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Bilancio, turismo lento e ambiente fra le priorità del sindaco che cerca la riconferma: "Oasi di Montebello deve tornare com'era"


Raggini: “Poggio Torriana, unificazione da completare”


23 Maggio 2024 / Paolo Zaghini

Non è facile prendere atto che nel Comune di Poggio Torriana il centro-sinistra è riuscito a spaccarsi in tre liste. Difficile capire anche il perché. I programmi delle tre liste contengono molti punti in comune,

Poggio Torriana nel 2024 festeggia i dieci anni della fusione avvenuta l’1 gennaio 2014 fra i comuni di Poggio Berni e Torriana a seguito di un referendum che ha visto un’ampia maggioranza di cittadini esprimersi per l’unione (oltre l’80% di SÌ) il 13 ottobre 2013. Ne è nato un comune che ha oggi circa 5.200 abitanti, con una grande estensione territoriale (ca. 35 kmq di territorio).

Il Sindaco uscente, Ronny Raggini, in carica dal 2019, si ricandida alla guida della lista civica “Uniti a Poggio Torriana”, sostenuta dal PD. Gli si contrappongono Francesca Macchitella con la lista civica “Territorio e identità” (Macchitella è stata in Giunta con Raggini sino all’estate 2022) e Danilo Rinaldi con la lista civica “Volenterosi per Poggio Torriana” (Rinaldi è assessore uscente a Santarcangelo di Romagna con la Sindaca Alice Parma).

A queste tre liste si deve aggiungere quella del centro-destra, sostenuta da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, “SiAmo Poggio Torriana” con candidata a Sindaco di Loretta Contucci (già consigliera comunale di minoranza nell’ultimo quinquennio).

Quattro liste per un Comune con poco più di 5.000 abitanti. Ricordiamo che chi prende un solo voto in più elegge 8 consiglieri su 12 più il Sindaco. Tutte le altre liste dovranno spartirsi gli altri 4 consiglieri.

Incontriamo il Sindaco uscente Ronny Raggini e con lui facciamo un’ampia chiacchierata sulla situazione del suo Comune e sul programma della lista da lui guidata “Uniti a Poggio Torriana”.

Raggini è nato nel 1978, ha dunque 46 anni. Diplomato perito tecnico all’ITI di Rimini. E’ un tecnico dell’Officina Grandi Locomotive (OGR) di Rimini. Consigliere Comunale dal 2009 al 2019, eletto Sindaco nel 2019. Iscritto al PD dal 2008, da cinque anni ne è anche il Segretario (“ma attendo con ansia il prossimo Congresso per passare la mano”).

Questi ultimi cinque anni da Sindaco non li ha vissuti tranquillamente. Le fibrillazioni nella sua maggioranza e le uscite di alcuni consiglieri da essa (oltre la Macchitella, la consigliera Guendalina Salvigni) hanno determinato momenti di crisi, superati con la volontà di proseguire nel raggiungimento degli obiettivi previsti nel programma elettorale per cui i cittadini avevano votato (la lista di Raggini nel 2019 aveva preso il 62,28% dei voti).

Partiamo dall’unione dei due Comuni. “Dobbiamo continuare a lavorare per completare la fusione, affinchè la nostra comunità possa sentirsi sempre più unita, partecipe e orgogliosa. E il lavoro maggiore deve essere fatto nelle scuole, con i giovani”.

Superare i campanili non è mai facile, ma le risorse pervenute da Stato e Regione per la fusione hanno aiutato? “Sicuramente, sono state fondamentali per la crescita dei servizi e delle infrastrutture del nostro Comune in questi dieci anni. Per altri cinque anni potremo usufruire di queste risorse aggiuntive al nostro bilancio. Queste hanno permesso di contenere in maniera importante la pressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese di Poggio Torriana. Ma nei prossimi anni dovremo incominciare a fare i conti pensando che queste finiranno e dovremo tornare a contare solo sulle nostre risorse, quelle che provengono dai nostri cittadini”. Ad oggi il Sindaco afferma che il bilancio comunale è sano, non ci sono debiti fuori bilancio e la sua gestione ha consentito al Comune di far fronte ai problemi posti dal periodo post pandemico e agli aumenti dei consumi energetici e quelli più in generale dati dall’inflazione.

Il tema della gestione del bilancio è avvertita dal Sindaco come la priorità dei prossimi anni: questa preoccupazione tornerà continuamente nel nostro colloquio perché la fine delle entrate straordinarie porrà notevoli problemi sulla gestione dei servizi comunali. Ma l’impegno “sarà costante verso le politiche sociali e quelle scolastiche, due settori per noi prioritari”. Per Raggini la questione è trovare l’equilibrio economico necessario per la sostenibilità del bilancio.

L’ambiente e la salvaguardia del territorio sono gli altri due temi al centro del programma della lista. “L’attenzione verso l’ambiente si dovrà tradurre mediante la difesa del paesaggio e delle risorse naturali con la consapevolezza che dalla corretta gestione di queste ricchezze passa la qualità della vita dei nostri cittadini”. Del resto Poggio Torriana si trova tra le valli dei fiumi Uso e Marecchia ed ha un habitat naturale importante per il territorio della Provincia di Rimini.

Qui ha sede l’Oasi di Montebello che ha visto, nel 2019, con un atto proprio della Regione Emilia-Romagna la riduzione del suo perimetro, senza una interlocuzione con il Comune. Sembra per questioni legate al piano venatorio regionale: tradotto, il prolificarsi esagerato dei cinghiali e la necessità di un piano di abbattimento che non poteva avvenire all’interno dell’area protetta dell’Oasi. Dire che questa decisione regionale non è stata presa bene dai cittadini è dire poco. Probabilmente la nascita della lista dei “Volenterosi” ha questa causa. Raggini ci dice: “Vogliamo riportare il perimetro dell’Oasi di Montebello alle sue dimensioni originarie chiedendo alla Regione di farlo, e sollecitando la revisione del nuovo Piano faunistico regionale. Ed in questo ambito vogliamo anche rilanciare il ruolo dell’Osservatorio di Montebello per la valorizzazione della didattica ambientale”.

E su Montebello c’è forte la volontà di sostenere le attività economiche in loco e lo svolgersi di eventi culturali e turistici: “Con il progetto di riqualificazione del borgo di Montebello vogliamo incentivare il rilancio del progetto dell’’albergo diffuso’, per offrire una maggiore ricettività all’interno dello storico borgo mettendo a disposizione anche parte del nostro patrimonio edilizio presente al suo interno. Inoltre, attraverso un apposito regolamento, vogliamo candidare il borgo di Montebello come ‘Il Borgo dei Matrimoni’”.

Più complessivamente Raggini pensa che il suo Comune possa essere riconosciuto come un luogo dedicato al turismo lento, per scoprire le innumerevoli bellezze paesaggistiche e ambientali mediante passeggiate: “La nostra rete sentieristica dovrà essere mantenuta e sviluppata in maniera costante”.

Il nostro Progetto di “Museo diffuso” conta oggi cinque poli culturali museali: Museo Mulino Sapignoli, Museo del Miele, Museo della tessitura, Osservatorio di Montebello, Parco Museo dei fossili. Questi poli “devono diventare luoghi dove si racconta la storia di Poggio Torriana intrecciando le esperienze legate da una trama che lega ambiente, lavoro e identità”.

Il forte tessuto produttivo fatto di imprese industriali e artigianali non sta registrando segni di crisi conclamate: c’è un ricorso in diverse aziende alla cassa integrazione, ma non segnali di problemi gravi.

E la possibilità di ampliare le aree produttive è uno dei temi portanti del lavoro iniziato per la redazione del PUG, il nuovo strumento urbanistico, sulla base della legge regionale del 2017. Poggio Torriana opera ancora sulla base dei due vecchi PRG di Torriana e Poggio Berni separate. Sempre Raggini: “Andranno condivisi all’interno del PUG i vari principi della legge urbanistica regionale ispirati alla rigenerazione urbana, al recupero dell’esistente e al contenimento del consumo di suolo”. Al momento è stato istituito l’Ufficio di piano e definita la zonizzazione sismica. Nei prossimi cinque anni, con la partecipazione dei cittadini, si dovrà andare alla scrittura del nuovo PUG prevedendone l’approvazione verso la fine del prossimo mandato legislativo.

Sono molte le cose che abbiamo fatto fra il 2019 e il 2024, in un territorio che per decenni era rimasto indietro. Le risorse dell’unificazione sono state fondamentali. Vogliamo completare i progetti che abbiamo redatto e che sono in itinere. Vogliamo intervenire per il completamento del recupero urbanistico in tutti i nostri borghi: Montebello, Camerano, Gemmiano, Trebbio, Torriana. Vogliamo creare le condizioni perché i nostri cittadini si sentano sempre più parte di un Comune che lavora per loro: il programma che abbiamo presentato tiene conto del grande lavoro svolto che ha dato un impulso positivo al territorio comunale attraverso la realizzazione di molte opere pubbliche, attese da tempo. Per i prossimi cinque anni vogliamo proseguire su questo impegno, garantendo sempre di più servizi qualificati e una amministrazione comunale capace di ascoltare le sollecitazioni provenienti dai suoi cittadini”.

Infine un’ultima battuta sull’Unione dei Comuni della Valmarecchia, a cui il Comune di Poggio Torriana ha delegato importanti funzioni, come la gestione dei Servizi sociali: “Alla luce dell’esperienza di questi ultimi anni riteniamo che vada rivisto e ottimizzato il suo funzionamento. In considerazione delle nuove norme regionali valuteremo quale schema di riordino territoriale può garantire la gestione più efficiente e sostenibile. Per intenderci, siamo disponibili a valutare un percorso che unisca i soli comuni della bassa Valmarecchia per poter facilitare il trasferimento di altre funzioni in un ambito territoriale più omogeneo rispetto all’attuale”.

Raggini ha accettato di avere un confronto pubblico aperto alla cittadinanza con gli altri tre candidati sindaci: gli argomenti per un confronto serrato, ma costruttivo, per la popolazione ci sono tutti.

Salutiamo il Sindaco Raggini facendogli gli auguri, sapendo che la sua sarà una partita difficile: non fosse mai che fra i tre litiganti vinca il quarto, ovvero il centro-destra, regalando a loro uno dei comuni storicamente governato da sempre dalle forze di sinistra.

Paolo Zaghini