Home___aperturaMorte Giuseppe Tucci, convalidato l’arresto del buttafuori: “L’ho colpito otto volte”

Domani l'autopsia sul corpo del pompiere 34enne


Morte Giuseppe Tucci, convalidato l’arresto del buttafuori: “L’ho colpito otto volte”


14 Giugno 2023 / Redazione

Il giudice Raffaella Ceccarelli ha convalidato l’arresto di Klajdi Mjeshtri, il buttafuori 28enne fermato con l’accusa di omicidio volontario per aver provocato la morte di Giuseppe Tucci (nell’immagine in apertura) durante una rissa. Il 28enne è in carcere ai Casetti di Rimini e questa mattina è stato interrogato dal pm Davide Ercolani, davanti al giudice. Ha ammesso di aver colpito otto volte il pompiere ma di non averlo fatto per gelosia. “Mi sentivo minacciato”, ha detto.  Il sospetto degli inquirenti è che Tucci abbia infastidito la fidanzata del buttafuori e che lui abbia agito dopo aver assistito alla scena. L’ipotesi di reato resta quella di omicidio volontario.

Secondo le testimonianze raccolte, tuttavia, Mjeshtri si sarebbe scagliato contro la vittima infierendo con una cinquantina di colpi tra calci e pugni contrariamente alla versione dell’arrestato che ha spiegato di averlo colpito come detto non più di otto volte. Domani sarà eseguita l’autopsia sul corpo della vittima per chiarire le dinamiche in ogni dettaglio.

La sera di sabato 10 giugno Tucci aveva trascorso una serata in discoteca assieme a un collega. Avrebbe avuto un diverbio con Mjeshtrj e i due amici sarebbero usciti per evitare che la situazione degenerasse. All’improvviso però Tucci sarebbe tornato verso il Frontemare, nel cui spiazzo esterno è stato selvaggiamente picchiato dal buttafuori.

Giuseppe Tucci era stato ricoverato quando si trovava già in coma irreversibile, poi nel pomeriggio di lunedì i medici hanno dovuto dichiarare il decesso. A Rimini sono arrivati i familiari della vittima. Il padre, anche lui pompiere, la madre e il figlio quindicenne di Giuseppe Tucci. Originario di Foggia, era arrivato a Rimini nel 2019 e lavorava al distaccamento aeroportuale dei vigili del fuoco della città romagnola.