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Tamagnini: “Servizio cruciale nel potenziamento dell’assistenza territoriale", Gianfreda: "A breve canteri per tre Case di Comunità"


Rimini: aperto il nuovo CAU nel Padiglione Ovidio con accesso diretto 7 giorni su 7


29 Aprile 2024 / Redazione

Aperto a Rimini il CAU – Centro di Assistenza e Urgenza in via Ovidio. Tamagnini: “Servizio cruciale nel potenziamento dell’assistenza territoriale, un altro passo significativo per la città in stretta sinergia con il Comune”

E’ entrato in funzione lunedì 29 aprile a Rimini il nuovo Centro di Assistenza e Urgenza, conosciuto anche con il suo acronimo CAU, un tassello fondamentale del percorso di potenziamento e rafforzamento della sanità territoriale, nonché dell’ottimizzazione dei servizi sanitari per la comunità avviata dall’Ausl Romagna con il territorio.

Il CAU si trova nel Padiglione Ovidio in via Ovidio, sede territoriale nelle vicinanze del Pronto Soccorso dell’ospedale Infermi, ed è attivo con accesso diretto sette giorni su sette per 12 ore, dalle ore 8 alle 20: si avvale di una equipe medico-infermieristica dedicata (con formazione specifica ed esperienza nella gestione di problemi sanitari urgenti) e di strumenti di approfondimento diagnostico laboratoristici e strumentali, come da norma regionale.

Una struttura (gli spazi si sviluppano su un unico piano per una superficie complessiva di circa 250 mq), progettata allo scopo di estendere la rete sanitaria rispondendo in maniera efficace e tempestiva alle esigenze dei pazienti che necessitano di assistenza per problemi urgenti a bassa complessità. Il costo dell’intervento a carico dell’Azienda è pari a circa 300 mila euro, somma a cui vanno aggiunte le spese per la sistemazione delle aree esterne che proseguiranno durante l’estate sia per la costruzione di un nuovo parcheggio in aderenza all’attuale a servizio del Pronto Soccorso, sia per la costruzione e delimitazione dell’isola ecologica.

Prosegue in questo modo la riforma dell’Emergenza urgenza e il potenziamento dell’assistenza territoriale, il cui obiettivo strategico risulta essere il rafforzamento del sistema delle Cure primarie per garantire servizi di prossimità, arricchire le risposte a livello territoriale, trattare in setting più adeguati i bisogni di salute che determinano i così detti ‘accessi impropri ai servizi di emergenza’, rendendo maggiormente appropriato l’accesso ai Pronto Soccorso. I CAU garantiscono risposte ai bisogni urgenti episodici in stretta connessione e rafforzamento della rete dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera scelta, al fine di garantire le risposte necessarie in un’ottica di continuità e integrazione delle cure.

Si concretizza sempre di più il piano di potenziamento dell’assistenza territoriale all’interno di un iter di riorganizzazione dei luoghi e di maggiore integrazione dei percorsi di salute – sottolinea Mirco Tamagnini, direttore del Distretto di Rimini -. Ecco perché quella di oggi è una giornata assai significativa per la nostra città, che dopo l’attivazione della COT segna un’altra tappa importante nel percorso disegnato dal livello regionale e che stiamo portando avanti anche in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale, che ringrazio pure in questa occasione. Con l’apertura del CAU in via Ovidio, dove lavorano medici e infermieri appositamente formati per accogliere questa tipologia di pazienti, si aggiunge una componente cruciale di questo disegno all’interno di un’area già dedicata ai servizi territoriali, vicina al pronto soccorso ma esterna all’ospedale Infermi. Un pilastro di un modello sanitario di prossimità, che comprende anche le tre future Case di Comunità, gli snodi territoriali, le attività domiciliari e altre importanti iniziative, pensato per implementare la rete assistenziale e per dare un supporto alla medicina di base allo scopo di garantire alla cittadinanza un accesso alle cure adeguato e veloce grazie anche a un ampliamento dei presidi e un efficientamento dell’organizzazione assistenziale. Con un servizio aperto sette giorni su sette, dalle 8 alle 20, in libero accesso, diamo una risposta concreta alle persone che hanno bisogno di assistenza. E su questo aspetto siamo costantemente monitorati dal nostro Direttore Generale, come già avviene per gli altri CAU attivi. E non è casuale neppure la scelta di attivarlo a fine aprile, nel periodo dei ‘ponti’ di primavera che tradizionalmente richiamano tante persone in riviera e soprattutto in vista di eventi caratterizzati da migliaia di presenze come ad esempio Rimini Wellness e poi l’estate, con l’afflusso di turisti. Abbiamo dato la priorità al mettere prima possibile a disposizione dei cittadini un servizio importante e mi sento rincuorato ora nel vedere che tutto è a posto e la funzionalità degli spazi, così come è stato bello vedere la collaborazione da parte di tutti in vista di questo obiettivo. Da parte mia, dunque, è doveroso un sentito ringraziamento a tutti gli operatori dei vari settori, determinanti per arrivare a questo concreto risultato, e in particolare alla dottoressa Antonella Dappozzo, Direttrice delle Cure Primarie”.

Prima del taglio del nastro il nuovo CAU di Rimini ha ricevuto la benedizione da parte del diacono presso l’Ospedale Infermi, Roberto Conti.

Aggiunge l’assessore alla salute del Comune di Rimini Kristian Gianfreda: “Il CAU è il tassello di un quadro più esteso: Rimini, ad esempio, potrà contare anche su tre Case di Comunità con la partenza a breve dei cantieri e di 11 snodi territoriali allo scopo di avvicinare le cure a casa dei pazienti, in un’ottica di maggiore prossimità. Grazie a nuovi presidi e a un potenziamento delle attività socio sanitarie, stiamo riorganizzando il nostro modello sanitario, nel solco dei concetti di università delle cure, efficienza e ‘vicinato”‘.

Salgono così a 10 i CAU ad oggi attivi in Romagna, quattro dei quali in provincia di Rimini: Cervia e Cattolica (che hanno cominciato ufficialmente la loro attività il 18 dicembre) Santarcangelo, Cesenatico e Mercato Saraceno (operativi dal 15 gennaio), Ravenna, San Piero in Bagno e Santa Sofia (aperti il 22 gennaio) e Novafeltria (attivo dal 29 gennaio).
Lunedì sarà 6 maggio entrerà poi in funzione il CAU di Cesena, quindi il 20 maggio sarà la volta di Bellaria (con trasformazione dell’attuale Punto di Primo Intervento). Nel secondo semestre del 2024 apriranno poi i CAU di Riccione e Morciano (l’obiettivo di Ausl Romagna è arrivare all’apertura di 21 CAU su tutto il territorio romagnolo).

Gli accessi ai CAU della Romagna ad oggi

Dal 18 dicembre al 28 aprile gli accessi ai Cau attivi in Romagna sono stati complessivamente 30.268 (in particolare 2453 nell’ultima settimana di rilevazione, dal 22 al 28 aprile): 5494 a Cattolica; 4232 a Cervia, 4404 a Cesenatico, 7368 al CMP di Ravenna, 1639 a Mercato Saraceno, 706 a Novafeltria, 517 a San Piero in Bagno, 5492 a Santarcangelo e 416 a Santa Sofia. 

Cos’è un CAU?   

Il CAU, Centro di Assistenza e Urgenza, è una struttura sanitaria del territorio alla quale i cittadini possono rivolgersi per problemi di salute urgenti, episodici a bassa complessità assistenziale.

Cosa eroga un CAU

Visita medica
Certificazioni
Trattamento farmacologico al bisogno
Prescrizione di terapia per patologie di nuova insorgenza o terapie essenziali
Procedure chirurgiche minori (per esempio, suture, medicazioni)
Prestazioni assistenziali e specialistiche per eventi di origine traumatica.   

I cittadini che accedono al CAU vengono accolti dall’infermiere che procede attraverso colloquio strutturato alla valutazione del bisogno sanitario espresso, a cui segue la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici. Il medico del CAU, se necessario, prescriverà prestazioni specialistiche a completamento diagnostico. L’esito del percorso clinico-assistenziale effettuato al CAU è disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino. Una volta eseguite le prestazioni di approfondimento prescritte, il relativo referto potrà essere valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta, i riferimenti per ogni cittadino assistito, senza dover tornare al CAU.

Il ticket al CAU si paga? 

La visita e alcuni accertamenti diagnostici offerti nei CAU (per esempio ECG ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione Emilia-Romagna, mentre per tutti gli altri la visita prevede una partecipazione alla spesa pari a 20 euro da corrispondere al medico che provvederà a rilasciare apposita ricevuta di riscossione. Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del CAU per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino con il relativo ticket se dovuto in base alle esenzioni possedute. Si precisa che per i cittadini residenti non sono soggette a pagamento le prestazioni specialistiche a completamento diagnostico relative a coliche renali e traumi avvenuti nelle 24 ore precedenti.

Quando rivolgersi al CAU?

Mal di testa/cefalea/emicrania (con dolore lieve-moderato)       Ustioni minori/Solari
Disturbi della vista Contrattura muscolare
Dolore all’occhio Dolore alle articolazioni
Irritazione da lenti a contatto Diarrea (senza sangue)
Occhio rosso con secrezioni/Congiuntivite Disturbi anali
Trauma occhio senza disturbi della vista Dolore addominale (con dolore lieve-moderato)
Corpo estraneo orecchio Dolore fianco (tipo coliche renali)
Dolore orecchio Nausea e/o vomito ripetuto
Riduzione dell’udito/Tappo di cerume Mal di schiena/Lombalgia
Sangue al naso Bruciore/Difficoltà a urinare
Mal di denti Ostruzione o sostituzione di catetere vescicale
Problemi post-estrazione dentaria Agitazione in stato ansioso già conosciuto
Torcicollo Febbre
Tosse/Raffreddore/Mal di gola Medicazioni e rimozioni punti
Traumi lievi (Piede, Caviglia, Ginocchia, Gomito, Polso, Mano) Piccole ferite
Prurito, arrossamento/tumefazione della cute Variazione glicemia
Punture di insetto, morso di animale Variazione pressione arteriosa

Si evidenzia che in caso di sintomi gravi quali dolori toracici, difficoltà respiratorie, cefalee inusuali, dolori addominali di grado severo e sintomi riconducibili al disturbo neurologico acuto è necessario continuare a chiamare il 118 ricorrendo alle cure del Pronto Soccorso.