Nuova stagione, nuove proposte firmate Notevolo. Il ristorante di via Marecchiese, a Rimini, che da anni valorizza l’area dell’ex tiro a volo all’interno del Parco degli Artisti, sceglie l’autunno per rilanciare la sua proposta culinaria e da domenica 1° ottobre si parte. A rivelarlo è Cinzia Pacifico, sempre supportata in questo progetto da Paolo Pericoli e Loretta Fabbri. “È arrivato il momento di annunciare una grande novità: la cucina del Notevolo apre le porte allo chef Enrico Somigli e con il suo arrivo, da domenica il nostro menù si arricchisce con i piatti di pesce tutti da gustare. Abbiamo deciso di accrescere la nostra proposta con le specialità del pescato, portando un’altra peculiarità di Rimini, il mare, nei nostri piatti. Tutto sempre con un occhio attento alla qualità del prodotto, che è alla base della nostra cucina. Per noi è un grande piacere poter lavorare con un professionista come Enrico e siamo certi che tutti i nostri clienti ne apprezzeranno il talento in cucina che ha incantato anche noi. Ci piacciono le sfide e lo abbiamo già dimostrato aprendo il Notevolo proprio durante il Covid, nel periodo più difficile. Dopo avere vinto la prima partita, ora non vediamo l’ora di
Arriva il mese di ottobre e Montefiore Conca si trasforma nella capitale di tutti i golosi. Si comincia domenica 1° ottobre con la XXIII edizione di MangiarSano. Un percorso del gusto attraverso le eccellenze del territorio montefiorese e delle Terre del Conca: dalle carni, agli ortaggi passando per il miele, l’olio, il pane a lievitazione naturale e i pecorini di Montefiore. Lungo le mura fortificate saranno presenti mercatini agro-alimentari, del food e degli hobbisti a cura dell’Ass. Sottovento. Ricco il programma della giornata, che comincerà alle 8.30: appuntamento al Parco Parcheggio per passeggiata didattica fino alla Big Bench #310montefiore, alla scoperta delle erbe spontanee mangerecce a cura di Cinzia Giunzioni e Luigino Mancini. Alle 11.30 presso il Teatro Malatesta si svolgerà una tavola rotonda sull’importanza delle erbe spontanee, aromatiche e i vegetali nella dieta moderna per la salute dei consumatori. Tra i relatori la Dott.ssa Nutrizionista Gracia Tabone, Cinzia Giunzioni e la Dott.ssa Ilaria Concari (Ausl Rimini), modera il filosofo rurale Enrico Santini. Alle 12.30, in piazzeta della Valdoca, il pranzo dei produttori locali per allietare il palato con carni, salumi, farina, pane, formaggi, passata, confetture, olio, miele, vino e tanto altro ancora. Per info e prenotazioni Lucia 327 5555284 e
In casa mia, nel Borgo di Coriano, in un paese che non c’è più, nel quotidiano scorrere del tempo, a mezzogiorno, si preparava la minestra: tagliolini o quadrettini, il venerdì riso. Io ero per i quadrettini. Ma il massimo erano quelli con la seppia. Piatto raro, il pescivendolo in paese veniva due volte alla settimana e non sempre con la “sipa”. L’altra sera, un mio amico, semel abbas semper abbas, mi ha invitato a casa sua, e mi ha cucinato questo piatto della mia infanzia. Premesso che ero a Montecavallo, dove da sempre alberga la nobiltà riminese, il piacere di mangiare questa minestra di una volta, totalmente scomparsa dalla ristorazione locale, mi ha riportato ai sapori e ai saperi di una tradizione che non può essere dimenticata. Ora che la Pescheria ha riaperto alla grande, superato l’equinozio d’Autunno, noi che abbiamo la grande fortuna di abitare e vivere la città, e la Pescheria ne è il cuore pulsante, ritorniamo a scoprire e fare quello che le nostre nonne e mamme ci preparavano. Rurali di mare sempre. Enrico Santini
Terza domenica di sagra. Tutto è pronto a Perticara: il borgo dell’alta Valmarecchia domenica 24 settembre apparecchia in tavola il suo “oro giallo”: la Polenta! La tradizionale “Sagra della Polenta e dei frutti del sottobosco” cattura appassionati, buongustai e curiosi. Regina della manifestazione è indubbiamente la rustica vivanda, preparata da sempre in questo caratteristico borgo della Valmarecchia. Il tradizionale piatto è infatti il protagonista della 35esima Sagra della Polenta e dei Frutti del Sottobosco. La Sagra – giunta alla XXXV edizione – è un appuntamento da… leccarsi i baffi, nel quale la Polenta la fa da padrona. Quella tipica è condita con il ragù di salsiccia, di cinghiale o con i funghi. La Piadina, le patatine fritte, la trippa, le cotiche con i fagioli, lo stufato di cinghiale e altre specialità della tradizione locale, innaffiate con il robusto Sangiovese D.O.C., completano l’offerta enogastronomica di una manifestazione che attira nel borgo della Valmarecchia ogni anno migliaia di persone. Nella passata edizione furono consumati oltre 8 quintali di farina di polenta suddivisi in 7.000 porzioni. E la Pro Loco non intende essere da meno in questa edizione, che nelle prime due uscite è partita davvero con il piede giusto! Immancabili le bancarelle con prodotti del sottobosco (dalle
8.000 espositori, di cui 90% internazionali, su un’area di 154 mila mq e 170 mila visitatori da 200 paesi: questi i numeri della scorsa edizione di Anuga, la principale fiera mondiale per l’industria alimentare e delle bevande, cifre destinate a crescere quest’anno alla manifestazione che si svolgerà a Colonia dal 7 all’11 ottobre. Il claim, “taste the future”, non lascia spazio a libere interpretazioni: con dieci categorie merceologiche, (Fine Food, Chilled and Fresh food, Frozen Food, Meat, Bread & Bakery, Drinks, Hot Beverages, Dairy, Organic, Out of Home), ad Anuga 2023 sarà davvero possibile prendere visione, ma anche degustare, gli alimenti e le bevande che plasmeranno il nostro futuro. In un contesto così internazionale e lungimirante si inserisce perfettamente la presenza di Galvanina Group, l’azienda di Rimini specializzata nell’imbottigliamento di acqua minerale e nella produzione di bibite biologiche, mixer e tè freddi che esporta 162 milioni di bottiglie in oltre 40 paesi nel mondo. Presso la Hall 8.1, sarà esposta l’intera gamma a marchio Galvanina: diciotto soft drinks classici e alla frutta, cinque tipologie di tè freddi – tra cui il tè bianco ai sentori di pompelmo e fiori di sambuco, al primo posto della recente classifica de Il Gambero Rosso – tre
Più di 320 partecipanti e oltre 21mila euro raccolti per la società sportiva Atletica Endas Cesena. È questo il bilancio finale della cena benefica “Santarcangelo c’è”, che si è svolta ieri sera (martedì 12 settembre) in piazza Ganganelli grazie alla collaborazione e al sostegno di un’ampia rete di associazioni, privati e imprese del territorio romagnolo e non solo. La serata è iniziata intorno alle 19 con i saluti di Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, e di Donatella Cremonese in rappresentanza della Consulta del Volontariato ai partecipanti che stavano prendendo posto ai tavoli. Intorno alle 19,45 l’avvio della cena, con 26 pietanze diverse realizzate da otto chef e tre “cuoche di casa”, che insieme a undici locali santarcangiolesi tra ristoranti, piadinerie, pizzerie, trattorie e rosticcerie hanno offerto ai presenti un menù di alto livello – unico e irripetibile in quanto creato in corso d’opera e svelato al momento della cena – con ampia scelta tra piatti diversi, presentati in un ricco buffet di 30 metri accompagnato dai vini delle sedici cantine del progetto Rimini Rebola invitate dalla Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini. A conclusione della cena – prima dei dolci offerti da gelaterie, forni e pasticcerie, compresa una
Pesce fresco finalmente di nuovo sui banchi del mercato e sulle tavole dei riminesi. Questa mattina (martedì 12 settenbre) primo giorni di riapertura della pesca dopo il fermo biologico. Era tanta la voglia di pesce appena pescato del nostro mare. Una folla impressionante ha invaso le corsie della pescheria del mercato coperto. In poche ore sono stati acquistati quintali e quintali di pesce appena pescato. In abbondanza sui banchi canocchie, triglie, mazzancolle, sardoncini, sogliole, mazzole. I prezzi, nonostante la grande domanda, sono a buon mercato. Le mazzancolle dagli 8 ai 20 euro secondo la taglia, le sogliole dai 12 ai 16 euro, le canocchie dai 4 auro ai 10 euro. Sullo stesso prezzo sardoncini e triglie. Insomma, l’occasione per una cena di pesce di ottima qualità e fresco a buon mercato. Molti anche i rivenditori provenienti da altre parti d’Italia, soprattutto del nord, che hanno prenotato casse di pesce. La pescheria del Mercato coperto riminese d’altra parte "è una tra le più grandi e qualificate della Regione e tra le più importanti d’Italia. In Pescheria, oltre ai tradizionali banchi di commercianti, ci sono anche 10 banchi di produttori che vendono esclusivamente i propri prodotti a km 0, oltre a 1 banco specializzato nella
Ancora una volta la “Festa della Piadina” non si smentisce e dimostra che davvero il pane di Romagna ‘pis un po’ ma tot’, come recita il celebre sottotitolo della manifestazione. Lungo l’Isola dei Platani a Bellaria Igea Marina, nei tre giorni di festa dell’ultimo weekend, notevolissima è stata l’affluenza di pubblico, con code presso le undici piadinerie che hanno preparato quasi trenta diversi tipi di farciture. Una ventesima edizione che ha avuto momenti di spettacolo imperdibili grazie alle selezioni, nelle serate di venerdì e sabato ed alla finale nazionale di domenica, di Miss Mamma Italiana; manifestazione che ha incontrato la Festa della Piadina grazie a una divertente sfida fra miss a colpi di matterello. Non le uniche, per altro, a cimentarsi nella creazione del pane di Romagna, visto che anche i giovanissimi hanno potuto partecipare a un laboratorio di piadina tenuto dallo Chef Marco Frassante, dell’Associazione Cuochi Romagnoli. Seguitissime poi le tre serate de ‘La Romagna dei Libri’, l’interessante evento nell’evento promosso dalla Biblioteca Comunale ‘Alfredo Panzini’, che ha visto alternarsi sul palco di piazzetta Fellini autori ed editori romagnoli di assoluto rilievo. La tradizione è stata rispettata sabato sera con i folkloristici ‘sciucaren’ al suono delle autentiche canzoni romagnole, così come
Nei nostri ristoranti la tagliatella è il piatto forte, diventata, negli ultimi anni, sinonimo della Romagna. Ma oggi non parleremo delle ottime tagliatelle che potete trovare seguendo le indicazioni non marchetta re della “Confraternita”, o le varie scuole di pensiero che abbondano nel nostro Paese, ma dell’universo concettuale della Novella e cosa significhi mettere a tavola (improvvisata) una ventina di persone profondamente innamorate del Borgo. Un giovane cubano, un domenicano (non frate), un marocchino. Non erano ospiti ma borghigiani. Terroncelli, Montefeltrini, una riminese doc di Montecavallo, supportavano l’allegra brigata con un corianese che ha scelto il Borgo nel secolo scorso e non ha nessuna intenzione di mollarlo. Perché il Borgo? Per i valori che sempre hanno caratterizzato l’“enclave” riminese. Più o meno ci conosciamo tutti, la dimensione è ancora quella dove le persone si salutano, si rispettano, si aiutano e dove stare insieme è un piacere condiviso. Se poi ci sono le fotoniche tagliatelle della Novella… Per il vino non c’è problema: secondi a nessuno. Rurali sempre, Enrico Santini
Tutto è pronto all’ombra del monte Aquilone per … dire 35! Da questo fine settimana e per tutte le domeniche di settembre e la prima domenica di ottobre 2023, Perticara apparecchia in tavola il suo “oro giallo”: la Polenta! Al via le tradizionali quattro domeniche… “in giallo” della “Sagra della Polenta e dei frutti del sottobosco” che cattureranno appassionati, buongustai e curiosi. Regina della manifestazione è indubbiamente la rustica vivanda, preparata da sempre in questo caratteristico borgo della Valmarecchia. Il tradizionale piatto è infatti il protagonista della 35esima Sagra della Polenta e dei Frutti del Sottobosco, che esordisce domenica 10 settembre alle pendici del Monte Aquilone, in alta Valmarecchia, e prosegue il 17 e il 24 settembre e il 1 ottobre. La Sagra – giunta alla XXXV edizione – è un appuntamento da… leccarsi i baffi, nel quale la Polenta la fa da padrona. Quella tipica è condita con il ragù di salsiccia, di cinghiale o con i funghi. La Piadina, le patatine fritte, la trippa, le cotiche con i fagioli, lo stufato di cinghiale e altre specialità della tradizione locale, innaffiate con il robusto Sangiovese D.O.C., completano l’offerta enogastronomica di una manifestazione che attira nel borgo della Valmarecchia ogni anno migliaia di
Il 9 settembre 2023 la Delegazione di Rimini dell’Accademia Italiana della Cucina, Istituzione culturale della Repubblica Italiana, celebrerà il 40° anno della sua fondazione con un evento al Grand Hotel di Rimini. Al ricordo dei soci fondatori e di autorevoli testimoni della ristorazione della Riviera di Rimini, seguirà la conversazione di Luisa Maria Bartolotti “SAPORI DI MARE: passeggiata per immagini nella cultura della cucina della Capitale del turismo”. [caption id="attachment_426879" align="aligncenter" width="800"] La “Capanna svizzera”, locale nelle vicinanze del Kursaal per “mangiare e bere alla buona” dal 1873.[/caption] “Sapori di mare” percorrerà le tappe salienti di cinquecento anni di storia dei cibi e dei riti culinari nel territorio riminese a partire del pranzo di nozze di Roberto Malatesta fino ai fast food e alle piadinerie della Rimini di oggi. [caption id="attachment_426882" align="aligncenter" width="802"] “Italy & Italy”, il primo fast food all’italiana sul lungomare di Rimini nel 1983[/caption] L’Accademia italiana della Cucina, presente a Rimini dal 1983, fu fondata nel 1953 da Orio Vergani e, fin dagli esordi, ha avuto consultore per la Romagna il celebre scrittore e pittore riminese Luigi Pasquini, cultore delle tradizioni culinarie della Riviera. [caption id="attachment_426881" align="aligncenter" width="791"] Il mitico “Giovanni” del ristorante “Vecchia Rimini”[/caption] [caption id="attachment_426880" align="aligncenter" width="791"] “Bruno” e le sue
Da martedì prossimo, 12 settembre, con la riapertura della pesca dell’Alto Adriatico, con tutte le barche della marineria di Rimini in mare, si potranno nuovamente trovare aperti tutti gli oltre 55 banchi della pescheria del Mercato Coperto ricchi di pesce fresco del nostro mare in tutte le sue varietà. In relazione alla stagionalità del prodotto pescato si prevede un’abbondanza di triglie, canocchie, moli, sogliole, alici ed anche seppiolini. “Gli operatori - scrive in una nota la direzione del Mercato Coperto - aspettano tutti i clienti per condividere con loro uno dei momenti più importanti dell’anno, assaporando così la tradizione di un rito che da decenni si è radicato nelle abitudini della città di Rimini”. La pescheria del Mercato Coperto di Rimini è una tra le più grandi e qualificate della Regione, con un assortimento importante di prodotti a km0 e molluschi oltre a quelli di provenienza italiana, allevati, congelati e di importazione.