefeltro e Alessandro Sforza, che cercarono di vincere la resistenza dei prodi gradaresi e privare Sigismondo Pandolfo Malatesta del suo castello più prestigioso. Da oggi l’Assedio ritorna in una nuova veste, unica ed interattiva, che renderà Gradara ancora più creativa e alla portata di tutti”. 

Il blog del progetto:

https://blogs.ed.ac.uk/gradaramodel/

Dopo il debutto londinese – 13  Aprile Salute! London (https://southlondonwarlords.co.uk/salute-1) il modello di Gradara sarà presentato ai seguenti eventi: