Home___primopianoInflazione, Rimini si conferma fra le città più care d’Italia

Anche a Giugno il costo della vita corre a ritmo quasi doppio della media nazionale, crescita record per le spese sanitarie


Inflazione, Rimini si conferma fra le città più care d’Italia


8 Luglio 2024 / Redazione

“Se l’inflazione a livello nazionale viaggia allo 0.8% a Rimini secondo i nostri dati si attesta anche per il mese di Giugno al’1,4%, collocando Rimini come una delle città più care del paese. In particolare il dato più preoccupante riguarda sanitarie con un crescita annua sul 4,0%, mentre i prodotti alimentari si attestano al’1,5%”. E’ quanto denuncia Federconsumatori, che sottolinea: “I dati sul commercio diffusi i giorni scorsi dall’Istat, infatti, confermano che a maggio le vendite aumentano dello 0,4% in valore su base annua, ma diminuiscono dello 0,8% in volume: è la dimostrazione, ad un tempo, della diffusa condizione di difficoltà economica per le famiglie dei consumatori e dell’insufficienza delle misure attuate finora. La diminuzione dei prezzi è un obiettivo prioritario per rispondere alle reali esigenze dei consumatori e per sostenere le famiglie, soprattutto quelle economicamente e socialmente più deboli, che in questi anni hanno subito in maniera più pesante il fortissimo aumento dell’inflazione”.

Federconsumatori Rimini saluta con favore  “un primo passo avanti in direzione della realizzazione degli Osservatori territoriali per il monitoraggio dei prezzi, da noi da diverso proposto sollecitato alla Prefettura locale e fortemente voluto che va nella direzione delle nostre richieste”. La firma dell’intesa tra i Ministeri delle Imprese e dell’Interno apre la strada al progetto di monitoraggio dei prezzi al consumo di alcuni prodotti alimentari e agroalimentari, commercializzati nei principali mercati al dettaglio nei Comuni capoluogo di Regione e di Provincia autonoma, con il coordinamento delle Prefetture e la collaborazione di Unioncamere e delle Associazioni dei Consumatori: “Un passo che avremmo voluto si compisse con maggiore tempestività, soprattutto nelle fasi di maggiore tensione sui prezzi, ma che ora mette a disposizione dei consumatori uno strumento in più per monitorare le dinamiche dei prezzi e contrastare i fenomeni speculativi”.

“Ma è importante che il Governo metta in campo anche altri interventi di controllo dei prezzi che abbiamo proposto, a partire dalle riduzioni dei carichi fiscali e parafiscali sulle bollette fino alla rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo, con una più efficace vigilanza sull’effettiva loro applicazione a vantaggio dei consumatori, e altre azioni per sostenere in maniera più incisiva le famiglie e rilanciare la domanda interna”, conclude Federconsumatori.