HomePoliticaRimini, Comitato Rione Clodio: “Le 12.500 auto in meno sul Ponte di Tiberio passano tutte da noi”

Residenti ad alzo zero sull'Assessora Frisoni: "Due anni fa promise varco ZTL: mai attivato"


Rimini, Comitato Rione Clodio: “Le 12.500 auto in meno sul Ponte di Tiberio passano tutte da noi”


31 Luglio 2023 / Redazione

Il Comitato Residenti Rione Clodio “contesta totalmente quanto asserito dall’Assessora Frisoni nelle dichiarazioni riportate sul Corriere Romagna del 29/07 dal titolo “Ponte di Tiberio – sparite 12.500 auto al giorno”.

“Premesso che avevamo deciso di non fare comunicati dopo la nostra audizione presso la 3° Commissione Consiliare Permanente lo scorso 26/07  – scrive il Comitato – anche per cercare di riprendere un confronto costruttivo e evitare ulteriori polemiche. Purtroppo, a questo punto la nostra risposta è doverosa”.

Che prosegue: “In questi quattro anni di confronto con l’AC confermiamo quanto comunicato dalla Frisoni relativamente ai 12 incontri intervenuti, peccato che in 8 di questi ci avevano assicurato il senso unico su via Circonvallazione Occidentale come peraltro ancora prevede il Pums, mentre nei restanti 4 lo hanno rinnegato senza tenere nella minima considerazione le nostre richieste. Diciamo questo per far capire che la nostra vicenda è stata gestita con improvvisazione e con contraddizioni continue al limite della presa in giro. Per meglio comprendere il comportamento di chi ci amministra, riportiamo ad esempio le considerazioni della Frisoni del 2020 sull’utilizzo di via Ducale “E’ impensabile utilizzare via Ducale per il traffico di attraversamento se non per un breve periodo”, la lettera allegata dell’ex sindaco Gnassi dopo che nel 2018 il traffico
monte/mare è stato deviato nel Rione Clodio per 10 mesi per l’allestimento della passerella sospesa sul ponte di Tiberio, ci ha inviato la lettera di scuse e di apprezzamento per il sacrificio subito, poi il “fila a destra” che la Frisoni aveva lanciato come soluzione finale per sollevare il Rione Clodio dal traffico di attraversamento. Oggi possiamo affermare con forza che nel nostro caso l’art. 54 della Costituzione è stato disatteso più volte “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.

E ancora: “Riduzione di 12.500 auto dal ponte di Tiberio – quanto asserito dalla Frisoni non risponde al vero ed è un evidente autogol poiché è una palese ammissione che il flusso che prima attraversava il Ponte di Tiberio è stato trasferito in direzione mare/monte su via Bastioni Settentrionali, mentre il flusso monte/mare che stimiamo in ugual misura, che prima transitava su via Bastioni Settentrionali è stato convogliato in Corso d’Augusto primo tratto, via Ducale e via Clodia. Quindi chi ne fatto le spese è il Rione Clodio che rispetto a prima si trova 12.500 auto in più ed è diventato lo spartitraffico fra due circonvallazioni interne al centro storico (v. foto Google maps)”.

“È calzante al riguardo citare in negativo per noi la metafora del pollo di Trilussa, in pratica a Rimini il Rione Clodio si è mangiato tutto il traffico (due polli molto indigesti) nelle due direzioni di marcia, mentre il Borgo di San Giuliano (detto anche Borgo Fortunato) con il Ponte di Tiberio si è mangiato zero polli. Ergo, la riduzione a livello cittadino di 12.500 auto se c’è stata non ha riguardato il Rione Clodio che al contrario l’ha vista aumentare di 12.500. Su queste misurazioni poi solleviamo molti dubbi poiché abbiamo visto nei mesi scorsi dei fili in mezzo ad alcune strade per misurare i flussi, misure che non ci risultano effettuate negli anni precedenti quando ad esempio è stato lanciato il progetto la “Città cambia volto”. In ogni caso queste misurazioni dovrebbero essere certificate da un ente terzo indipendente per poterle ritenere valide, altrimenti hanno solo il valore di annunci autoreferenziali”.

“Dobbiamo poi rilevare ancora una volta l’insensibilità della Frisoni verso i residenti del Rione Clodio quando dice che è migliorata la “qualità ambientale” di via Giovanni XXIII senza mostrare altresì alcun rispetto per il netto peggioramento della nostra “qualità ambientale” che riguarda anche il “diritto alla salute” di chi vive nello “Street canyon” del Rione. D’altra parte, l’AC non ha ritenuto di autorizzare Arpae a rilevare l’inquinamento da polveri sottili come da ns. richiesta dello scorso novembre che ci preoccupano molto e che ciascun passante può avvertire percorrendo le nostre vie. Sono poi da considerare i rischi di incolumità per residenti e transitanti costretti a fare lo slalom fra file continue di auto e moto. Inquinamento acustico in via Ducale – La rilevazione di Arpae del 2021 riporta nelle conclusioni le seguenti indicazioni: “Poiché la stima di tale superamento si attesta in circa 3 dBA, uno degli interventi ipotizzabili per mitigare il rumore prodotto dal traffico e assicurare il rispetto dei limiti previsti dalla normativa anche per questi ricettori più esposti, è la riduzione del numero di veicoli in transito, che nel caso specifico dovrebbe essere ridotta a circa la metà.”

“Una AC attenta alla qualità di vita dei suoi cittadini non dovrebbe attenersi solo al rispetto dei limiti di legge, ma applicare i suggerimenti ricevuti da Arpae come ente indipendente. Vale al riguardo ricordare l’affermazione del Sindaco Sadegholvaad che in un consiglio comunale ci ha definito un “effetto collaterale” e che lui “deve comunque garantire la transitabilità del traffico”. Inoltre, la normativa sulla Zonizzazioni acustiche di Rimini rivela altre curiose contraddizioni. Ci si aspetterebbe di trovare il Rione Clodio nella stessa classe acustica del Borgo di San Giuliano; invece no il primo è in classe IV mentre il secondo è in classe III beneficiando quest’ultimo di 5 decibel in meno. Con i limiti del Borgo le misurazioni del Rione Clodio sarebbero ampiamente fuori norma. Ovviamente i limiti li stabilisce il Comune a sua discrezione!!”.

“Varco ZTL angolo via Circonvallazione Occidentale/Corso d’Augusto – La Frisoni nel comunicarci il 25/11/2021 l’installazione del varco dalla primavera successiva in orario dalle 20.30 alle 7.30, ci aveva informati che per consentirci il riposo notturno avrebbero installato il varco con telecamera in anteprima sul resto degli altri varchi del centro storico. In effetti da inizio luglio 2022 il varco è stato montato ma con sorpresa la telecamera non rileva le violazioni, per cui in assenza di controlli della Polizia Locale gran parte dei mezzi passa impunemente. Il Sindaco in un consiglio comunale dell’agosto 2022 trattando l’argomento disse, rivolgendosi alla Frisoni, che sarebbe stato attivato “fra non molto”. È trascorso ormai un anno, ci è stato riferito che hanno fatto richiesta al Mit e che quindi non dipende più da loro. Vista la loro inerzia ci siamo studiati la normativa in materia, disciplinata dal Dpr 250 del 22/06/1999 che prevede all’art. 1 commi 3 e 4 che l’autorizzazione viene rilasciata nel termine di 90 giorni trascorsi i quali si intende autorizzata per silenzio/assenso. La Frisoni sostiene che senza una autorizzazione formale non attiveranno il varco per non rischiare eventuali potenziali ricorsi; quindi, da burocrati preferiscono continuare a sacrificare i residenti del Rione Clodio a tempo indefinito per rischi legali del tutto irrilevanti e remoti. Infine, non si capisce perché, come fatto per la Ztl a Rimini nord, non hanno inviato da un anno a questa parte le lettere di avviso ai trasgressori del varco per informarli della violazione, almeno evitavano una volta attivato il varco di perdere un ulteriore mese di pre-esercizio come previsto dalla normativa”.

“In conclusione, vogliamo ringraziare il Presidente della 3° Commissione Consiliare Permanente Giovanni Casadei, per aver accolto la nostra richiesta di audizione e anche per la sua posizione personale dichiarata a fine audizione, favorevole alla ricerca di una soluzione ai disagi che subiamo, già peraltro manifestata nella precedente consigliatura. Duole invece constatare che dagli atri Consiglieri di maggioranza presenti in videoconferenza, non ci sia stato nessuno che ha chiesto la parola per esprimere la sua opinione”, lamenta il Comitato Residenti Rione Clodio.