Domenica 17 novembre riapre il sipario della Nuova sala Africa (viale Gramsci 39), con la terza edizione dei “Piccoli mondi”, la rassegna musicale e teatrale organizzata dalle associazioni Rimini Classica Aps, Strada San Germano Aps e Punto giovane Odv di Riccione, patrocinata dal Comune di Riccione. Cinque gli appuntamenti in calendario tra novembre 2024 e febbraio 2025 – tre concerti e due spettacoli teatrali per famiglie - nel corso dei quali troveranno spazio i piccoli mondi in una veste leggera, colorata, sognante, un mondo che si osserva dall’alto, ma con un filo che continua a tenere i piedi radicati a terra e alla quotidianità. L’edizione 2024 debutta con il Teatro dodici lune, che per la prima volta in Romagna presenta la sua nuova produzione, uno spettacolo di burattini, teatro di figura e musica dal vivo, intitolato “Il buono, lo gnomo, il cattivo”. Si prosegue l’1 dicembre con l’omaggio alla musica di Pino Daniele, “Vento di passione” eseguito da Rossella Cappadone Quartet, che spazierà tra jazz, rock e blues, uniti alle sonorità mediterranee, attraverso testi che parlano di amore, pace e vita. Dopo la pausa natalizia, il 26 gennaio, il Quartetto Eos presenterà “Ciak! Musica”, proponendo famose colonne sonore di film, intervallate da brevi
Una quarantina di poster de La dolce vita di Federico Fellini provenienti da diverse parti del mondo (Giappone, Argentina, Francia…), 24 cartoline con il volto di Marcello Mastroianni, riviste e rotocalchi, fotografie. E poi la riproduzione di oggetti simbolo che hanno contribuito al fascino del grande attore (gli occhiali Persol, la mitica Lancia Flaminia Pininfarina, il profumo Il bell’Antonio) di cui si celebra quest’anno il centenario della nascita. Nell’ambito di Sedicicorto Forlì International Film Festival (Forlì, 4-13 ottobre), è stata inaugurata oggi nel delizioso spazio espositivo della Galleria Manoni 2.0 (corso Garibaldi, Forlì) la mostra La dolce vita di Marcello Mastroianni, alla presenza del vicesindaco del Comune di Forlì Vincenzo Bongiorno. A fare gli onori di casa il co-direttore di Sedicorto e curatore della mostra Gianluca Castellini. La mostra rimarrà aperta fino al 15 ottobre e sarà inoltre disponibile fino a fine anno in versione on line sul blog mostraladolcevita.blogspot.com, dove saranno disponibili contenuti extra, con video e curiosità sul film. Diretto da Gianluca Castellini e Joana Fresu de Azevedo, il Sedicicorto Forlì International Film Festival prosegue nella giornata di domani, domenica 6 ottobre, con sguardi che arrivano dalla Francia - L’invulnerable, storia di un 17enne aspirante regista, Apnées, sulla nascita di
Nel Grand Hotel di Rimini, sala Tonino Guerra, domenica 6 ottobre alle 18 avverrà la presentazione del film Il sole tramonta alle spalle, su Sergio Zavoli, Federico Fellini, Rimini e la Romagna, di Mauro Bartoli e del libro a esso collegato Provinciali del mondo. Zavoli, Fellini e l'immaginario riminese di Gianfranco Miro Gori “Ho raccontato tante storie, ma nessuno ha mai raccontato la mia”. "È con questa frase, raccontano Mauro Bartoli e Gianfranco Miro Gori, che Sergio Zavoli ci ha salutato in occasione dell’ultimo incontro, quando andammo a trovarlo per ragionare sul progetto di fare un film su di lui, sulla sua poetica, sul suo straordinario modo di raccontare. Queste sue parole ci hanno accompagnato durante la lavorazione del film". Grazie a due interviste inedite, nel documentario Sergio Zavoli racconta, per una volta, la propria storia, l’amicizia con Federico Fellini, il legame poetico con la sua terra. Il racconto di Zavoli si intreccia con le interviste ai registi Pupi Avati e Gianfranco Angelucci e a Gianfranco Miro Gori, storico del cinema che ha diretto la Cineteca di Rimini. Lo straordinario repertorio messo a disposizione dalla Cineteca di Rimini e dall’Archivio Fotografico della Biblioteca Gambalunga di Rimini consente di rivedere la riviera romagnola attraverso l’obiettivo
Villa Torlonia si trasforma in un set cinematografico per le riprese del Film Rai sulla vita di Giovanni Pascoli. E non poteva essere altro che San Mauro Pascoli, paese natio e luogo di ricordo e poesia di Pascoli, a ospitare la grande produzione cinematografica sulla vita del Poeta romagnolo e a dare il via alle riprese che daranno vita al film dal titolo tutto sammaurese “Zvanì”. Un film nato a San Mauro, grazie al grande lavoro dello sceneggiatore Petraglia, e che inserisce la città romagnola nella rete delle città che ospiteranno la produzione: Santarcangelo, Bologna e Barga di Lucca. Il primo ciak si è svolto proprio oggi a Villa Torlonia, che ospiterà le riprese per circa una settimana. La pellicola, diretta dal famoso regista Giuseppe Piccioni, sceneggiatura di Sandro Petraglia e prodotto da MeMo Films, in collaborazione con Rai Fiction e con il sostegno dell’Emilia Romagna Film Commission, vedrà quattro giornate di riprese concentrate a Villa Torlonia, all’epoca la “Tenuta Torre”, uno dei luoghi fondamentali della biografia e della poesia pascoliane dove il padre del poeta, Ruggero Pascoli, lavorava come amministratore e da dove partì il 10 agosto del 1867 con la famosa “cavalla storna" per non fare più ritorno a casa. A
“Buon compleanno, Snaporaz!” Una mostra fotografica inedita all’Istituto Italiano di Cultura di Almaty, ufficio dell’Ambasciata d’Italia in Kazakistan, celebra il Centenario della nascita di Marcello Mastroianni, il divo per eccellenza del cinema italiano. Da Rimini al Kazakistan, sull’onda del motto di Federico Fellini “nulla si sa, tutto si immagina”, tre romagnoli si sono dati appuntamento ad Almaty, capitale culturale e commerciale del Kazakistan, per celebrare l’uomo e il Latin lover della platea internazionale: l’Ambasciatore d’Italia, Marco Alberti, cesenate; Francesca Fabbri Fellini, giornalista e curatrice della mostra fotografica “Buon Compleanno, Marcello!” (28 settembre/1 novembre), e il riminese Edoardo Crisafulli, direttore dell’Istituto di Cultura nonché addetto culturale della nostra Ambasciata. Trenta scatti d’eccezione, ad opera di importanti fotografi di scena, come lo storico ‘paparazzo’ Pierluigi Praturlon, tratti dall’archivio della Reporters Associati & Archivi, immortalano alcuni dei momenti più iconici della straordinaria carriera di Marcello Mastroianni, dalla “Dolce vita”, che l’ha reso famoso a livello internazionale a “Matrimonio all’italiana”, “Una giornata particolare”, “Ieri oggi e domani”, “Ginger e Fred”, e tanti altri. La mostra ha ricevuto il patrocinio del Comitato “Mastroianni 100” presieduto da Daniele Luxardo. “Il Kazakistan è un Paese affascinante, innamorato della cultura italiana in tutte le sue sfaccettature. Lì conoscono bene anche Rimini
Sta per compiere 110 anni il cinema Fulgor di Rimini, inaugurato il 5 novembre 1914 e reso mitico da Federico Fellini in "Amarcord". Per celebrare l'importante anniversario la stagione 2024-25 della storica sala proporrà speciali rassegne cinematografiche che si affiancheranno alla normale programmazione, dedicate ai 100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni, all’attrice Gena Rowland, alla coppia Claude Chabrol e Isabelle Huppert, e al regista e attore svedese Victor Sjöström. Accanto al Fulgor, le retrospettive saranno ospitate anche al Settebello, con proposte per ogni pubblico, dai più piccoli agli esperti cinefili. "Il Fulgor vuole mantenere la sua apertura alla città, confermandosi un presidio sociale e culturale del territorio - sottolinea Elena Zanni, direttrice di Fulgor e Settebello -. Per questo andiamo avanti con il lavoro fatto e cerchiamo di espanderlo anche creando reti, come quella con Rimini Jazz Club per Fulgor Off, con la scuola di cinema Libera Film Academy e con Augeo Art Space. Con ogni stagione cerchiamo perciò di aggiungere un nuovo tassello, come le proiezioni dei corti che inaugureremo in ottobre, la sperimentazione di Area Settebello, la consacrazione di Fulgor Off all'esterno. Ringraziamo tutti coloro che credono in questo progetto per la città e ci sono accanto per farlo crescere". Il lunedì sera al Fulgor è dedicato ai cinefili
La 27esima edizione del Riccione TTV Festival omaggia Toni Servillo con una mostra a lui dedicata, che è stata inaugurata proprio oggi, a Villa Franceschi, alla presenza dell'attore partenopeo, intitolata "Toni Servillo tra cinema e teatro". Un'esposizione di 52 scatti di scena (molti dei quali inediti), che raffigurano l'artista durante le sue indimenticabili performance. La mostra è curata da Antonio Maraldi e sarà visitabile fino al 20 ottobre. Dopo aver portato in scena, nella serata di ieri, al Palazzo dei Congressi di Riccione, lo spettacolo "Tre modi per non morire", Servillo ha tagliato il nastro della mostra che ripercorre i suoi oltre trent'anni di carriera. La vicesindaca Sandra Villa fa gli onori di casa: "Per me un grande onore trovarmi al fianco di un mostro sacro del cinema italiano come Toni Servillo, grazie a lui per averci fatto questo regalo e fatto vivere a Riccione due giornate indimenticabili". Poi è il presidente di Riccione Teatro Daniele Gualdi a prendere la parola: "Far scoprire l'arte di Toni Servillo attraverso una mostra a lui dedicata ci sembrava il modo migliore per omaggiarlo e rendere onore al suo grande talento". Il curatore della mostra Antonio Maraldi spiega come è strutturata l'esposizione: "Si tratta di un percorso fotografico
La mostra Ugo di noi. 100+2 anni di Ugo Tognazzi, inaugurata in agosto al Grand Hotel di Rimini nell’ambito de “La Terrazza della Dolce Vita” di Simona Ventura e Giovanni Terzi, sarà visitabile da venerdì 27 settembre in un nuovo allestimento ospitato al Palazzo del Fulgor, sede del Fellini Museum, fino a domenica 20 ottobre. L'esposizione fotografica racconta la vita, il cinema, il pensiero di Ugo Tognazzi. Un percorso completo, dagli esordi teatrali all'esperienza da regista. In mezzo, un iter professionale estremamente proficuo, incentrato sulla passione più grande: la recitazione. Senza tralasciare la sua seconda grande passione: la cucina. A corollario della mostra, una selezione di locandine teatrali e cinematografiche; copioni di spettacoli e sceneggiature di film, compresa la prima stesura di “Amici miei”; carteggi e oggetti privati, come l'agendina personale. A segnare il legame con Federico Fellini, altalenante e mai sbocciato professionalmente (la più grande delusione lavorativa di Tognazzi), un disegno di Federico per Ugo e l'illustrazione sulla Domenica del Corriere di Walter Molino per la realizzazione di quel “Mastorna” mai realizzato. Il progetto, a cura di Marco Dionisi Carducci e la supervisione di Ricky Tognazzi, si avvale del supporto archivistico di Gianmarco Tognazzi (Casa Museo Ugo Tognazzi di Velletri), del Centro
La serata conclusiva dell'ottava edizione di IMAGinACTION, il Festival Internazionale del Videoclip, si concluderà questa sera con il trionfo di Geolier, vincitore del prestigioso riconoscimento come Miglior Videoclip dell'anno con il suo straordinario lavoro "I' P' ME, TU P' TE". La premiazione avverrà questa sera, 22 settembre, al Teatro Comunale di Bellaria-Igea Marina, con un pubblico entusiasta e la presenza di ospiti illustri del mondo della musica e del cinema. Geolier ringrazierà il festival e il pubblico con un videomessaggio che verrà trasmesso durante la cerimonia. Stefano Salvati, direttore artistico del festival, ha commentato con entusiasmo la vittoria di Geolier: "Siamo estremamente orgogliosi di aver premiato 'I' P' ME, TU P' TE' come miglior videoclip dell'anno. Il lavoro di Geolier ha saputo unire una narrazione visiva potente e autentica, valorizzando il messaggio profondo della canzone. Questo videoclip rappresenta una delle opere più rilevanti del panorama musicale attuale e un esempio eccellente di come il videoclip possa essere una forma d'arte a tutti gli effetti”. Nella serata di ieri il pubblico ha rivissuto l’epoca d’oro degli 883 con la proiezione della versione restaurata di "Jolly Blu", presentata dal regista Stefano Salvati, e l’assaggio dello spettacolo "Alla ricerca dell'uomo ragno" con Mauro Repetto, che ha riportato
Per questo fine settimana cinematografico Chiamamicittà.it consiglia Beetlejuice, Beetlejuice (2024) diretto da Tim Burton, in programmazione al Multiplex Le Befane di Rimini. A seguito di una tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz fanno ritorno a Winter River. Lydia (interpretata da Winona Ryder), ancora perseguitata dalla figura di Beetlejuice (Michael Keaton), vede la sua esistenza sconvolta quando sua figlia adolescente e ribelle, Astrid (Jenna Ortega), scopre per caso il misterioso modello della cittadina nascosto in soffitta, aprendo involontariamente il portale verso l'Aldilà. Tim Burton gioca a carte scoperte: sin dai primi istanti del film, infatti, si susseguono omaggi alle sue opere precedenti. I titoli di testa, con una ripresa dall'alto di una piccola cittadina, richiamano subito l'originale Beetlejuice del 1988, mentre vediamo Winona Ryder narrare una storia, come in Edward mani di forbice (1990), mescolando realtà e fantasia. Beetlejuice, Beetlejuice non è solo un sequel del cult anni Ottanta, diretto dallo stesso Burton, ma rappresenta un vero ritorno alle origini sia per il regista che per i suoi fan, affascinati da un mondo dei morti molto più vivace e colorato di quello dei vivi. Questo universo è intriso di richiami all'espressionismo tedesco, già presenti ne La sposa cadavere (2005). È evidente come Burton avesse
A partire da questo fine settimana, presso il Multiplex Le Befane di Rimini, verrà proiettato il film Limonov: The Ballad (2024) diretto da Kirill Serebrennikov, presentato in concorso al Festival di Cannes 2024. Eduard Limonov (interpretato da Ben Whishaw), uno dei più audaci e controversi autori russi del secondo Novecento, abbandona la sua terra natale per intraprendere un viaggio che lo porterà a scoprire amori, stimoli intellettuali e una nuova ispirazione per alimentare la sua produzione artistica. Basato sulla fortunata biografia scritta da Emmanuel Carrère (che fa una breve apparizione nel film), il nuovo lavoro di Kirill Serebrennikov è uno dei più compiuti e riusciti della sua carriera. Confermando il suo stile ricco ed eccentrico, il regista russo trova nel percorso di Limonov il soggetto perfetto per sperimentare ulteriormente la sua visione cinematografica, caratterizzata da animazioni, cambi di formato, sequenze lunghe e coreografate alla perfezione, oltre a scene in bianco e nero. Grazie a una straordinaria interpretazione di Ben Whishaw, il film si rivela una travolgente immersione non solo nella mente di un artista imprevedibile e controverso, ma anche in un contesto (quello degli intellettuali sovietici) per noi occidentali sempre meno attrattivo in questi ultimissimi anni di guerra. Nonostante alcune lentezze, in particolare nella parte
Da giovedì 5 settembre, presso il Multiplex Le Befane di Rimini, verrà proiettato il film Campo di battaglia (2024) diretto da Gianni Amelio, presentato in concorso proprio in questi giorni all’81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. “1918, l’anno della vittoria” recita l’ossimorica scritta con cui si apre il film. Sul finire della Grande Guerra, due amici d’infanzia (interpretati dagli ottimi Gabriel Montesi e Alessandro Borghi) prestano servizio nello stesso ospedale militare, dove hanno il compito di curare rapidamente i pazienti affinché possano tornare al fronte il prima possibile. L’epidemia di Spagnola che tormenta gli eserciti e i sospetti di un sabotatore all’interno della squadra di soccorso acuiscono di giorno in giorno la tensione fra i due amici, fino a quando però non arriva Anna (Federica Rosellini) a spostare gli equilibri… Dopo due anni dall’uscita de Il signore delle formiche (2022), Gianni Amelio torna dietro la cinepresa per narrare un’altra pagina della storia italiana. Liberamente ispirato al romanzo La sfida (2018) di Carlo Patriarca, Campo di battaglia è un classico dramma in costume, in cui la regia meticolosa del maestro italiano riesce a mettere in scena le conseguenze fisiche ed emotive di una guerra che non è mai rappresentata direttamente (nonostante l’orizzonte d’attesa suscitato